Sergio Finocchiaro: il mio ricordo personale di Paolo Samì

Egregio Direttore,

sono un assiduo lettore del giornale on line che mi fa stare sintonizzato con la mia bella Giulianova che frequento solo una volta all’anno ma assiduamente.

Vivo a Prato ma ho trascorso a Giulianova la mia infanzia dai 2 ai 9 anni per questo Giulianova è dentro di me.

Le scrivo per condividere il ricordo di un grande giuliese scomparso martedì scorso 24 Aprile; si tratta di Paolo Samì storico ristoratore titolare con la moglie, Sig.ra Morena, del Ristorante Rosalia di Giulianova; questo ristorante per oltre 53 anni è stato il custode ed il tempio della tradizione culinaria giuliese; in un’epoca di conformismi e uniformità dove si mangiano le stesse cose ormai in ogni angolo del pianeta, il Ristorante Rosalia ha mantenuto inalterati i sapori genuini e tradizionali della cucina giuliese; anche dopo 50 anni ho potuto provare sempre la gioia di assaporare i piatti che negli anni ’70 gustavamo nei giorni di festa, quindi andare al Ristorante Rosalia è sempre stata una festa.

Quanto sopra è relativo al Paolo ristoratore e sarebbe già abbastanza; quanto al Paolo uomo è sufficiente rilevare che chiunque lo ha conosciuto lo ha talmente stimato che ognuno di noi a Giulianova e non solo, ci siamo sempre vantati della sua amicizia; essere suo amico è stato un onore talmente grande che tutti abbiamo sempre ostentato con orgoglio la sua amicizia.

Con chiunque parlassi di Paolo a Giulianova tutti mi hanno sempre detto “Paolo Samì ? E’ amico mio !” ripetendolo con tale orgoglio come se ci si stesse vantando di essere amici di persone del calibro del Presidente Mattarella.

Da sempre l’umanità si interroga su cosa sia il successo nella vita, ognuno ha la sua interpretazione anche i grandi filosofi e pensatori della storia dell’umanità hanno espresso diverse considerazioni in proposito, ecco io oggi porto un esempio concreto di una vita di successo, la vita di Paolo Samì un uomo di cui con orgoglio tutti noi diciamo “Paolo era amico mio”. Evviva Paolo Samì !!

 

 

Caro Direttore Grazie per la sua cortese attenzione e grazie per il suo giornale.

 

Sergio Finocchiaro




Giulianova/Colledara. Nuova grande affermazione sportiva per l’atleta teramano Nicola Rossi.

Dal 26 al 28 aprile si è tenuto al pala FIPL il trofeo Bertoletti di panca Classic e attrezzata. Nicola Rossi, originario di Colledara ma Giuliese di adozione, ha conquistato un secondo posto nella categoria master 1 -83 kg panca Classic e un primo posto nella stessa categoria nella disciplina panca attrezzata. Un risultato amplificato anche dall’ottimo risultato dell squadra Italica powerlifting fondata da Francesco Morese, con Isabella Anderlini al secondo posto nella -76 kg senior, e il preparatore/atleta Niki Foschini al secondo posto nella – 120 kg master 1.
«Ringrazio oltre al mio coach l’atleta internazionale nonché compagna di squadra Valentina dell’Aversana per il supporto in pedana – ha detto Nicola Rossi – e la mia nutrizionista Antonella Polisini per l’assistenza pre- gara, sono soddisfatto dopo il terzo posto assoluto di gennaio, e queste 2 medaglie nella massima divisione, adesso subito al lavoro per le prossime competizioni».

 




A Giulianova, domenica 14 aprile, presentazione della nuova raccolta poetica di Giuliana Sanvitale

 

GIULIANOVA – Si terrà domenica 14 aprile, a partire dalle ore 17.30 nella Sala “B. Buozzi” di Giulianova Alta, la presentazione di “Il rosario dei giorni”, la nuova raccolta poetica di Giuliana Sanvitale, nota poetessa ed apprezzata scrittrice originaria di Giulianova.

 

L’opera letteraria della Sanvitale, pubblicata dalla casa editrice Duende, verrà presentata da Sandro GalantiniGiancarlo ProsperiLoretta Iacono e da Eleonora Cruciani. Modera Martina Palandrani.

