Sergio Finocchiaro: il mio ricordo personale di Paolo Samì

Egregio Direttore,

sono un assiduo lettore del giornale on line che mi fa stare sintonizzato con la mia bella Giulianova che frequento solo una volta all’anno ma assiduamente.

Vivo a Prato ma ho trascorso a Giulianova la mia infanzia dai 2 ai 9 anni per questo Giulianova è dentro di me.

Le scrivo per condividere il ricordo di un grande giuliese scomparso martedì scorso 24 Aprile; si tratta di Paolo Samì storico ristoratore titolare con la moglie, Sig.ra Morena, del Ristorante Rosalia di Giulianova; questo ristorante per oltre 53 anni è stato il custode ed il tempio della tradizione culinaria giuliese; in un’epoca di conformismi e uniformità dove si mangiano le stesse cose ormai in ogni angolo del pianeta, il Ristorante Rosalia ha mantenuto inalterati i sapori genuini e tradizionali della cucina giuliese; anche dopo 50 anni ho potuto provare sempre la gioia di assaporare i piatti che negli anni ’70 gustavamo nei giorni di festa, quindi andare al Ristorante Rosalia è sempre stata una festa.

Quanto sopra è relativo al Paolo ristoratore e sarebbe già abbastanza; quanto al Paolo uomo è sufficiente rilevare che chiunque lo ha conosciuto lo ha talmente stimato che ognuno di noi a Giulianova e non solo, ci siamo sempre vantati della sua amicizia; essere suo amico è stato un onore talmente grande che tutti abbiamo sempre ostentato con orgoglio la sua amicizia.

Con chiunque parlassi di Paolo a Giulianova tutti mi hanno sempre detto “Paolo Samì ? E’ amico mio !” ripetendolo con tale orgoglio come se ci si stesse vantando di essere amici di persone del calibro del Presidente Mattarella.

Da sempre l’umanità si interroga su cosa sia il successo nella vita, ognuno ha la sua interpretazione anche i grandi filosofi e pensatori della storia dell’umanità hanno espresso diverse considerazioni in proposito, ecco io oggi porto un esempio concreto di una vita di successo, la vita di Paolo Samì un uomo di cui con orgoglio tutti noi diciamo “Paolo era amico mio”. Evviva Paolo Samì !!

 

 

Caro Direttore Grazie per la sua cortese attenzione e grazie per il suo giornale.

 

Sergio Finocchiaro




W il primo Maggio festa del lavoro e dei lavoratori.

W il primo Maggio giorno di festa, ma anche di una bella e intelligente riflessione,

ci sia l’impegno, perché tutti abbiano un lavoro e per costruire una società più giusta, migliore.

W il primo Maggio di luce, faccia aprire i cuori e le menti dei datori di lavoro, ci sia più collaborazione,

assieme ai lavoratori, costruire progetti di produzione, di prevenzione d’infortuni, non si guardi solo il sodo.

W il primo Maggio di responsabilità, tutti insieme fare in modo che sui posti di lavoro ci sia più umanità,

la salute, la sicurezza, lo stare bene insieme, collaborare per la prevenzione di infortuni, e ci sia più serenità.

W il primo Maggio di coraggio, è ora di mettere al primo posto la persona, basta precariato e sfruttamento,

sia rispettata, salvaguardata sempre la vita la dignità di ogni lavoratore, possa avere un stipendio dignitoso.

W il primo Maggio pieno di diritti, doveri umani, le persone devono essere sempre al centro nelle decisioni,

sia sempre rispettato il diritto alla salute, diritto alla sicurezza, diritto a un lavoro sano e sicuro.

W il primo Maggio d’impegno, dire con forza, basta armi e guerre, sono strumenti distruzione e di morte.

Sia un Maggio pieno di valori della vita, di amore, di amicizia, d’uguaglianza, di fratellanza e di pace.

W il Primo Maggio, w CGIL CISL E UIL, w i lavoratori, w il mondo del lavoro, w la vita, w la pace.

