Gian Antonio Stella sul “Corriere della sera” scrive il falso sulla Regione Il presidente del Consiglio regionale Pagano replica
L’AQUILA, 19 Marzo ’10 – Sul “Corriere della Sera” di oggi compare un articolo a firma di Gian Antonio Stella, dal titolo “In Regione uffici chiusi per sei settimane (anniversario del sisma compreso). La lunga Pasqua dei politici: 42 giorni di ferie in Abruzzo”.
Alla nota – dal contenuto falso e privo di fondamento – replica il il Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, con il comunicato stampa che segue, diramato dall’Ufficio Stampa della Regione Abruzzo:
«Non è affatto vero, né sarebbe possibile che gli Uffici della Regione restino chiusi per sei settimane, come per un solo giorno. Al contrario, anche in questo periodo del post sisma gli Uffici del Consiglio regionale stanno portando avanti ininterrottamente un lavoro generoso e insostituibile.
«Il Consiglio regionale dell’Abruzzo in realtà non si è affatto fermato e continua a lavorare regolarmente anche in queste ore; la sola seduta dell’Assemblea regionale che è stata rinviata è quella del 23 marzo prossimo perché cade nella settimana precedente il voto amministrativo proprio per evitare che le tensioni della campagna elettorale si scarichino sui lavori dell’Aula; quindi, la reale sospensione è di soli quindici giorni anziché 42 come è stato erroneamente scritto;
«A ciò si aggiunge la concomitanza con le festività pasquali e la ricorrenza del sei aprile, ossia il primo anniversario del sisma in Abruzzo. Per questa ricorrenza il Consiglio regionale ha promosso un evento a carattere religioso-istituzionale per ricordare la tragica vicenda del sisma;
«Come già programmato dalla Conferenza dei capigruppo il giorno successivo (sette aprile), torneranno a riunirsi le Commissioni. Nessuna lunga vacanza del Consiglio regionale e degli organismi consiliari, dunque, come sostenuto dal giornalista Gian Antonio Stella. Al contrario viene portata avanti una costante ed incessante attività politico-amministrativa. Attività che non si è mai fermata dal 6 aprile 2009, quando le riunioni, sia pure in condizione organizzative disperate, si svolgevano all’aperto e nei giardini del Consiglio regionale.
«Spiace che, in questa strategia fondata sulla confusione e sul discredito si sia voluto coinvolgere anche l’Assemblea regionale abruzzese che in appena un anno dal suo insediamento ha offerto segnali ripetuti nella lotta agli sprechi e nella riduzione dei costi della politica (i gruppi consiliari sono stati dimezzati rispetto alla passata legislatura) e che certamente non può essere descritta come una Istituzione vacanziera ed improduttiva. Ne è riprova anche la nuova organizzazione di cui si è dotata e l’ottima produzione legislativa portata avanti sinora.
«Spiace infine dover constatare come si sia voluto dare all’articolo un taglio assai generalizzato senza trovare i giusti riscontri a fatti e circostanze che caratterizzano l’attività dell’Assemblea regionale abruzzese.
«Il Presidente del Consiglio invita Gian Antonio Stella a venire in Abruzzo, in Consiglio regionale, nostro ospite, magari in occasione della ricorrenza del 6 aprile, dove potrà rendersi conto oltre che della realtà dei fatti anche del buon lavoro che si continua a portare avanti.»