 

La manifestazione editoriale è organizzata dall’associazione “D’Archivio Cultura” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

 

 

Giuliana Sanvitale, scelta tra le “8 donne eccellenti” della provincia di Teramo, ha vinto, a livello nazionale e internazionale, ventisei primi premi sia per la poesia che per la narrativa, numerosi secondi e terzi premi, medaglie d’oro, d’argento, medaglia del Presidente della Repubblica, premi speciali della giuria, menzioni d’onore. Nel settembre 2021 ha ricevuto il Premio alla cultura Abruzzo in Poesia Città di Chieti e nello scorso mese di marzo è stata insignita in occasione dell’edizione 2024 di “Donne di corsa” del premio riservato alla cultura.




TERAMO. UNITE: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PATRIZIA DI DONATO, “PER AMORE DI GRETE”.




Giulianova. X Torneo memorial “Emilio Della Penna”: il trofeo “Alfredo Cerasari” come miglior giocatore al giovanissimo Vincenzo Murolo, classe 2014, della società “Real Casarea” di Casalnuovo di Napoli.

Giulianova. Lunedì 1 aprile si è concluso il X torneo memorial “Emilio Della Penna”, evento che ha coinvolto, tra atleti e accompagnatori, circa 5.000 persone (143 squadre partecipanti). Tra i tanti premi messi in palio dagli organizzatori, guidati dal patron Giulio Ettorre, spicca quello del miglior giocatore del torneo con il trofeo “Alfredo Cerasari”. Il vincitore di questo premio è stato Vincenzo Murolo, classe 2014, della società “Real Casarea” di Casalnuovo di Napoli, già premiata come una delle migliori scuole calcio d’Italia. Il X premio, consegnato dal fratello Dario, ricorda il giovane Alfredo Cerasari tra i più attivi e solerti collaboratori della Scuola Calcio fondata da Emilio Della Penna e come giovane consigliere comunale dei DS e poi del PD, deceduto nel 2009. Ricordiamo che il parco comunale di Via del Campetto è intitolato alla sua memoria nel febbraio del 2014 (fu sbagliata la data di nascita sulla targa, lui era nato nel 1973). Alfredo non è mai stato dimenticato dai tanti amici che ogni tanto postano o condividono alcune foto sui social. Noi lo vogliamo ricordare con le foto che abbiamo nei nostri archivi e quelli trovati in rete.

Walter De Berardinis

 

 




STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA: SABATO 6 APRILE, ORE 17, AL KURSAAL. ULTIMA FATICA EDITORIALE DI OTTAVIO DI STANISLAO.

Si terrà sabato 6 aprile 2024 alle ore 17 al Kursaal l’attesa presentazione ufficiale della ponderosa opera di Ottavio Di Stanislao dal titolo “Storia istituzionale di Giulianova. Dall’antico regime alla prima repubblica”, volume edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Teramo, con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Questo il programma dell’evento:

Saluti istituzionali

Jwan Costantini, Sindaco Città di Giulianova
Fabrizio Stelo, Prefetto di Teramo
Matteo Francioni, Presidente Consiglio Comunale
Umberto D’annuntiis, Consigliere Regione Abruzzo
Valentina Carola, Direttrice Archivio di Stato Teramo
Fabrizio Marinelli, Presidente Deputazione Abruzzese Storia Patria

Interventi

Federico Roggero, Sapienza Università di Roma
Sandro Galantini, Istituto Abruzzese Ricerche Storiche

Introduce e modera

Sirio Maria Pomante, Direttore Civici Musei e Biblioteca

Sarà presente l’autore

Ottavio Di Stanislao ci consegna «un’opera importante per Giulianova e per tutto il territorio che fa capo alla provincia di Teramo – scrive Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo, nel suo Saluto –: quattro secoli di storia dell’amministrazione di una delle maggiori città del nord dell’Abruzzo. Il lavoro del dottor Di Stanislao va a colmare un vuoto storico e narrativo di notevole importanza; frutto di anni di studi e ricerche nei principali luoghi di conservazione del sapere della nostra provincia, è una ricostruzione accurata e puntuale della storia istituzionale della città rifondata da Giulio Antonio Acquaviva con la suggestione rinascimentale della città ideale, dall’Antico Regime agli anni ’90 del XX secolo. Un’opera preziosa che ricostruisce il  funzionamento della macchina amministrativa con dovizia di dati e particolari…»

«… Ogni tassello aggiunto, nella ricomposizione delle vicende che hanno segnato il profilo di Giulianova – aggiungono il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, e il presidente del Consiglio comunale, Matteo Francioni nel loro saluto – risulta naturalmente prezioso. In questo caso, però, è evidente che il valore testimoniale del testo trovi ulteriore incremento nella sistematicità del metodo adottato per il reperimento dei contenuti e la selezione delle fonti. Nella Storia istituzionale di Giulianova viene data al lettore la possibilità di accedere a un tesoro di nozioni storiche inedite, di approfondimenti e dettagli che arrivano a implementare indiscutibilmente il corpus delle conoscenze documentali afferenti alla nostra città. Le istituzioni civiche, al di là delle inevitabili implicazioni tecnico-burocratiche, custodiscono storie familiari, raccontano di un passato amministrativo che è spina dorsale dell’identità cittadina. Conoscerne la storia significa comprendere appieno la sua fisionomia, certi di possedere gli strumenti per leggere consapevolmente tante alterne vicende, nel succedersi di stagioni a volte esaltanti, a volte critiche.»

«… Una storia locale, certo, – fa eco Federico Roggero, docente alla Sapienza Università di Roma, nella sua prefazione – indagata però ed esposta con criterio non localistico, ma scientifico, e nella quale si fondono i profili amministrativi, politici, economici: quelli che l’Autore, Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo, ha voluto racchiudere nell’aggettivo “istituzionale” con cui ha qualificato questa imponente “Storia di Giulianova”. (…) Il volume, fitto com’è, tra l’altro, di nomi, è dunque anche una storia di famiglie, e il lettore potrà sbizzarrirsi a trovare riferimenti a cognomi noti, verificandone la collaborazione con l’occupatore francese durante il Decennio, la adesione al Fascismo, l’assunzione di cariche pubbliche, la candidatura ad elezioni amministrative e politiche nell’età repubblicana, ecc. Il libro di Ottavio Di Stanislao costituisce dunque una ricca miniera di notizie per la storia di Giulianova, e certo diventerà un riferimento imprescindibile per quanti (auspicabilmente molti) vorranno cimentarsi, in futuro, nella ricostruzione della storia del territorio teramano, guardandola però – come ha fatto lui – dal lato delle fonti.»

STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA
Dall’antico regime alla prima repubblica
di Ottavio Di Stanislao
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-77-5
17×24 | brossura cucita | 512 pp.
Prezzo di copertina € 40*

*Durante la presentazione la vendita del volume sarà curata dalla premiata Libreria Ianni di Giulianova




Brunico. Gaetano Braga finalmente ritrovato

di Stefano Veggetti*

Cosa determina il vero valore di un artista? Il suo innato talento, la capacità di sacrificarsi per raggiungere la perfezione assoluta, l’abnegazione totale alla sua missione durante il corso della propria esistenza, oppure il segno indelebile che lascia dietro di sé e per cui viene ricordato? Non esiste una sola risposta. Una cosa è però certa: Gaetano Braga, violoncellista e compositore, è stato una stella nel firmamento musicale europeo della seconda metà dell’Ottocento.

Se avessimo una bacchetta magica e riportassimo Braga nei giorni nostri, come violoncellista sarebbe paragonato a Yo-Yo Ma, e come compositore di arie per canto, godrebbe di notorietà a livello mondiale con la sua più celebre melodia, la Leggenda Valacca, tanto quanto Domenico Modugno con il suo Volare. Allora perché continuiamo a ricordarlo solo in alcune sporadiche occasioni o anniversari?

Il motivo è sempre lo stesso: se nasci in un piccolo paese di provincia e la natura ti regala un grande talento e hai poi la fortuna di trovare un mecenate che ti permette di coltivarlo, devi dirigere le tue mete altrove. La maggior parte delle volte non vi fai ritorno, creando un distacco dalla tua comunità di appartenenza che può portare a sentimenti di estraneità, invidia e gelosia da parte di coloro che sono rimasti.

Chi si accorge dello straordinario talento musicale del fanciullo è la duchessa d’Atri, che lo spinge verso il Conservatorio di Napoli, in quel momento la scuola di musica più prestigiosa d’Europa, assicurandone protezione e aiuto. L’avventuroso e lungo viaggio del fanciullo undicenne per raggiungere Napoli, accompagnato dal padre, è già un segno premonitore del futuro del ragazzo. Legge il manifesto della rappresentazione di un’opera di Mercadante, che sarà poi il suo maestro, e vi partecipa. Ne esce ipnotizzato e pone come sua meta quella di comporre per il teatro.

Dotato di una voce straordinaria e di una memoria strabiliante, sfugge per poco all’operazione di castrazione destinata ai coristi della Cappella Sistina, dove avrebbe dovuto accedere. Persa la voce sopranile con la mutazione, viene folgorato casualmente dal violoncello, che d’ora in poi diventa il suo mezzo d’espressione durante l’intero suo percorso artistico, ed è affidato agli insegnamenti del violoncellista Ciaudelli, rinomato didatta che Paganini afferma essere stato suo discepolo. Ma porta avanti infaticabilmente e parallelamente anche lo studio della composizione.

Conclusi gli studi a Napoli, comincia il suo perenne girovagare che lo porterà a stabilirsi a Parigi (ottobre 1854) e comincia a collezionare i primi successi teatrali, che fanno presagire un futuro pieno di trionfi. In effetti, tali furono le rappresentazioni delle prime opere a Napoli e Vienna, seguite da rappresentazioni nei teatri della Scala a Milano, Parigi, Trieste, Modena, Cagliari, Venezia, Lisbona. Ma l’insuccesso dell’ultima opera Caligola rappresentata alla Scala, orchestrato con una congiura nei suoi confronti, e la conseguente delusione, lo spingono a porre fine alla carriera di compositore teatrale. I successi come violoncellista (il più grande della metà dell’800 insieme ad Alfredo Piatti) e compositore e di arie per voce continuano, senza interruzioni, fino al suo ritiro dall’attività di concertista nel 1894 quando da Parigi, dopo 40 anni, si trasferisce a Milano dove conclude la sua esistenza terrena.

La rilevanza artistica di Braga quale violoncellista e compositore è testimoniata dalle personalità artistiche e letterarie che erano legate alla sua figura, specialmente durante gli anni trascorsi a Parigi. Per citarne alcune: Verdi, Saint-Saëns, Gounod, Debussy, Meyerbeer, Borghi Mamo e Sivori tra i musicisti e compositori. Tra gli scrittori e letterati: Balzac, De Lauzirés, Dumas, D’Annunzio, Boito. Boldini, Delacroix e Morelli tra i pittori. Ma è il rapporto unico con Rossini a Parigi che conferma il suo status di artista celebrato. Il venerato maestro ne ammira il talento (lui che ne aveva da vendere), accoglie il giovane artista quasi come un figlioccio e gli dedica uno dei brani più belli per violoncello: Une larme. Lo vuole ospite fisso nel suo salotto parigino fino a coinvolgerlo nella preparazione ed esecuzione del suo ultimo capolavoro, la Piccola Messa Solenne. Così come straordinaria è l’amicizia con Antonio Fogazzaro che lo fa protagonista della novella Il fiasco del maestro Chieco, dove lo immortala e lo ritrae nella sua unicità di personaggio straordinario: eccezionalmente talentuoso, irriverente, sempre pronto allo scherzo, immerso totalmente nella musica appena abbraccia il suo violoncello che suona con occhi semichiusi, dando alle sue esecuzioni una vita indiavolata, facendo sospirare e gemere lo strumento più dolcemente di qualsiasi voce umana.

La monografia e l’epistolario che il Prof. Di Leonardo ha dato alle stampe sono una pietra miliare nel restituire (finalmente ed in modo definitivo) la straordinaria figura di Gaetano Braga al giusto riconoscimento e ammirazione che merita. Con un’attenta ricerca e una scrittura avvincente, l’autore ci offre uno sguardo approfondito sulla vita e l’opera del musicista, ripercorrendo ogni tappa significativa della carriera del musicista analizzandone la parabola artistica nel contesto culturale del suo tempo. Scorrendo la monografia ci immergiamo nelle vicende travagliate e appassionanti della vita di Braga, seguendo il suo percorso di crescita artistica e le conquiste sulle scene musicali europee. L’autore della monografia si cala nelle vesti di un detective competente ed appassionato, riporta con cura l’incredibile quantità di documenti scovati negli archivi d’Italia e d’Europa nel corso della sua lunga attività di studioso, li ordina, li verifica in modo inequivocabile, con un approccio di sincero rispetto e ammirazione verso il musicista. Aggiunge al testo note che sono illuminanti e schede sorprendenti per ricchezza di informazioni e considerazioni sui vari personaggi che hanno girato nella vita di Braga. Un lavoro titanico con un risultato straordinario. Con queste due ultime pubblicazioni dedicate a Gaetano Braga e con la realtà della Casa Museo Gaetano Braga, non c’è più giustificazione per continuare ad ignorare questo artista, che è sicuramente il personaggio più illustre di Giulianova. Doveroso è quindi promuovere la diffusione di questi lavori, nelle biblioteche ma soprattutto nelle scuole, dove si aprono innumerevoli opportunità di ricerca e approfondimento sulla vita e l’opera di Braga e di richiami storici e culturali riferiti alla vita di questo straordinario e unico artista. Braga avrebbe voluto tornare e concludere i suoi giorni a Giulianova ma non vi riuscì, a causa dei suoi parenti litigiosi e della mancanza di amici ed ambiente musicale e culturale adeguato. Tuttavia, grazie a questo studio appassionato del Prof. Di Leonardo, il musicista è riportato idealmente alle sue radici, riconciliandolo con la sua terra d’origine.

Nella Biografia di Braga sono compresi pregevoli saggi, anch’essi con taglio scientifico, sulla famiglia Gagliano, liutai in Napoli, su Gaetano Ciaudelli, alunno di Paganini e docente prestigioso, su Achille De Lauzières, poeta, librettista e musicologo, e su altri personaggi che hanno interagito con Braga.

Le opere di cu abbiamo trattato sono le seguenti:

– Giovanni Di LeonardoGaetano Braga, l’artista e il violoncello incantatore. Un musicista europeo del secondo Ottocento, Castellalto (TE), EditPress edizioni, maggio 2022.

– Giovanni Di Leonardo, Gaetano Braga attraverso la corrispondenza.Epistolario di un’anima artistica, con la consulenza musicale del M° Sergio Piccone Stella, Castellalto (TE), EditPress Edizioni, maggio 2023.

Stefano Veggetti

Brunico, 14 Marzo 2024

 

 

*Nato a Roseto degli Abruzzi, vive a Brunico, dove è violoncellista e direttore dell’Ensemble Cordia, nonché direttore artistico dell’Accademia di Musica Antica. Si è esibito come solista e in gruppi prestigiosi nei teatri e nei festival più rinomati in Europa e in America. Ha curato, su incarico della Sovrintendenza Archivistica Abruzzese, il restauro dell’opera inedita Ruy Blas e delle memorie di Gaetano Braga conservate nella biblioteca Bindi di Giulianova. Insegna Violoncello Barocco presso il Conservatorio dall’Abaco di Verona.

 




Giulianova. Presentata la X edizione del torneo memorial “Emilio Della Penna” 2024. Premi al mister Nicola Tribuiani e Circolo Colibrì

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Tra atleti, allenatori, accompagnatori, arriveranno a Giulianova, la settimana prossima, quasi in 5000. Il Torneo Memorial Emilio Della Penna, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, conferma di essere l’evento calcistico più significativo e partecipato dell’anno. E gli anni, in questo 2024, sono dieci. La X Edizione del Torneo, non a caso, è stata illustrata questa mattina in Sala Buozzi. La presentazione, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, ha visto la presenza del Sindaco Jwan Costantini e del patron dell’evento Giulio Ettorre. In platea, il mister per antonomasia Francesco Giorgini. I giovanissimi calciatori delle 143 squadre partecipanti si affronteranno, durante le feste pasquali, sui campi di Giulianova, Tortoreto, Mosciano, Alba Adriatica, Martinsicuro, Porto d’Ascoli. “ Una grande occasione di sport e socializzazione – ha detto il Sindaco Jwan Costantini – ed anche un formidabile veicolo promozionale, prezioso soprattutto perché capace di accendere i riflettori sul territorio in un periodo di bassa stagione”.
Nel corso della presentazione, sono stati assegnati anche quest’anno i premi “Orgoglio giuliese”, andato all’allenatore e uomo di sport Nicola Tribuiani, e “Leo Giannattasio”, attribuito ad Ambra Di Pietro ed Egidio Casati per il Circolo Colibrì. A loro, due opere originali dell’artista giuliese Edoardo Ettorre. Tanti i momenti di vera emozione: dal racconto per immagini dell’attività del Colibrì all’intervento di Stefano Giannattasio, dai ringraziamenti degli organizzatori alle parole commosse di Nicola Tribuiani.
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Giulianova. Inaugurato il busto realizzato dallo scultore Nicola Monticelli alla memoria di Don Ennio Lucantoni

Molto attesa, si è tenuta questa mattina nel parco Franchi l’inaugurazione della scultura monumentale, dello scultore giuliese Nicola Monticelli, in memoria di don Ennio Lucantoni. L’opera è stata realizzata con una malta cementizia creata dallo stesso artista. Accanto al monumento sono posti una pesante pietra donata dall’ Ente Porto e, poco distante, un giovane ulivo messo a dimora grazie alla collaborazione di Nicola Di Battista e dell’associazione “Un albero in più”.

Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Jwan Costantini, che ha voluto e promosso la realizzazione della scultura, la maggioranza e la giunta, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Giulianova, il Capitano Nicolò Morandi, il Comandante della Polizia Municipale, il Maggiore Roberto Iustini, numerose autorità religiose, associazioni, la famiglia Lucantoni, tante famiglie, giuliesi di tutte le età e di tutti i quartieri. La benedizione è stata impartita dal parroco della Natività di Maria Vergine, don Luca Torresi. La nipote Chiara ha letto una bella lettera di ringraziamento.
Il busto di don Ennio, le cui mani sono intrecciate e protese come a parlare o a pregare, è posto su un basamento semicircolare tracciato secondo la regola geometrica della “sezione aurea” ( o costante di Fidia o proporzione divina). La forma mima un abbraccio, il cemento richiama lo stile brutalista della chiesa di San Pietro. Due piastre laterali recano le scritte: “ Ogni uomo è segno della tenerezza di Dio”, tratta dall’omelia della notte di Natale del 2015, e “ Accogliere, proteggere, promuovere, integrare” appuntati il 14 gennaio 2018. Un grande sasso, pesante due tonnellate e mezzo, donato dal Ente Porto, è stato collocato dinanzi alla statua. Il Presidente Valentino Ferrante, il Vice Fabrizio Bonaduce, il direttore Fabio Di Serafino, accogliendo la richiesta dell’ Amministrazione Comunale, hanno ancora una volta testimoniato del legame profondo con la marineria. Un piccolo ulivo, l’ “Albero di don Ennio”, è stato piantato poco distante dall’assessore Paolo Giorgini.
“ Un uomo accogliente – ha spiegato lo scultore Nico Monticelli- un sacerdote che ha saputo guardare oltre le differenze. La scultura interpreta questo suo ecumenismo, questa generosità che lo ha reso padre di tutti”
“Don Ennio ha cambiato le nostre vite – ha sottolineato il Sindaco Costantini- Questo di oggi è un segno grande di riconoscenza che anche alle nuove generazioni saprà raccontare di un uomo che ha messo la sua vita a totale servizio della Chiesa, della città, del prossimo”.
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Romina Ciaffi, Federico Di Gianluca e 1 altra persona




Giulianova. Monumento in memoria di Don Ennio Lucantoni: inaugurazione sabato 16 marzo, ore 11, Parco Franchi (lato Viale Orsini).

L’ Amministrazione Comunale rinnova l’invito alla cittadinanza a partecipare, sabato 16 marzo, all’inaugurazione della scultura monumentale, opera dello scultore Nicola Monticelli, realizzata in memoria di don Ennio Lucantoni. La cerimonia, che terminerà con la piantumazione di un ulivo, si terrà nel parco Franchi (ingresso viale Orsini) alle ore 11. Una cartolina ricordo sarà messa a disposizione dei presenti.