Francesco Lena

24060 Cenate Sopra ( Bergamo )




Nell’adozione del Piano Spiaggia del Comune di Giulianova, l’Amministrazione Costantini, dopo aver tentato in ogni modo di “eliminare” la spiaggia per cani

Nell’adozione del Piano Spiaggia del Comune di Giulianova, l’Amministrazione Costantini, dopo aver tentato in ogni modo di “eliminare” la spiaggia per cani , presente ormai da sette anni, con la scusa della nidificazione del fratino, ha poi respinto l’osservazione presentata dall’Associazione UNICA BEACH  ETS , affiancata dall’Associazione Animalisti Italiani ONLUS e da più di  150 cittadini, rappresentando la propria facoltà di deciderne l’ubicazione ogni anno in un punto differente, ovvero “di fare come gli pare” in barba alle richieste dei cittadini giuliesi

Avvalendomi del Regolamento Comunale per la partecipazione popolare, in qualità di Rapp.te Legale dell’Associazione UNICA BEACH , ho intrapreso una raccolta firme per le presentazione di una Proposta di Iniziativa Popolare ai sensi dell’ex Art. 22 dello Statuto e 53 del Regolamento Comunale per la democrazia partecipativa, raccogliendo oltre 700 firme di cittadini che aderiscono alla richiesta di identificazione della “spiaggia per cani”, definitiva, senza lo spostamento continuo annuale, privo di ogni senso e logica e con il solo fine di farla fallire senza dare la possibilità di realizzarla e attrezzarla come la Legge Regionale n. 19 del 17/04/2014 impone .
La raccolta firme è finalizzata anche alla riconferma dell’attuale ubicazione, strategica per il turismo, perchè vede la sua vicinanza alla maggior parte degli operatori turistici e le strutture ricettive, rendendola un valore aggiunto al turismo del pet , sempre in maggior espansione. Alla raccolta infatti hanno aderito tutti gli operatori e titolari di alberghi, residence e casa vacanze della zona, che hanno riconosciuto la forte valenza per le loro attività, della presenza di UNICA BEACH , nei loro pressi. Anche i titolari degli stabilimenti vicini hanno firmato per la sua riconferma nell’attuale sito. Tutto questo a dimostrazione dell’infondatezza delle assurde motivazioni palesate dall’Assessore al Demanio Giampiero Di Candido.
Oggi è stata protocollata la petizione con espressa richiesta di essere convocata per presentare io stessa, la Proposta di Iniziativa Popolare , direttamente in Consiglio Comunale. Il Sindaco deve inoltre, immediatamente avviare l’iter convocando il Comitato dei Garanti , a prescindere da quale sia l’ampiezza  dei poteri del Consiglio Comunale, che termineranno il 25 aprile c.a.
Tutto ciò per consentire che i cittadini abbiano facoltà di manifestare la propria volontà di conservare l’attuale spiaggia per cani, fiore all’occhiello giuliese. Questo non vuol dire che il Comune non possa scegliere di identificarne altre ubicazioni  in ogni parte del litorale a proprio piacimento ,  e non entra in contrasto con la volonta’ di Di Candido di mettersi a lavoro ogni anno , a marzo , per scegliere un’ ubicazione diversa e di attrezzare ,a spese del Comune ( perché nessuno si prenderebbe l’,onere ogni anno di impiegare i propri soldi seguendo bizzarre decisioni amministrative), altre e ulteriori ” spiagge”per cani” sparse per Giulianova e che , inevitabilmente non avendo una sede fissa ,ma essendo itineranti come lui vorrebbe , non potranno nè essere attrezzate e nemmeno offrire i servizi al pari di  UNICA BEACH .
La mia raccolta ha i fini predetti, ma la maggior parte dei cittadini ha firmato contro l’accanimento che il Comune ha mostrato nei miei riguardi e del mio progetto , ingegnandosi ogni volta per trovare nuovi pretesti per eliminare UNICA BEACH
Lo ha fatto per cinque anni di seguito, senza riuscirci solo grazie a decine di diffide. Adesso sta proseguendo ancora manifestando un personalismo deprecabile che lascia indignati centinaia di cittadini.
La mia raccolta potrebbe andare in Consiglio dopo le votazioni , e’ , e continuerà ad essere ,una dimostrazione di resistenza alle scelte antidemocratiche e assolutiste degli Amministratori incapaci di gestire la cosa pubblica , pronti a fare scelte errate per personalismi e interessi .
Non finiranno quindi per adesso la protesta e le accuse che da parte nostra condannano il Comune e chiunque voglia governare portando avanti un’identica  politica.
Per UNICA BEACH
La Presidente dott.ssa Giusy Branella



Giulianova. Unica Beach: seppur siamo solo ad inizio aprile, per il mese di agosto sono registrate prenotazioni maggiori del previsto.

Un boom  probabilmente merito della risonanza nazionale data dal Tg5. Ce ne era già sentore da gennaio  quando sono arrivate le prime prenotazioni della spiaggia UNICA BEACH, pagate e saldate in anticipo, ma adesso stiamo toccando il culmine con i clienti degli alberghi convenzionati con noi per i servizi offerti nella nostra spiaggia a marchio UNICA BEACH . Nel corso di questi anni si è creata una fattiva collaborazione con  Casa vacanze, alberghi e residence, tanto da indurmi a ideare un nuovo progetto che metterò proprio a loro disposizione perchè possano offrire sempre maggiori servizi ai loro clienti. Un progetto nuovo, unico a Giulianova ,il cui nome è stato proposto dalla conduttrice Mediaset , della rubrica del TG5 , L’Arca di Noè, la giornalista Marialuisa Cocozza, e che verrà lanciato nei prossimi giorni .  Sono proprio le telecamere di Canale 5 che tornano  a Giulianova , per la registrazione dei nuovi servizi sulla spiaggia UNICA BEACH , appena saranno completati i lavori per attrezzarla, iniziati in questi giorni (con regolare comunicazione agli enti preposti Capitaneria di Porto e Comune di Giulianova , al pari di tute le concessioni di Giulianova), in anticipo sulle tabelle di marcia anche per esigenze televisive. I servizi , che seguono i precedenti sette, andati in onda ad agosto 2023 e durante l’inverno 2023/2024, verranno trasmessi in diverse puntate della Rubrica L’Arca di Noè.

Per queste nuove riprese abbiamo pensato di aprire le iscrizioni ” a numero limitato”  a chiunque vuol far partecipare il proprio cagnolino rendendolo una “star per un giorno” semplicemente inviando un messaggio whatsapp al n. 3335702980  possono aderire cani di tutte le taglie , di tutte le razze e di qualsiasi età.
Insomma UNICA BEACH  è  pronta ad offrire al turismo giuliese il meglio di se stessa anche per l’estate 2024, che si prospetta ancora più bella e esclusiva
Ringraziando i mezzi di comunicazione che vorranno dare spazio a questa grande novità
auguro un buon lavoro a tutti
cordialmente
dott.ssa Giusy Branella



Giulianova. DEMOS: lettera aperta sui progetti di legge autonomia differenziata e premierato.

Egr. Sig. Sindaco Comune di Giulianova

A tutti i consiglieri comunali del Comune di Giulianova

LL.SS.

Oggetto: Lettera aperta sui progetti di legge autonomia differenziata e premierato.

Sono da tempo in discussione in Parlamento due progetti di legge, l’uno per una legge ordinaria sulla materia della c.d. “Autonomia differenziata”, l’altro di revisione costituzionale che punta a una forma di “premierato”. I due percorsi di riforma, da come sono portati avanti da parte del Governo centrale (anche con una certa fretta), causerebbero una trasformazione profonda delle forme di Stato e di Governo mai vista nella storia della nostra Repubblica. Essa darebbe vita a una trasformazione profonda del regionalismo solidale disegnato nella Costituzione (paradossalmente a Costituzione invariata) e ai rapporti democratici fra Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica.

Si tratterebbe di una svolta epocale effettuata essenzialmente in una situazione di totale disinformazione dei cittadini che già pagano il prezzo di un profondo fossato fra politica e società civile anche per via di una legge elettorale che impedisce loro di scegliere i propri rappresentanti.

In questo quadro preoccupante, affinché si possano diffondere elementi conoscitivi fra i cittadini e maggiore consapevolezza su quello che si prepara, molto può essere fatto dai Comuni ai quali la Costituzione e le leggi conferiscono un importantissimo ruolo di promozione della partecipazione popolare. Solo a titolo di esempio, si faccia riferimento agli artt. 3.2 della Costituzione; 8.3 del D.Lgs 267/2000;  4, 10, 11 del vigente Statuto comunale. In particolare, quest’ultimo istituisce strumenti importantissimi di partecipazione come il Forum cittadino (art. 15). I Forum, recita la norma, sono «riunioni pubbliche finalizzate a migliorare la comunicazione e la reciproca informazione tra popolazione e ammi-

nistrazione in ordine a fatti, problemi e iniziative, che investono la tutela dei diritti dei cittadini e gli interessi collettivi». Essi non limitano dunque la loro attività alla trattazione dei soli interessi della collettività locale, bensì la estendono anche agli interessi collettivi in senso ampio. Ne discende che attraverso i Forum è possibile quella elevazione del grado di informazione e di conoscenza popolare sulle tematiche che si propongono così urgentemente: autonomia differenziata e premierato.

Un Forum, come recita l’art. 46.1 del regolamento comunale sulla partecipazione popolare, «è convocato dal Sindaco o dal Presidente del Consiglio […], su iniziativa propria o su richiesta di almeno 1/5 dei Consiglieri o di almeno 100 cittadini, che abbiano compiuto il 16° anno di età […]». Ne discende che il Sindaco, il Presidente del Consiglio, i singoli consiglieri possono fare la loro parte, e per il Consesso civico cogliere queste opportunità, in una fase così delicata per il nostro Paese, sarebbe davvero importante per le finalità conoscitive sopra dette, ma anche per il necessario ricongiungimento della politica alla società civile.

Quanti, fra i destinatari della presente, volessero avviare questo percorso possono contare sull’affiancamento della nostra Associazione in ogni fase realizzativa.

Giulianovali 04.04.2024

Il coordinatore del Circolo di Giulianova

Dott. Mario Arteconi




Teramo. Lettera aperta di Luciana Del Grande, Presidente della Conferenza Provinciale dell’Ambiente, al Ministro Gilberto Picchetto Fratin

Riceviamo e pubblichiamo la lettera arrivata in redazione

Luciana Del Grande
Presidente Conferenza Provinciale dell’Ambiente

1
Alla cortese attenzione del Ministro dell’Ambiente
e della Sicurezza Energetica
Dott. Gilberto Picchetto Fratin

Oggetto: lettera aperta

Egregio Sig. Ministro Gilberto Pichetto Fratin,

mi rivolgo a Lei in qualità di Presidente della Conferenza per l’Ambiente
della Provincia di Teramo, istituita con decreto del Presidente della Provincia
n.2/2024, quale strumento partecipativo, propositivo e consultivo sulle
problematiche ambientali tra gli Enti, le Associazioni e la Provincia medesima.

La Conferenza si è di recente occupata della L.R. 4/2024 (Disposizioni
finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2024- 2026 della
Regione Abruzzo. Legge di stabilità regionale 2024), con la quale all’art. 25 è
stata disposta la drastica riduzione (da ca. 1000 ettari a ca. 24 ettari), dell’area
della Riserva del Borsacchio, sita nel Comune di Roseto Degli Abruzzi (TE), di
fatto eliminandola.

In linea con le funzioni consultive e propositive ad essa assegnata, in vista
del Consiglio provinciale straordinario del 19.02.24 convocato per affrontare la
questione, la Conferenza ha elaborato e predisposto un documento contenente
dettagliate osservazioni sulle criticità dell’intervento normativo della Regione.

Nello specifico nella nota redatta si esprimono considerazioni in relazione
all’importanza della Riserva dal punto di vista paesaggistico, della biodiversità,
della salvaguardia dell’ambiente anche per le generazioni future, in linea con i

principi internazionali in materia di tutela ambientale e si mettono in luce profili di
illegittimità costituzionale dell’art. 25 L.R. 4/2024.

La nota elaborata dalla Conferenza provinciale per l’Ambiente è stata
inserita nel testo approvato dal Consiglio, quale parte integrante della proposta
volta a chiedere alla Regione Abruzzo di riesaminare la legge e di ripristinare la
perimetrazione originaria della Riserva del Borsacchio.

Premesso ciò, in occasione della Sua partecipazione all’inaugurazione
dell’anno accademico dell’Università di Teramo, che si terrà il 12.03.2024, la
Conferenza vorrebbe condividere con il Ministro detto documento.

Il Suo Ministero, infatti, è chiamato a esprimere un parere sulla L.R.
4/2024, come già fatto recentemente dall’Ufficio legislativo del Ministero della
Cultura.

Le considerazioni svolte dall’Ufficio legislativo del MIC, di segno negativo
rispetto all’intervento regionale, sono del tutto coincidenti con quelle espresse
dalla Conferenza nel documento che si allega alla presente.

Alla luce di quanto precede, ci rivolgiamo a Lei affinché il Suo Ministero
condivida e rilevi i profili di illegittimità costituzionale dell’art. 25 della L.R. 4/2024,
già segnalati nel parere del MiC del 7.03.2024 ed evidenziati nella nota
predisposta della Conferenza del 19.02.2024 e, di conseguenza, esprima parere
favorevole all’impugnazione della Legge dinanzi alla Corte costituzionale da
parte del Governo.

Teramo, li 11.03.2024

Luciana Del Grande
Presidente della Conferenza per l’Ambiente della Provincia di Teramo

________________________________________________

CONFERENZA PROVINCIALE DELL’AMBIENTE

Considerazioni riguardanti la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio in
territorio Comunale di Roseto degli Abruzzi e portate all’attenzione del Consiglio

Provinciale nella seduta del 19 febbraio 2024

La Conferenza Provinciale dell’Ambiente, formata dalle associazioni di protezione
dell’ambiente e del paesaggio, nasce su volontà dell’Ente Provincia quale strumento
partecipativo, propositivo e consultivo sulle problematiche ambientali tra gli Enti, le
Associazioni e la Provincia medesima.
La Conferenza, già dalle prime sedute dal suo insediamento, si è trovata a dover
affrontare la questione del taglio della Riserva Naturale del Borsacchio.
Nel corso delle riunioni ha approfondito alcuni aspetti, ovvero i motivi che hanno portato
alla drastica riduzione del suo perimetro, nonché elaborato proposte da condividere con il
Consiglio Provinciale, per far sì che il legislatore regionale tornasse, e torni, a riportare in
pristino stato il confine della riserva che, va sottolineato, costituisce l’unica area naturale
protetta della fascia costiera teramana, comprendente un delicato apparato dunale e
retrodunale, nonché un caratteristico paesaggio collinare tipico del nostro territorio
agricolo, rappresentando in tal senso un unicum regionale meritevole di tutela. Proprio per
questa sua particolarità è bene ricordare che della tutela dell’area se ne parla già dagli anni
sessanta; basta richiamare il Decreto del 27 marzo 1963, quando il Ministero per la Pubblica
Istruzione riconobbe l’importanza pubblica dell’area per la sua bellezza paesaggistica e,
successivamente, il Decreto del 25 ottobre 1969 che estese l’area di vincolo anche alla parte
collinare, confermando al contempo il suo valore panoramico e naturalistico.
La Conferenza ha rilevato e rimarcato una carenza di motivazione che suffragasse la
scelta della riperimetrazione della Riserva. Da notare, innanzi tutto, l’inesistente
motivazione di caratura tecnico-scientifica. Il taglio drastico (da 1.100 h 24,7 h) che porta alla
totale eliminazione della fascia collinare, anch’essa ricca di biodiversità e di valenza
paesaggistica e panoramica, è stato deliberato senza considerare che l’eliminazione della
fascia collinare retrostante, quale zona cuscinetto, verrebbe a compromettere gravemente la
funzionalità ecologica dell’ecosistema costiero, privandoli della c.d. “connettività
funzionale delle reti ecologiche” (come a dire: bene la tutela della fascia costiera, ma così
congegnata è assolutamente non funzionale!).
Non sono stati neppure considerati anche gli impatti sugli obiettivi di tutela della
biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda
2030 dell’ONU, né in prospettiva l’auspicata protezione di aree del territorio dei singoli stati
europei in una percentuale rientrante nel 30%. Infatti, ciò rientra nella Strategia Europea
della Biodiversità che ha stabilito il raggiungimento entro il 2030 di almeno il 30% di
territorio efficacemente protetto ed ecologicamente connesso, sia a terra che a mare, nel
territorio dell’Unione Europea.
Tra le motivazioni emerse dai detrattori dell’area, che sicuramente avranno indotto il
legislatore regionale ad apportare una riduzione, c’era quella di una sparuta minoranza di
residenti che manifestavano la difficoltà nello svolgimento di particolari attività cioè la non
possibilità di svolgere le normali pratiche agronomiche, effettuare ristrutturazioni di
fabbricati di civile abitazione; si sosteneva, inoltre, che l’istituzione di una riserva non

apporta nessun beneficio economico alle realtà locali i cui terreni e proprietà insistono
all’interno del perimetro.
Circostanza non rispondente al vero dato che erano sì in vigore le norme di salvaguardia,
ma che non vietavano in alcun modo la coltivazione dei terreni o comunque le normali
pratiche agronomiche. Si tenga conto, in particolare, che proprio in campo agricolo molte
sono le agevolazioni concesse per i terreni coltivabili ricadenti in aree protette; solo per citare
un esempio: il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo 2023/2027 sia in termini
contributivi che di agevolazioni finanziarie, garantisce un maggior punteggio ai terreni
coltivabili ricadenti in “zone naturali protette”.
Il legislatore non ha neppure tenuto conto del Progetto Strategico della Provincia di
Teramo denominato “Rete Ecologica e Paesaggio” (approvato con D.C.P. n° 57 del
15.12.2022). Il Progetto Strategico della Provincia è un atto in materia di pianificazione
territoriale e di sostenibilità ambientale in quanto, intorno alla sua realizzazione, prende
forza l’idea attorno alla quale prevedere le iniziative di pianificazione e programmazione
incentrate su:
➢ consolidamento della struttura della continuità ambientale provinciale;
➢ contrasto al consumo di suolo e controllo delle barriere che nel tempo hanno
frammentato le principali connessioni ecologiche tra i diversi ambienti che
caratterizzano il territorio provinciale;
➢ riconversione di aree eco-connettive strategiche, all’interno degli insediamenti o in
prossimità di essi;
➢ valorizzazione e protezione dei paesaggi identitari.
Sicuramente la Riserva del Borsacchio con la perimetrazione iniziale compartecipava alla
suddetta azione strategica, considerato che alla pag. 98 degli allegati alla Delibera n° 57 si
parla di dover dare attuazione all’istituzione della riserva. Il fatto che la Provincia, che si è
dotata di uno specifico strumento di pianificazione urbanistica, non sia stata in alcun modo
coinvolta quale ente locale nel processo di revisione della Riserva, viola l’iter procedurale
stabilito dalla L. 394/91 e di conseguenza l’art. 127 della Costituzione.
Altro rilievo di incostituzionalità va ravvisato nella L.R. n. 4/2024 (legge finanziaria
Regionale). L’art. 25 della norma regionale, modificando l’art. 69 della L.R. n. 6/2005 che
istituiva la riserva, ha ridotto il perimetro dell’area stessa e così indebolendo in modo
evidente le azioni di tutela in difesa dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi,
come espressamente garantito dall’art. 9 Carta fondamentale.
Un ultimo aspetto su cui riflettere, sul quale la Conferenza ha avuto anche qui modo di
confrontarsi, è stata la ripercussione che la vicenda Borsacchio ha avuto nella collettività,
ma soprattutto il numero di persone e associazioni coinvolte, numeri che forse in molti non
si aspettavano.
Senza dubbio alcuno la “questione” Borsacchio è stata connotata da una elevata
risonanza mediatica, complici sicuramente i prossimi appuntamenti elettorali, ma a ben
vedere già alle prime notizie di una probabile riperimetrazione dei confini si è attivato un
movimentismo, da quello organizzato a quello spontaneo, che da poche decine iniziali è
passato rapidamente a circa 300 tra associazioni e movimenti, sigle sindacali e
organizzazioni di categoria, formazioni politiche e parlamentari, finanche scuole ove si è
discusso negli istituti, senza contare i pareri giunti da docenti e ricercatori di alcuni atenei.

Situazione che ha portato nell’arco di poche settimane alla raccolta di 30.000 firme, con le
quali si chiedeva alla Regione di non giungere alla riduzione del perimetro della Riserva.
Nonostante ciò il legislatore regionale ha approvato la L.R. 4/2024.
Tutta la vicenda del Borsacchio ha fatto emergere una chiara ambiguità rispetto alle
politiche di tutela e conservazione a cui la Regione è anche preposta, senza voler tacitare un
interrogativo: vi è l’effettiva volontà politica del legislatore regionale di tutelare
adeguatamente il patrimonio naturalistico abruzzese?
La Conferenza, qui intervenuta e per le finalità a cui è chiamata ad operare, chiede alla
Provincia di Teramo di farsi parte attiva nel sostenere ogni possibile azione diretta al
ripristino della riserva naturale del Borsacchio, così come in precedenza perimetrata, e
chiedendo, altresì, di valutare ogni più pertinente azione che porti a sollevare la questione
di legittimità Costituzionale dell’art. 25 della L.R. 4/2024.

Teramo 19 febbraio 2024




LEO STROZZIERI: LETTERA AL MIO AMICO PINO COSTA PER IL TRIGESIMO

Caro Pino, amico mio carissimo, sono già trascorsi 30 giorni  da quando ci hai lasciato, da quando la nebbia maledetta capace di spegnere anche il sorriso della luna in un delirio di onnipotenza ha deciso di toglierti all’affettuosa felicità mia e dei tuoi, a cominciare dall’amabile Elena, il cui viso si inebria al pensiero del tuo ricordo. Eppure   ancora avverto un continuo annegare della mia mente nel  voluttuoso mare del tuo sorriso.  Rammento quel sorriso ricolmo di improvvisi bagliori allorché bussavi alla porta del mio studio ove il meraviglioso tavolo di Ceroli era già imbandito con ceramiche a freddo da me eseguite per te nelle notti insonni, che avresti consegnato in occasione delle cerimonie del Premio Simpatia. A questo proposito per vivacizzare  l’ambiente artistico talora  alquanto crepuscolare del nostro territorio, non hai istituito soltanto tale premio, ma altresì fondato il periodico Italia è magazine  con annessa casa editrice in grado di rendere la vita dei lettori ricca come  il grembo di un sogno. Pino, ho sognato l’altra notte il tuo volto libero dalle minacciose  insidie della nebbia che ti rapì e libero quindi dagli artigli del  grigio, colore che io mai adopero nelle mie opere. Quel volto era a buon diritto avidamente preda del regno della luce, predestinato ad una primavera che non conosce tramonto. La voragine che ti inghiottì non mi fa, non ci fa più paura. Sarai sempre in me.

Tuo Leo Strozzieri




Il Comune di Giulianova nell’approvare il Piano Spiaggia, ha scelto di riservarsi la facoltà di decidere annualmente dove ubicare la “spiaggia per cani “

Il Comune di Giulianova nell’approvare il Piano Spiaggia, ha scelto di riservarsi la facoltà di decidere annualmente dove ubicare la “spiaggia per cani ” avvalendosi, a suo dire, dell’Art. 5 del Regolamento Comunale per la conduzione in spiaggia degli animali d’affezione, che concede facoltà al Sindaco di emettere ordinanza stagionale annuale. Tutto questo in barba all’osservazione presentata e sottoscritta oltre che da associazioni animaliste, anche da 150 cittadini , e omettendo completamente che Giulianova ha già  una spiaggia attrezzata  per cani , funzionante , attiva e operativa  ormai da sei anni . E soprattutto l’Assessore Di Candido in piena assise civica ha completamente omesso di dire che c’è una differenza sostanziale tra “emettere un’ordinanza annuale stagionale” e invece, dotare la città di Giulianova di una vera spiaggia attrezzata per animali d’affezione , come di fatto già lo e’ UNICA BEACH. e come in realtà era stato chiesto nelle nostre osservazioni, e come previsto dalla Legge Regionale . In pratica alla domanda da noi presentata, ha risposto andando fuori tema e proponendone la bocciatura a priori, senza addurre vere motivazioni al respingimento . Motivazioni che oggettivamente sono inesistenti, sarebbe solo un arrampicarsi sugli specchi. La spiaggia attrezzata per cani, esiste già da sei anni, ha  collaborazioni attive con tutte le strutture ricettive della zona nord, divenuta un punto di riferimento per clienti di alberghi , residence e case vacanza. Apprezzata in tutta Italia e lo dimostrano non solo le recensioni , ma l’aumento esponenziale dei fruitori passati da poche centinaia a circa tremila turisti in vacanza con il loro pet . Già dal mese di gennaio sono iniziate prenotazioni in alberghi e appartamenti x chi vuole pernottare nei pressi di UNICA BEACH. che, non dimentichiamolo, è stata protagonista di 7 puntate de L’Arca Di Noè , la rubrica del Tg5., condotta dalla giornalista Marialuisa Cocozza e dedicata agli animali. Un’importanza e una visibilità nazionale , quella data da Mediaset, che solo un ‘ Amministrazione miope non ne prende atto. Un comportamento che decisamente palesa accanimento nei riguardi di questa iniziativa.

Ad una guerra dichiarata ormai da anni abbiamo deciso di rispondere con una Proposta di Iniziativa Popolare per la raccolta firme di residenti giuliesi , da presentare alla discussione del Consiglio Comunale, secondo quanto previsto dal Regolamento Comunale per la Democrazia Partecipata. Per fare questo e’ necessaria la sottoscrizione da parte di 500 cittadini con residenza a Giulianova, muniti con documento di identità in corso di validità , carta d’identità o patente. Saremo in Piazza Fosse Ardeatine tutti i week end dalle ore 15,30 alle ore 19,00, a partire da questo sabato e questa domenica 17-18 febbraio.
La richiesta e’ quella di riconfermare l’attuale ubicazione della spiaggia per cani , ormai presente sul territorio e di non spostarla annualmente, scelta incoerente e dannosa per il turismo, le strutture ricettive e chi ha ormai come riferimento la spiaggia dedicata agli animali d’affezione. Sarebbe il caos totale con grave danno per la città e la sua immagine.  Chiederemo che la Proposta venga portata e discussa in Consiglio Comunale pubblico e aperto.
La Proposta di iniziativa popolare e’ promossa dall’Ass. UNICA BEACH ETS e la raccolta firme avrà inizio sabato prossimo 17 febbraio.
Per UNICA BEACH
dott.ssa Giusy Branella



Bellante. L’Associazione Culturale “Nuove Sintesi” organizza la commemorazione del Giorno del Ricordo.

Bellante, domenica 11 FEBBRAIO 2024, l’Associazione Culturale Nuove Sintesi organizza la Cerimonia di Commemorazione in Ricordo degli italiani giuliano-dalmati-istriani che furono massacrati per il solo fatto di “essere italiani” dai partigiani comunisti agli ordini del maresciallo Tito. L’iniziativa si terrà presso il Monumento dei Caduti sul Belvedere, alle ore 11.00 a Bellante paese (TE). “Migliaia di innocenti massacrati e gettati nelle cavità carsiche del confine orientale a guerra terminata. Migliaia di vittime dell’odio comunista – si legge nella nota diffusa alla stampa – legate con il filo di ferro, torturate e gettate nell’oblio dai partigiani di Tito. Una pulizia etnica feroce, pensata e compiuta dalle “guardie rosse” di un regime criminale. Migliaia di martiri, uccisi perché italiani, rimossi dalla memoria collettiva, dimenticati dalla storiografia ufficiale, derisi dall’intellighenzia di sinistra, snobbati dalle istituzioni democratiche. I martiri delle foibe e gli esuli delle terre irredente dell’Istria – conclude il comunicato –  della Venezia-Giulia e della Dalmazia sono un patrimonio sacrale della nostra Nazione e del nostro Popolo, le ricorderemo insieme a civili, impiegati statali, sacerdoti e militari ammazzati nei campi di concentramento slavo-comunisti. NOI NON SCORDIAMO!”




VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA (1937-2024) di Gianluigi Chiaserotti

LUTTO

 

Il 3 febbraio 2024, si è serenamente spento nella sua casa di Ginevra, il Principe di Napoli, Duca di Savoia, Vittorio Emanuele di Savoia.

Era nato a Napoli il 12 febbraio 1937, unico figlio maschio del Re Umberto II di Savoia (1904-1983) e della Regina Maria Josè (1906-2001), regnando l’avo paterno Vittorio Emanuele (1869-1947).

Vittorio Emanuele aveva appena nove annie, dopo un referendum istituzionale dal dubbio risultato, fu costretto con la sua famiglia a lasciare l’Italia per il Portogallo prima e quindi per la Svizzera dove la madre si era stabilizzata già dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso.

Il Principe quindi visse con la madre, la Regina Maria Josè, e le tre sorelle, nella villa di Merlinge e frequentò a Lancy, l’istituto cattolico Florimont.

Vittorio Emanuele quindi divenne un intermediario finanziario tra società internazionali (anche dei Paesi Arabi), stringendo amicizie con grandi industriali, ed in particolare con la Famiglia Agustaedanche con lo Scià di Persia Reza Pahlavi (1919-1980).

Infatti sposò in Teheran il 7 ottobre 1971Marina Ricolfi Doria (1935-), già campionessa di sci nautico e dalla loro unione è nato (22 giugno 1972) S. A. R. Emanuele Filiberto di Savoia.

Alla morte di Re Umberto II (18 marzo 1983), il Nostro assunse le redini del Casato.

Diversi furono gli incontri con uomini politici italiani per tentare di risolvere la questione dell’abrogazione della XIII Disposizione Finale della Costituzione Italiana, che vietava a Lui ed ai discendenti maschi l’ingresso ed il soggiorno nel territorio italiano.

Dal punto di vista prettamente dinastico, il Principe di Napoli effettuò, nel 1988, la riforma dell’Ordine Civile di Savoia fondato dal Re Carlo Alberto (1798-1849), creando l’Ordine al Merito Civile di Savoia (ora “al Merito di Savoia”) per premiare i benemeriti del Millenario Casato.

Furono anche rivisti gli statuti dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata e di quello dell’Ordine dei S. S. Maurizio e Lazzaro.

Con la legge costituzionale 23 ottobre 2002 n. 1, cessarono gli effetti dei primi due commi della XIII Disposizione Finale della Costituzione e quindi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto poterono rientrare in Italia.

La Regina Maria Josè era già rientrata in Italia nel 1987, dopo che un parere del Consiglio di Stato fece presente che ormai lei era semplicemente “vedova” del Re d’Italia.

La prima visita in Italia fu a Napoli nel marzo 2003, alla quale ebbi l’onore di essere presente.

Ho avuto l’onore di incontrarlo diverse volte ed ho compreso che il forzato esilio ha costretto Vittorio Emanuele a sembrare distaccato dalle vicende italiane. Ma ciò non è detto che non le abbia seguite, le abbia virtualmente vissute, sia stato vicino alla sua Patria di nascita.

Anche alcune sue dichiarazioni le imputo al non contatto diretto con la realtà italiana.

Ora le sorti della dinastia sono tutte nel Principe di Venezia Emanuele Filiberto, che già da anni rappresentava il Padre ed il Casato.

Il rito delle esequie del Principe di Napoli, Vittorio Emanuele, saranno il 10 febbraio p.v. presso il Duomo di San Giovanni in Torino e, come da Suo desidero, sarà tumulato nellaReale Basilica di Superga, dove sono sepolti moltissimi suoi avi.

Con la scomparsa del Principe Vittorio Emanuele di Savoia si chiude un altro capitolo della lunga Storia del Casato che, prima dell’anno 1000, con il conte Umberto Biancamano si affacciò, dalla piccola Contea Sabauda, sulla Storia dell’umanità, giungendo il 17 marzo 1861 alla proclamazione del Regno d’Italia ed all’Unità del nostro Paese.