La salute è un diritto, rendiamo accessibile a tutti
di Betty Leone – componente segreteria nazionale SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
di Betty Leone – componente segreteria nazionale SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”Così recita l’art. 32 della Costituzione sulla base del quale fu istituito il Sistema Sanitario Nazionale che capovolgeva la prospettiva mutualistica di assicurazione contro il rischio di ammalarsi, passando all’obiettivo di promozione della salute e prevenzione della malattia. Si trattava di una grande riforma che ha mosso entusiasmi degli operatori e partecipazione dei cittadini ma che non ha saputo, o potuto, sottrarre la sanità al modello di sviluppo consumistico e alla mercificazione stessa della salute. Così negli anni il sistema si è sviluppato non in relazione ai bisogni della popolazione, ma in relazione all’offerta di servizi ed è diventato un mercato che impiega ingenti quantità di risorse pubbliche. Non è dunque casuale che i casi di corruzione e di infiltrazioni mafiose che hanno riempito le cronache dei giornali e portato perfino alla caduta di Governi Regionali riguardassero quasi sempre la sanità. Per ricondurre il SSN al dettato costituzionale bisogna innanzitutto rompere l’intreccio tra servizio pubblico e mercato sanitario, riducendo le convenzioni con i privati e verificando qualità e quantità dei servizi che il pubblico compera dal privato; rendendo trasparenti i costi del materiale sanitario, le procedure d’appalto e i risultati delle gare; ristabilendo criteri rigidi di incompatibilità tra lavoro nei presidi pubblici e in quelli privati; limitando il potere discrezionale dei Direttori Generali e stabilendo criteri oggettivi che rendano impossibile l’influenza dei partiti politici nell’assunzione del personale sanitario e nelle scelte gestionali. Per promuovere la salute è necessario investire di più nella prevenzione, controllare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, coordinare le politiche di igiene pubblica con quelle di tutela ambientale, stimolare la partecipazione dei cittadini attraverso strumenti di informazione e conoscenza. Infine per rendere la salute un bene accessibile a tutti (anche agli immigrati clandestini, in quanto diritto inalienabile della persona) è necessario abolire i tickets; qualificare e razionalizzare la rete dei servizi diagnostici e curativi in modo che tutti coloro che ne avessero bisogno possano accedere alle tecniche più avanzate; valorizzare il ruolo dei medici di famiglia in quanto attori della sanità pubblica e non semplici ordinatori di spesa; estendere la rete dei servizi per le emergenze e per l’assistenza ai soggetti più fragili( disabili, nonautosufficienti); ridurre le liste di attesa nel rispetto delle priorità cliniche; lasciare alle donne la libertà di decidere del proprio desiderio di maternità.
In questi giorni di campagna elettorale si fa un gran parlare di spesa sanitaria fuori controllo, di riduzione di risorse pubbliche per il SSN, dell’introduzione di nuovi tickets. Noi al contrario siamo convinti che la spesa sanitaria non vada diminuita ma vada indirizzata correttamente e che la prima battaglia da fare sia quella di combattere il prevalere degli interessi privati sui bisogni reali dei cittadini. La seconda battaglia è quella di combattere il dilagare del lavoro precario in sanità perchè compromette la qualità dei servizi e la professionalità delle prestazioni. Sono queste le precondizioni per operare una riorganizzazione del servizio sanitario che renda esigibile il diritto alla salute.
Domani 18 Marzo i candidati nelle liste di SinistraEcologiaLibertà, discuteranno con i cittadini di queste idee e si impegneranno a lavorare per affermare tre principi:
LA SALUTE E’UN DIRITTO NON UN AFFARE
LA SALUTE E’ UN BENE PUBBLICO
LA SALUTE DEVE ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI