Teramo. Presentazione a Teramo de “GIULIANOVA E LA «CIVILTA’ BALNEARE»” di Sandro Galantini

GIULIANOVA E LA «CIVILTA’ BALNEARE»

di Sandro Galantini

Presentazione editoriale del volume di Sandro Galantini
GIULIANOVA E LA «CIVILTA’ BALNEARE»
Turismo, Ambiente e modificazioni urbane dall’Ottocento preunitario
al 1940

Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011

TERAMO

Sabato 24 settembre 2011, ore 18

Banca di Teramo – Sala “Carino Gambacorta”

Il Volume

Dal litorale insalubre e disabitato di primo Ottocento, con la città
collinare ancora rinserrata
nella cinta difensiva quattrocentesca e interamente rivolta al
fertile retroterra agricolo,
alla Giulianova balneare e turistica del Ventennio fascista.

Lo storico Sandro Galantini, attingendo da una ricca documentazione
archivistica senza tuttavia trascurare le fonti bibliografiche e
giornalistiche, con questo denso volume pone il suo sguardo
indagatore sulla nascita e sullo sviluppo successivo del turismo
balneare a Giulianova. Dai resoconti dei viaggiatori italiani e
stranieri, con le notazioni, qui per la prima volta in traduzione
italiana, dello scozzese Charles Mac Farlane e dello statunitense
Theodore Bacon, rispettivamente del 1848 e del 1860, alle descrizioni
contenute nelle prime guide; dalla delibera decurionale del 1856,
atto ufficiale di disciplina dei bagni di mare a Giulianova, al
rapido evolversi della villeggiatura nei decenni postunitari, con la
creazione, il 12 luglio 1874, dello stabilimento marino, la struttura
turistica per eccellenza che segna il punto di svolta nella storia
locale della balneazione.

Quindi, tra Otto e Novecento, la nascita delle colonie marine, la
creazione, nel settembre 1891, dell’ippodromo della Torre, il rapido
affermarsi delle mode e dei riti del divertimento estivo, il
diffondersi sul litorale della spensierata architettura delle ville
in stile liberty e, dopo la Prima guerra mondiale, l’impostazione
turistica modernamente intesa che, grazie anche ad un imponente piano
di opere pubbliche, farà di Giulianova, negli anni ’30 del Novecento,
una delle stazioni balneari più importanti dell’Abruzzo portando
così a compimento, ad un settantennio dalla sua germinazione a valle,
la costruzione fisica della città litoranea.

Quello proposto da Sandro Galantini è dunque un viaggio intrigante e
sinora mai intrapreso, lungo quasi cento cinquant’anni, nella storia
turistica ma anche sociale, politica, urbanistica ed economica di
Giulianova, avendo sullo sfondo gli eventi che segnano il passaggio,
in Abruzzo come nel resto d’Italia, dagli aristocratici tour e dai
soggiorni “per diporto” di primo Ottocento alle villeggiature
borghesi dell’età giolittiana, sino alle vacanze sociali nel periodo
tra le due guerre.

ISBN 978-88-88925-44-8
SANDRO GALANTINI
GIULIANOVA E LA «CIVILTA’ BALNEARE»
Turismo, ambiente e modificazioni urbane dall’Ottocento preunitario
al 1940
Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011
228 pagine
“Documenta” (5) Prezzo: € 25.00




Nereto. INCONTRO CON IL PEDAGOGISTA Dott. DANIELE NOVARA

Istituto d’Istruzione Superiore Statale
“G. Peano – C.Rosa” – Nereto (TE)
Liceo Scientifico-Tecnologico-Linguistico
Nuova Riforma: Liceo Scientifico –Scienze Applicate – Linguistico
Sede centrale Viale Europa, 15 – 64015 Nereto (TE) –  Presidenza: 0861/856462  Segreteria 0861/856778  0861/855677
Istituto Tecnico commerciale: Igea – Programmatori Mercurio – Corso Serale Sirio
Nuova Riforma: Amministrazione Finanza Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Via V.Veneto – 64015 Nereto (TE) –  0861/82255  0861/855680
C.M. TEIS00100V – C.F. 91000080670 – C.C.P. 11274644 – Sito Internet: www.liceonereto.it – E-Mail: teis00100v@istruzione.it

PROT. N. _______________ Nereto, 20 settembre 2011

Alla Cortese Attenzione

Del DIRETTORE GENERALE
Dott.ssa GIOVANNA BODA
U.S.R. L’AQUILA

Del Dirigente A.T.P. TERAMO– Ufficio VII –
Dott.ssa Maria Teresa SPINOSI

Dei DIRIGENTI SCOLASTICI
ISTITUTI DI OGNI ORDINE E GRADO
Val Vibrata e Provincia di TERAMO

Dei DOCENTI, FORMATORI E OPERATORI EDUCATIVI
Degli Istituti di ogni Ordine e Grado
Val Vibrata e Provincia di TERAMO

Delle AUTORITA’ e degli ASSESSORI ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Della PROVINCIA DI TERAMO
E delle AMMINISTRAZIONI COMUNALI DELLA PROVINCIA DI TERAMO

OGGETTO: INVITO ALL’INCONTRO CON IL PEDAGOGISTA Dott. DANIELE NOVARA

Le SS.LL. sono invitate a partecipare all’evento organizzato da questa istituzione scolastica con l’importante intervento del Dott. Daniele Novara, noto pedagogista ed esperto della formazione professionale dei docenti in ambito socio-educativo:
L’incontro formativo dei docenti ha la finalità di sviluppare le attitudini personali e professionali dei docenti per arrivare alla gestione creativa dei conflitti imparare ad utilizzare il conflitto come opportunità di cambiamento in ambito intrapersonale, nel rapporto con gli altri, nelle relazioni organizzative.
Si trasmettono invito e locandina di presentazione dell’evento che si terrà presso l’Aula Magna dell’I.T.C. “C.Rosa” in data martedì 4 ottobre 2011 alle ore 15.00.
Si chiede cortesemente ai Dirigenti Scolastici di diffondere la presente comunicazione, con l’invito e con la locandina allegati, a tutto il personale operatore nel campo dell’educazione e della formazione, in particolare ai docenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Si ringrazia per l’attenzione e con l’occasione si porgono distinti saluti

F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Maria Rosa FRACASSA

Daniele Novara, Pedagogista
Fondatore e Direttore del CPP – Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti, istituto fortemente orientato verso la formazione e i processi di apprendimento.
Docente del Master in Formazione Interculturale presso l’Università Cattolica di Milano.
Dal 2005 si è dedicato alla stesura di testi per lo sviluppo della maieutica nei conflitti e nell’educazione: Ognuno cresce solo se sognato, I bulli non sanno litigare, Dalla parte dei genitori, Litigare per crescere.
Sviluppa questo approccio nei Centri per la Prima Infanzia (in Kosovo e presso i Doremi Baby di Milano) e nella formazione professionale per ragazzi fragili (CFPP Lecco).
Inventa vari strumenti educativi: il Cestino della Rabbia, il Cassetto delle Tracce e la Conversazione Maieutica.

Programma

15,00 Saluti
Maria Rosa Fracassa, Dirigente Scolastico I.I.S.S. “Peano Rosa”

15,15 So-stare nel conflitto
Daniele Novara, Pedagogista e Direttore del Centro Psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti

17,15 Coffe break

17,30 La responsabilità degli educatori
Marita Bombardieri, Responsabile nazionale degli educatori Istituto Buddista SOKA GAKKAI

18,15 Dibattito

18,45 Chiusura dei lavori

L’incontro formativo dei docenti ha la finalità di
sviluppare le attitudini personali e professionali dei docenti per arrivare alla gestione creativa dei conflitti
imparare ad utilizzare il conflitto come opportunità di cambiamento in ambito intrapersonale, nel rapporto con gli altri, nelle relazioni organizzative

LA SCUOLA RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO

COMUNE DI NERETO

TERCAS TERAMO

COOPERATIVA SOCIALE ONLUS “IL VOLO” GIULIANOVA

I.I.S.S. “G.Peano – C. Rosa”
NERETO

Organizzazione: ITC “Concezio Rosa”
Via Vittorio Veneto – 64015 NERETO
Referente: Prof.ssa Alberta Viola
Per informazioni: 347 9333634

I.I.S.S. “G. Peano – C. Rosa” Nereto (TE)

So-stare nel conflitto
“Piaccia o non piaccia le persone sono fatte anche di conflitti che producono tensione, creano fatica ma, al contrario della violenza, gettano ponti comunicativi. Il conflitto si situa nell’area della relazione e può rivelarsi un’occasione straordinaria di apprendimento evolutivo, organizzativo, educativo”
D. Novara

4 Ottobre 2011
ore 15,00 c/o Aula Magna
I.T.C. “Rosa” NERETO

I.I.S.S. “G. Peano – C. Rosa” – Nereto (TE)
Licei: Scientifico –Scienze Applicate – Linguistico
Istituto Tecnico Economico: Amministrazione Finanza Marketing – Sistemi Informativi Aziendali
Corso Serale Progetto Sirio

l’I.I.S.S. “Peano – Rosa” organizza l’evento
So-stare nel conflitto
Incontro formativo degli educatori con il pedagogista Daniele Novara

Martedì 4 Ottobre 2011 ore 15,00
c/o l’Aula Magna dell’I.T.C.

“Piaccia o non piaccia le persone sono fatte anche di conflitti che producono tensione, creano fatica ma, al contrario della violenza, gettano ponti comunicativi. Il conflitto si situa nell’area della relazione e può rivelarsi un’occasione straordinaria di apprendimento evolutivo, organizzativo, educativo”
D. Novara

Interverrà all’evento la dott.ssa Marita Bombardieri, ex Dirigente Scolastico e Responsabile nazionale degli educatori

I.I.S.S. “G.Peano – C. Rosa”
Sede ITC – Via Vittorio Veneto
64015 NERETO
Per informazioni: Prof.ssa Alberta Viola
cell.: 347 9333634




Programma inaugurazione “Il luogo della memoria” 24 settembre San Nicolò a Tordino

Programma inaugurazione “Il luogo della memoria”
24 settembre San Nicolò a Tordino

Ore 18: ritrovo in Piazza Progresso e cerimonia di inaugurazione dell’istallazione “Il luogo della memoria”, realizzata dall’artista Marco Di Giovanni.
Ore 20.30: presentazione delle squadre sportive che operano sul territorio
Ore 21: spettacolo
concerto della Jolly Roger Band, in collaborazione con la cantante Edea e con gli allievi
della scuola di danza “La Sylphide”

Breve cv degli artisti, talenti espressione del territorio

– Edea
Antonietta Menegatti, in arte Edea, nasce a Milano il 13 febbraio 1983, da madre africana (del Mali) e padre milanese. A un anno si trasferisce a Teramo, dove vive tutt’ora.
Fin da bambina si dedica al canto, sua grande passione, fino a trasformarlo in lavoro.
Il suo repertorio attualmente spazia dal pop al rock.
Fra i numerosi interventi canori, da segnalare due partecipazioni a Sanremo: la prima nel 2008 a Sanremolab dove vince con il brano ”Anima nera”, la seconda al Sanremo 2011 con la canzone “Le Catene del cuore”.
Nella primavera del 2011 ha aperto il concerto di Piero Mazzocchetti al teatro comunale di Teramo.

– Jolly Roger band
La Jolly Roger Band nasce a Teramo nel 1984.
Il gruppo è attualmente composto da quattro elementi: Cristiano Vetuschi (chitarra solista), Claudio Boffa (voce solista e chitarra ritmica), Beppe Millo (batteria e percussioni) e Andrea Vetuschi, (voce e basso).
La band propone sonorità rock con influenze melodiche, psichedeliche e hard.
Da segnalare la produzione, nel 2004, del musical The Wall, tratto dal celeberrimo doppio album dei Pink Floyd. La band ha eseguito il musical nei teatri, accompagnata dalle coreografie di Fabrizio Mainini, ballerino Rai e Mediaset.
E ancora la partecipazione all’Ivan Graziani Day, primo raduno nazionale in onore del cantautore teramano, tenutosi al Bandiera Gialla di Rimini.

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l'artista Marco Di Giovanni mostra il progetto
l'artista Marco Di Giovanni mostra il progetto

Carissimi,
il 24 settembre e’ una data importante:
ci riuniremo in Piazza Progresso, alle ore 18, per condividere un momento significativo per tutta la comunità.
Marco Di Giovanni è un giovane artista che da anni espone in Italia e all’estero.
Cresciuto a San Nicolò’, mantiene con San Nicolò un forte legame: vivono qui i suoi genitori.
Proprio per questo abbiamo chiesto a lui di collaborare a questa iniziativa e Marco ha accettato di donarci una sua opera.
Si tratta di una scultura dalla struttura tubolare con una serie di lenti che capovolgono la realtà accentuandone l’effetto tridimensionale.
Marco stesso ci introduce al suo lavoro:
“La scultura che presento non è un monumento perché non ha ideali o persone di riferimento da proporre o difendere.
Non si guarda la scultura, si guarda attraverso la scultura; la scultura non è un fine, ma un mezzo per comunicare.
Per me il tubo è la forma che meglio raffigura l’idea della comunicazione, cioè dell’aspetto che meglio rappresenta il nostro tempo.
La forma tubolare è la stessa dell’aorta che porta sangue dal cuore al cervello, la stessa degli acquedotti, dei cavi telefonici, della fibra ottica.
Ciò che si vede attraverso la scultura è la realtà che ci circonda, ma rivoluzionata da un’ottica diversa, dal tentativo di riscoprire e rivalorizzare ciò che appartiene a chiunque: la piazza, i cittadini, quel che ci piace e non ci piace in egual modo.”
Il ricordo di Marco diventa il ricordo di tutti noi, di chi c’è e di chi non c’è più.
Questo angolo di piazza, come LUOGO DELLA MEMORIA COLLETTIVA, vuole essere testimonianza di ciò che siamo.
Ognuno potrà lasciarsi trasportare da ciò che più lo colpisce.
A noi preme in particolare un aspetto: la nostra comunità manca dello spirito d’identità, è ancora troppo giovane per riuscire a inglobare le diverse tradizioni, le diverse appartenenze che la compongono.
Questo luogo vuole unirci per creare una coscienza forte di appartenenza e non solo sulla carta.

“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”
Indro Montanelli

le associazioni di San Nicolò a Tordino
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IL LUOGO DELLA MEMORIA: presentazione dell’istallazione

STRUTTURA
É una struttura tubolare verticale, inclinata e con un diametro leggermente maggiore alla base che ne rafforza la spinta verso l´alto.
Il materiale è lamiera d’acciaio calandrata, arrugginita e poi trattata per bloccare il processo di arrugginimento (a toccarla non ci si sporca).
Viene cementata a terra svuotando momentaneamente l’aiuola per poi rimetterci la terra dopo aver bloccato la scultura.
Ricresciuta l´erba, la scultura sbucherà fuori dal terreno come un albero.

Tre linee di vernice, a mo’ di corone, sono dipinte sulla superficie con smalto da esterno: partendo dal basso la prima striscia è bianca e perpendicolare rispetto all’asse centrale della tubatura, (quindi obliqua rispetto alla linea di terra);
la seconda è azzurra e meno obliqua rispetto alla linea di terra;
la terza, di colore blu, si trova quasi alla sommità della struttura ed è invece perfettamente “in bolla” con il terreno, come se fosse una linea di galleggiamento.

A un’altezza di circa 155 cm, in orizzontale, è attraversata da una tubatura di 21 cm di diametro e nel cuore della struttura viene fissato un sistema di lenti d’ingrandimento.
Addizionando le lenti si ottiene una sorta di “retina” che concentra i raggi ottici tanto da capovolgere la visione di ciò che si osserva attraverso di esse.
Il risultato è che due persone, una di qua una di là dalla struttura, si vedono lontani, capovolti e molto tridimensionali (come un forte effetto “fish-eye” della macchina fotografica); se al di là della tubatura non c’è nessuno si vedrà la piazza, e tutto ciò che la circonda, piccola e sottosopra.

CONCETTO
Questo che presento NON è un monumento, ma il suo opposto, anche se ha un forte impatto scultoreo.
Questo che presento non è un monumento perché non ha alcun ideale o persona di riferimento da proporre o difendere.
Non rappresenta nulla e nessuno se non se stessa e l’utilizzo che chiunque ne può fare; non è un qualcosa da guardare in maniera ammirata o peggio “prostrati” al suo messaggio.
Non si guarda la scultura, si guarda attraverso la scultura; la scultura non è un fine, ma un mezzo per comunicare.
Il tubo è la forma dell’aorta che porta il sangue dal cuore al cervello, la forma degli acquedotti che permettono di avere l´acqua corrente (alcuni miei lavori sono proprio fatti con vecchi acquedotti rugginosi), la forma dei cavi telefonici, della fibra ottica.
Il tubo è anche la forma archetipa della comunicazione, cioè dell’aspetto che più caratterizza il nostro tempo.
Ciò che si vede attraverso la scultura è la realtà che ci circonda, ma rivoluzionata da un’ottica diversa, dal tentativo di riscoprire e rivalorizzare ciò che appartiene a chiunque: la piazza, i cittadini, quel che ci piace e quel che non ci piace in egual modo.
È un anti-monumento perché fortemente SOCIALE, per come se ne fruisce, e per questo particolarmente adatto a un posto come la piazza che è luogo deputato per antonomasia all’incontro e alla socializzazione.
Senza alcun timore reverenziale si gioca con essa a guardare di nuovo la realtà, bene comune e universale.

MEMORIA
Il mio ricordo: ho accettato di donarla perché io, a San Nicolò, sono cresciuto.

Il ricordo della terra: le corone di vernice, che dal basso sono bianca, azzurra e blu, sono linee di galleggiamento che raccontano una storia al contrario della geologia del territorio (la linea più alta è in bolla con la realtà odierna).
Anche sulle cime dei nostri monti ritroviamo fossili di conchiglia, non dev’essere passato poi troppo tempo quindi da quando il terreno su cui sorge la nostra città era un fondale marino.

Il ricordo di tutti: chi c’è e chi non c’è più, il sotto e il sopra, l’al di qua e l’al di là.

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Marco Di Giovanni (Teramo, 1976) vive e lavora tra Imola e Solarolo.

Mostre personali:

2011
Nord, Unicredit Kunstraum, Monaco
Nord – l´abisso originario, Antonella Cattani contemporary art, Bolzano
Nord – le distanze siderali, curated by Antonio Grulli, Galleria Galica, Milano

2009
Caraqueno d’ Abbruzzo, Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno

2007
Porteno de Romana, testo in catalogo di Francesco Poli, 41artecontemporanea, Torino
Porteno, per “La notte dei saperi”, Universitá LUISS, testo in catalogo di Alberto Zanchetta, Roma

2006
Ucraina, Galleria Il Ponte, Firenze

2005
Di lá, Il Chiostro Arte Contemporanea, a cura di Elisa Del Prete, Saronno
Fuori di Terra, Giardini di villa Guastavillani, testo in catalogo di Walter Guadagnini, con il patrocinio della Galleria d’Arte Moderna, Bologna

2003
‘mbrujò, a cura di Alberto Zanchetta, Otto Gallery Arte Contemporanea, Bologna
Arte e Ricambi, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Arte e Ricambi, Verona

2002
int.TERRA, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria interno&dumdum, Bologna
TERRA !, a cura di Mirtha Paula Mazzocchi, Galleria 10.2!, Milano

2001
P.Terra, a cura di Mirtha Paula Mazzocchi, Archivio Zero Media Zanchetta, Bologna

1999
Eierbaustelle, con Stefano Mandracchia, centro sociale Unsicht Keller, Berlino

Mostre collettive (selezione):

2011
Giorni Felici a Casa Testori, associazione culturale Giovanni Testori, Novate Milanese (MI)
Time in Jazz – Dalla terra al cielo – a cura di Giannella Demuro, PAV, Berchidda (Olbia-Tempio)
Things are queer – Highlights from Unicredit Collection, Marta museum, a cura di Walter Guadagnini, Herford

2010
Drawing Spaces, Russian Academy of Arts, a cura di Walter Guadagnini , Mosca
Disegnare Spazi, Galleria Impronte, Milano
No fear beyond this point, Galleria Galica, Milano
Il mondo in presenza di cose, Spazio Culturale Combo, a cura di Alberto Zanchetta, Perugia

2009
It’s only paper moon, a cura di Giovanni Iovane, Galleria Galica, Milano
Relitti perfetti, a cura di Walter Guadagnini, Galleria Fiorella Pieri, Cesena

2008
PLAY-STATION, a cura di Valerio Dehò, KunstMeranoArte, Merano (BZ)
Riflessioni geometriche, a cura di Walter Guadagnini, Galleria Galica, Milano
In sede – Viva il disegno, a cura di Francesco Poli, Torino
Finemondo, a cura di Alberto Zanchetta, Laboratorio dell’ Imperfetto, Gambettola (FC).
VI Premio internazionale di scultura regione Piemonte, Accademia Albertina, Torino
Tute blu-Colletti bianchi, a cura di Elena Di Raddo, Gorla Maggiore
Ad´a 6, a cura di Roberto Daolio, Musei Civici di San Domenico, Imola.
Arrivi e Partenze, a cura di Alberto Fiz e Walter Gasperoni, Mole Vanvitelliana, Ancona

2007
Strade Bluarte, a cura di Chiara Pilati, MAMbo, Bologna
L´Arte come Amante, a cura di Concetto Pozzati, Casa del Mantegna, Mantova
50 Premio Campigna, workshop con Anne e Patrick Poirier a cura di Rosalba Paiano, Galleria Vero Stoppioni, Santa Sofia (FC)

2006
Art first, a cura di Silvia Evangelisti, Chiostro dell´Archiginnasio, Bologna
Allegra con brio – arte italiana dalla pop ad oggi a cura di Walter Guadagnini, Chiesa del Suffragio, Carrara

2005
Il disegno della scultura contemporanea da Fontana a Paladino, a cura di Walter Guadagnini, Palazzo Binelli, Carrara
otto:3, a cura di Walter Guadagnini, Otto Gallery Arte Contemporanea, Bologna

2004
Dal profondo, a cura di Serena Carloni e Tanja Lohr, testo di Carla Casu, Kastrich, Mainz.

2003
Anteprima, XIV Quadriennale di Roma, Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Torino.
Mito-Logica-Mente, a cura di Silvia Pegoraro, borgo medievale di Castelbasso, Teramo
La vita delle forme, a cura di Walter Guadagnini e Silvia Ferrari, Galleria Civica di Modena
POLYPHONIX 40, a cura di Jean Jaque Lebel, Centre Culturel Canadienne, Centre Pompidou, Parigi




L’Aquila. VII^ edizione delle Giornate di storia delle Forze Armate Italiane

ISTITUTO ABRUZZESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA
E DELL’ITALIA CONTEMPORANEA
v. Iacobucci, 4 – 67 I 00 L’Aquila
Tel. 0862.644714 – e mail: iasricistitutostoria@virgilio.it

VII^ edizione delle Giornate di storia delle Forze Armate Italiane

L’Aquila, 21 settembre – E’ stata inaugurata questa mattina la settima edizione delle “Giornate di storia delle Forze Armate Italiane”, organizzata dall’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, in collaborazione con l’associazione Vox Militiæ.

L’edizione di quest’anno durerà fino a sabato 24 settembre e avrà luogo in varie sedi. E’ articolata in diversi momenti, volti sia ad approfondire tematiche storiche, che a ricordare eventi importanti della storia nazionale e locale.

Stamane presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio dell’Aquila 8 si è svolto il convegno “L’esercito ed i Carabinieri nel 150° dell’Unità”.

Sono intervenuti il col. Antonino Zarcone, Capo ufficio Storico Esercito su “L’Esercito Patria degli italiani”e di Danilo De Masi su “C’è urgente bisogno di Carabinieri-le vicende unitarie del 1859-1860 ed il ruolo dell’Arma”.

«Il progetto della Giornata di storia delle Forze Armate Italiane -ha spiegato Raffaele Suffoletta, organizzatore delle Giornate insieme a David Adacher- nasce dalla necessità di riflessione in un momento in cui alle forze armate hanno cambiato natura passando dall’esercito di leva a quello professionale e introducendo il reclutamento femminile.»

Al termine del convegno momento di grande emozione il conferimento del premio “Martiri di Cefalonia”, per ricordare lo sterminio nell’isola greca della 33^ divisione da montagna “Acqui”.
Il premio quest’anno è andato col. A. (ter.) Clemente d’Amato, per l’attività di soccorso in occasione del sisma del 6 aprile 2009, e al cap. Francesco Todisco, coinvolto in conflitto a fuoco in Afghanistan.
Un riconoscimento è andato anche al mar.llo Davide Andreetti, per la sua ricerca che ha dato un interessante contributo sulla figura del generale Antonio Gandin, comandante della “Acqui”.

Giovedì 22, dalle ore 10.00 alle 17.00 presso la tensostruttura di piazza Duomo a L’Aquila, avrà luogo la mostra storico – documentale “Da Cefalonia all’Afghanistan”, con immagini che rievocano i fatti di Cefalonia, e altre che riguardano gli interventi operativi ed umanitari dei soldati italiani impegnati in Afghanistan. Nella stessa sede verranno esposte foto dei ragazzi in seguito conosciuti come i “Nove Martiri”, ripresi in momenti di spensieratezza, lontani dalla tragicità della guerra.

Proprio per onorare questi giovani e per farli conoscere alle nuove generazioni, venerdì 23 si terrà il “Ricordo dei nove martiri aquilani”.
«Abbiamo coinvolto un centinaio di studenti -ha spiegato il professor David Adacher, organizzatore insieme a Suffoletta- che ripercorreranno il trafitto dei giovani martiri. Sarà l’occasione per conoscere giovani che fecero scelte eroiche e coraggiose»

Il variegato programma della giornata ripete quello della scorsa edizione.
Alle ore 9,00, presso il piazzale dell’I.I.S. “Amedeo di Savoia duca d’Aosta”, si terrà la cerimonia dell’Alza Bandiera, con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo dei giovani studenti morti (Fernando della Torre frequentava il Regio Istituto Tecnico Industriale). L’inno nazionale sarà eseguito dal coro dell’I.T.I.S., diretto dal m° Rosella Pezzuti. Alle ore 9,30 decine di studenti, accompagnati da docenti e da guide del C.A.I., cammineranno da S. Sisto a Collebrincioni, lungo lo stesso sentiero (quello di “Madonna Fore”) percorso dai giovani intenzionati a raggiungere i gruppi dei resistenti nel Teramano.
Le vicende storiche verranno rievocate dal prof. Walter Cavalieri, mentre la prof.ssa Patrizia Tocci nella sala del Circolo di Collebrincioni parlerà de“I Nove Martiri nella narrativa di Laudomia Bonanni”. Al termine si tornerà a L’Aquila dove, alle 12,30, alla caserma “Pasquali”, avrà luogo la cerimonia di onore dei caduti, con la deposizione di una corona presso il cippo commemorativo.

Sabato 24 a Sulmona, presso la sala convegni dell’Archivio di Stato, alle 10,45 si terrà la cerimonia di conferimento del premio “Ettore Troilo”.
Lo I.A.S.R.I.C. destina questo premio, intitolato al comandante della “Brigata Maiella” (recentemente inserito al 10° posto nel Pantheon dei 150 padri della patria, tra i migliori servitori dello Stato) all’editoria storica.
In questa edizione il riconoscimento andrà a Nicola Troilo -figlio di Ettore- giovanissimo partigiano ed autore della Storia della Brigata Maiella 1943-1945, ed. Mursia, saggio fondamentale per conoscere le vicende resistenziali.
Il saggio verrà presentato dal prof. Mario Setta; vi sarà la partecipazione del sen. Franco Marini.




Città Sant’Angelo (PE). Domani ad Ekk Ristorante ricominciano le cene a tema Dal peperone dolce alla danza del ventre: le iniziative enogastronomiche ad Ekk Abruzzo in sintesi sono sempre più originali.

Domani ad Ekk Ristorante ricominciano le cene a tema
Dal peperone dolce alla danza del ventre: le iniziative enogastronomiche
ad Ekk Abruzzo in sintesi sono sempre più originali.

Città Sant’Angelo, mercoledì 21 settembre 2011 – Dopo la pausa estiva, caratterizzata da iniziative fresche e di promozione dei prodotti tipici in Ekk Mercato Tipico, Ekk Abruzzo in sintesi si prepara ad accompagnare verso l’inverno gli appassionati dei prodotti del territorio con una nuova serie di cene a tema, a cura dello chef di Ekk Ristorante Gabriele Marrangoni e del consulente di prodotti tipici Tino Di Sipio.

Le cene a tema tornano domani giovedì 22 settembre con un omaggio al peperone dolce di Altino Oasi di Serranella, nella periodica cena “Questa sera mi sento vegetariano…”. Protagonisti della tavola saranno anche le lenticchie di S. Stefano di Sessanio, i ceci di Navelli e verdure di stagione. Ospite speciale: il presidente dell’associazione di tutela del peperone dolce di Altino Giovanni Rosato. La serata potrà essere il pretesto per usufruire, entro le ore 20, della degustazione gratuita dei migliori bianchi e rosati della regione: un’iniziativa in corso ad Ekk Mercato Tipico fino al 10 ottobre, dal martedì alla domenica.

Parlando di appuntamenti periodici, questo autunno tornerà anche “Questa sera a cena con…” (24 novembre), in cui un personaggio pubblico a sorpresa sarà ospite in cucina e preparerà un menu affettivo interagendo con i commensali in sala. Il 15 dicembre prenderà invece il via la serie “Concerto e musica live”, in cui alla cena a tema si aggiungeranno musicisti locali che alterneranno musica jazz e folclore d’autore rivisitati.

Interamente dedicate alle tradizioni culinarie abruzzesi saranno le serate dedicate alla cucina borbonica (6 ottobre), in un tributo ad un periodo storico che ha condizionato in maniera incisiva la cucina tipica regionale; alla cucina teatina (20 ottobre) con le “raffiche” lancianesi, lu “rintrocilo”, il ragù con l’uovo, il muscolo; alla cucina di mare (27 ottobre) con quadrucci in brodo di buatte, guazzetto in bianco con l’aceto, razza con riso e uova e altri piatti di una passata tradizione marinara che rischia di scomparire, a causa soprattutto dell’odierno consumo quasi esclusivo di prodotti provenienti dalle acqueculture; e alla notte di San Martino (venerdì 11 novembre), con tacchino alla neretese, ceci e castagne, verze “strascinate”, oli extravergini nuovi e vini novelli.

Di ispirazione esotica ma sempre fortemente radicate nel territorio saranno le serate dedicate all’incontro interessante tra le nostre migliori produzioni di carni locali e le ricette tipiche argentine (13 ottobre), con esibizioni di tango dal vivo; e alle influenze arabe nella cucina tradizionale abruzzese (giovedì 1 dicembre): pasta secca, spezie, agrodolce e frutta secca saranno accompagnate dalla danza del ventre di Amira.

Prenotazioni e informazioni allo 085/9153083. Tutte le cene iniziano alle 21. Costo delle cene: fra i 30 e i 35 €.




PESCARA – A scuola di musical con i personaggi più amati della favola di “Peter Pan”.

PESCARA – A scuola di musical con i personaggi più amati della favola di “Peter Pan”.

A Pescara partiranno da ottobre i corsi per bambini e ragazzi che potranno diventare protagonisti del musical stesso. Sarà possibile studiare recitazione con Wendy, danza con Campanellino, canto con Capitano Uncino. Una lezione prova, completamente gratuita, si svolgerà domani, giovedì 22 settembre, presso la palestra “Prime” di Pescara. Tutti possono partecipare basta prenotarsi al sito www.lafavolabella.it. o mandare una mail a info@lafavolabella.it

Il corso, organizzato e diretto dall’associazione culturale “La Favola Bella” di Rossella Micolitti in collaborazione con “A passo di danza Academy” è rivolto in particolare ai bambini dai 5 ai 10 anni ed ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Le lezioni si terranno presso la palestra “Prime” e presso la sede della Circoscrizione Castellamare di viale Bovio. Un modo per avvicinarsi al meraviglioso mondo del teatro ed in particolare del musical, studiando, piacevolmente, recitazione, dizione, canto e ballo, incontrare nuovi amici ed alla fine cimentarsi nel musical, salendo sul palcoscenico e dando voce, colore, movimento al proprio talento e sfogo alla propria curiosità.

Lo spot : http://www.youtube.com/watch?v=qao723tP92Q&feature=share

Per informazioni www.lafavolabella.it.

info@lafavolabella.it

Tel.085/4212965

Mobile 329/2125372

Associazione Culturale “La Favola Bella”

Via G.Boccaccio 11 – 65122 Pescara

Tel e fax 085/4212965

Mobile 329/2125372

www.lafavolabella.it




Il Centro Studi Sereno Regis per la Pace. Il senso e il significato della Memoria Storica, in una visione della società pluralista e planetaria.

Il Centro Studi Sereno Regis per la Pace.
Il senso e il significato della Memoria Storica, in una visione della società pluralista e planetaria.
I pensieri delle differenze e le memorie –
Recensioni di Dario Cambiano
A seguito di un caloroso incontro avvenuto nella sede del Centro Studi Sereno Regis di Torino, abbiamo ricevuto dall’autrice e volentieri archiviamo nella nostra biblioteca i libri scritti da Laura Tussi.
21 settembre 2011 – Laura Tussi
I pensieri delle differenze e le memorie – Recensioni di Dario Cambiano.

Laura Tussi, Il pensiero delle differenze. Dall’intercultura all’educazione alla pace, Aracne, Roma 2011

Laura Tussi, Il dovere di ricordare. Dalla shoah all’attualità dell’intercultura, Aracne, Roma 2010

Laura Tussi, Memorie e olocausto. Il valore creativo del ricordo per una “pedagogia della Resistenza” nella differenza di genere, Aracne, Roma 2009

Laura Tussi, Sacro, EMI, Torino 2009

http://serenoregis.org/2011/09/i-pensieri-delle-differenze-e-le-memorie-recensioni-di-dario-cambiano/

http://www.peacelink.it/pace/a/34750.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

A seguito di un caloroso incontro avvenuto nella nostra sede, abbiamo ricevuto dall’autrice e volentieri archiviamo nella nostra biblioteca i libri scritti da Laura Tussi.

Laura, ricercatrice e insegnante, plurilaureata, si occupa di interculturalità e pace. I suoi libri, “Il pensiero delle differenze”, “Il dovere di ricordare”, “Memorie e olocausto”, si svolgono sulle riflessioni che negli anni ha elaborato nella sua esperienza umana e didattica: occupandosi di Shoah e deportazione, avendo intervistato decine di ex deportati, ha concretizzato la sua esperienza in questi documenti che ci spiegano il suo percorso riflessivo che l’ha portata ad analizzare i percorsi che portano l’uomo dall’intolleranza alla Shoah.

Interessante, in particolare, in “Memorie e Olocausto la riflessione sul valore del ricordo nella società occidentale, l’analisi del rapporto tra ricordo e politica, ma anche la visione del ricordo proiettata nel nostro futuro sempre più tecnologizzato, e quindi foriero di solitudini crescenti. Ma la specifica formazione di Laura Tussi si esprime al meglio nel terzo capitolo, il rapporto tra intolleranza e multiculturalità, e lo specifico contributo femminile all’evoluzione culturale della società. Completano il volume tre interessanti interviste ad Amos Luzzatto, Massimo Cacciari e Moni Ovadia.

Ne “Il dovere di ricordare” Laura Tussi prende spunto dalla trasmissione tv “Testimonianze dai Lager” per sviluppare la sua analisi su intolleranza, razzismo e nascita dei totalitarismi. Questo suo lavoro però non si riduce alla storiografia, ma attualizza il pensiero sulle persecuzioni razziali analizzando la scuola contemporanea nel suo rapporto con i nuovi migranti, elaborando una vera e propria “didattica della pace”: il dialogo multiculturale è la base per una società pacificata.

“Il pensiero delle differenze” è un breve saggio sul significato di interculturalità e sul suo rapporto con la scuola, ambiente d’elezione di Laura Tussi. Valorizzare le differenze, risolvere i conflitti in modo nonviolento, costituiscono la base della serena convivenza sia in ambito scolastico che nella società. E’ evidente che l’orizzonte di L.aura Tussi è una società planetaria!

Discorso a parte è il bellissimo libretto intitolato “Sacro”, facente parte di una collana, “Le parole delle fedi” diretta da Brunetto Salvarani per la EMI. Un vero e proprio commentario all’opera di Mircea Eliade “Il sacro e il profano”. Davvero interessante l’analisi del rapporto tra sacralità e psicanalisi contemporanea.

Dario Cambiano




IL CONTRIBUTO DI TIERO PEZZUTI ALLA CULTURA E AL PRESTIGIO DELL’ITALIA Il 22 settembre a Villa S. Angelo, a 10 anni dalla morte, si commemora il musicista emigrato in Venezuela di Goffredo Palmerini

IL CONTRIBUTO DI TIERO PEZZUTI ALLA CULTURA E AL PRESTIGIO DELL’ITALIA

Il 22 settembre a Villa S. Angelo, a 10 anni dalla morte, si commemora il musicista emigrato in Venezuela

di Goffredo Palmerini

L’AQUILA – Si concludono il 22 settembre a Villa S. Angelo le manifestazioni organizzate dall’Associazione corale “CantAbruzzo” – con il patrocinio del Consiglio Regionale, della Provincia dell’Aquila, dei Comuni di Ocre, Poggio Picenze e Villa S. Angelo e dell’Associazione Regionale Cori d’Abruzzo – per commemorare il musicista Tiero Pezzuti, a dieci anni dalla scomparsa, avvenuta all’Aquila il 23 settembre del 2001. L’Associazione “Cantabruzzo”, presieduta da Girolamo Marimpietri, in omaggio all’illustre figlio di questa terra emigrato in Venezuela, ha promosso una rassegna corale, una Messa solenne e il convegno-concerto del 22 settembre che chiude le manifestazioni del decennale. Si terrà dunque alle ore 19, nel complesso scolastico “Nino Sospiri”, l’incontro commemorativo dal titolo “Il contributo di Tiero Pezzuti alla cultura e al prestigio dell’Italia nel mondo”, con gli interventi di Goffredo Palmerini, studioso di emigrazione, dello storico Elpidio Valeri e del compositore venezuelano Raimundo Pereira Martinez, cui seguirà un concerto della Corale CantAbruzzo. Una riflessione a più voci per richiamare la memoria del musicista, la stima e il prestigio che egli seppe conquistarsi all’estero, il lustro dato con la sua attività culturale e musicale alla sua regione e all’Italia.

Tiero Pezzuti era nato il 6 settembre 1925 a Villa S. Angelo, grazioso borgo nella media valle dell’Aterno, ora devastato dal terremoto. Formatosi sotto la guida del padre Francesco e sopra tutto di Mario Guidobaldi, suo primo insegnante di musica, entra subito nella “Banda Musicale Giovanile” del suo paese come trombettista. A 14 anni già si distingue come organista e a 18 inizia a dirigere la Banda Musicale e la Corale composta da 80 elementi. Nel 1949 emigra in Venezuela. Nel 1955 entra a far parte della “Banda Marcial Caracas” della Polizia Municipale come arrangiatore, incarico che ha sempre ricoperto. Nel 1960 vince il concorso promosso dal Consiglio Municipale della capitale venezuelana con la sua “Marcia a Caracas“, che più tardi diventerà “Inno di Caracas“. Il premio gli apre le porte della Scuola Superiore di Musica “José Angel Lamas”, della quale è direttore l’insigne Vicente Emilio Sojo, che lo ammette alla cattedra di Composizione. Punti di riferimento e maestri per Pezzuti, oltre a Sojo, sono Juan B. Plaza, Eduardo Plaza, Paul Manelsky ed Evencio Castellanos, con il quale conclude gli studi di Composizione nel 1969. Oltre al concorso del Consiglio Municipale vinto nel 1960, riconquistato poi nel ‘71 e ‘72, nel 1969 Tiero Pezzuti vince anche il concorso musicale per comporre l’inno della Scuola Navale Mercantile del Venezuela, ricevendo il conferimento del titolo di “Marino Honorario“.

Queste le principali opere – musica di due mondi – create dal compositore abruzzese, vissuto oltre mezzo secolo nel paese sudamericano: “Poema Sinfonico in onore di Cristobal Colon“, eseguito in prima assoluta dall’Orchestra Sinfonica del Venezuela sotto la direzione di Gonzalo Castellanos Yumar nel 1971; “Pezzo Sinfonico di un solo movimento“; “Suite Sinfonica“; “Quartetto di corde“, “Sonata per flauto e pianoforte“; “Sonata per pianoforte“; “Suite per pianoforte” e una grande quantità di brani popolari per banda, oltre a brani per coro misto, sia popolari che religiosi. Tiero Pezzuti è stato titolare delle cattedre di Teoria e Solfeggio, di Armonia e Contrappunto, nelle più prestigiose scuole di musica di Caracas. Nel 1975 scrive il “Metodo Practico-Teorico de Teoria y Solfeo a Caracas”, diventato metodo fondamentale di formazione in tutte le scuole di musica, sia nella capitale che in quasi tutte le province del Venezuela. Sua anche una Guida per lo studio dell’Armonia di Composizione. Tiero Pezzuti è stato definito “il melodista del Conservatorio”, per la brillante qualità nel comporre melodie piene d’espressione e cariche di sentimenti. Ha lasciato un inestimabile patrimonio di composizioni di vario genere, oltre ad un ricordo indelebile come uomo e musicista.

Si diceva degli eventi promossi in omaggio a Tiero Pezzuti. Tra questi certamente di rilievo la Rassegna corale “Media Valle dell’Aterno”, che in questa prima edizione già ha mostrato un alto profilo, ospitando il Coro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) e il Coro della Portella, quindi la Corale CantAbruzzo che quest’anno festeggia cinque anni dalla fondazione sotto la direzione artistica del M° Rosella Pezzuti, figlia del grande Tiero. I concerti della Rassegna si sono tenuti la sera del 10 settembre nell’Anfiteatro di Poggio Picenze, con notevole concorso di pubblico. Un evento davvero apprezzato per la qualità dei gruppi corali che vantano un rimarchevole curriculum di successi, in Italia e all’estero. Nato nel 1975, il Coro Bismantova prende il nome dalla montagna che domina Castelnuovo ne’ Monti, sull’Appennino emiliano. Con un repertorio prevalentemente impostato sui canti di montagna, il Coro s’è tuttavia dedicato alla ricerca dei canti popolari italiani e stranieri. Diretto sin dalla fondazione dal M° Giovanni Baroni, conta una cinquantina di cantori. Lusinghieri i consensi nei numerosi concerti tenuti in Italia e all’estero (Belgio, Romania, Francia, Danimarca, Germania, Slovacchia e Brasile). Nel 2008 ha partecipato al Concerto di Natale nell’aula della Camera dei Deputati, a Palazzo Montecitorio. All’attivo ha tre incisioni discografiche.

Il Coro della Portella, costituito nel 1982 a Paganica per iniziativa del direttore autodidatta Vincenzo Vivio, architetto docente e storico dell’arte, ha tenuto più di 800 concerti in Italia e all’estero (Austria, Germania, Svizzera, Polonia, Stati Uniti e Canada), partecipando a manifestazioni di grande prestigio e affermandosi come uno dei migliori interpreti del canto popolare italiano e, più in particolare, abruzzese. Il Coro è intervenuto in numerose trasmissioni radiofoniche in diretta (Radio3 Suite e I Concerti del Quirinale) e televisive (Porta a Porta), cantando anche alla presenza di Giovanni Paolo II e del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a Pietracamela, in occasione dell’Anno internazionale della Montagna. Ha pubblicato tre Cd, con numerosi brani armonizzati da Teo Usuelli. Nel 2008 ha cantato nel Concerto di Natale alla Camera dei Deputati e nel 2010 nell’aula del Senato, a Palazzo Madama, in occasione della Festa delle Forze Armate. Nel 2011 è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “Coro d’interesse nazionale”. Pregevole l’opera di recupero e di trascrizione di canti della tradizione popolare abruzzese. Composto da una quarantina di cantori, il Coro organizza annualmente importante rassegne, costruendo durature relazioni di amicizia tra genti diverse, come il suo stesso nome – dal valico della Portella, sul Gran Sasso – sta a significare.

Infine la Corale CantAbruzzo, costituita in associazione da coristi provenienti da numerosi borghi dell’aquilano e dal capoluogo. Fondata nel 2006 da Rosella Pezzuti, ha partecipato a numerose rassegne in Abruzzo e in Italia, raccogliendo consensi e crescente stima. Vanta anche una missione all’estero, nella città di Rottweil, in Germania, gemellata dal 1988 con L’Aquila per via dello stampatore Adam Burkardt, allievo di Gutemberg, che dalla cittadina tedesca nel 1482 venne ad aprire all’Aquila una famosa stamperia, una delle prime in Italia. Numerose le iniziative culturali e sociali che l’Associazione corale ogni anno realizza, con un significativo ruolo nel Festival internazionale di musica “Pietre che cantano”. Gruppo corale ancora giovane ma già apprezzato, nel 2007 è stato insignito del Premio “Luciano Pizziconi” e tributato alla sua direttrice, Rosella Pezzuti, il “Premio Athanor” per la musica. La prima Rassegna corale, organizzata da CantAbruzzo in omaggio a Tiero Pezzuti, ha raccolto notevole consenso e si apre ad interessanti prospettive per il futuro. Numerose autorità hanno assistito ai concerti tenuti dai tre gruppi corali nel corso della serata del 10 settembre – e tra esse anche mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico a Belgrado, originario di Villa S. Angelo, fine studioso di architettura religiosa – esprimendo lusinghieri apprezzamenti. L’indomani il Coro Bismantova, diretto da Giovanni Baroni, ha cantato nella Chiesa di San Panfilo d’Ocre durante la Messa solenne celebrata da Padre Silvio Merlini.

La riflessione del prossimo 22 settembre sul contributo dato da Tiero Pezzuti alla cultura e al prestigio dell’Italia nel mondo prenderà certamente spunto dall’opera del musicista in una terra d’emigrazione come il Venezuela dove la presenza italiana, nel secondo dopoguerra, è stata rilevante per l’impulso dato allo sviluppo di quel Paese – nel lavoro, nell’imprenditoria e nella cultura – da una comunità emigrata stimata in quasi un milione d’italiani che in ogni campo hanno lasciato impronte profonde. L’opera di Tiero Pezzuti, espressa in campo culturale, è ancora più significativa in un Paese che si avviava a riscattarsi dalla povertà e dal sottosviluppo. Da alcuni anni, in Venezuela, la musica è diventata uno dei perni della formazione delle giovani generazioni e della loro emancipazione culturale, con un “visionario” progetto sociale promosso dal grande musicista ed accademico venezuelano, Antonio Abreu, con il quale sono stati tolti dalla strada ed avviati alla musica centinaia di migliaia di bambini e ragazzi, che oggi raccolgono i frutti di tale straordinaria intuizione. Spetta anche a Tiero Pezzuti, con la sua opera in campo musicale, una qualche parte di questi eccezionali risultati.

Queste brevi considerazioni troveranno maggiore espressione nella relazione che al convegno terrà il compositore Raimundo Pereira Martinez, nato a Caracas nel 1972, che ha avuto docente il maestro Tiero Pezzuti e con lui ha studiato Composizione, Armonia, Contrappunto e Fuga. Laureato e a sua volta docente di Solfeggio a Caracas, il prof. Pereira Martinez vince nel 1995 una borsa di studio dello Stato venezuelano e si trasferisce a Roma, per continuare gli studi di musica sacra al Pontificio Istituto, conseguendo i titoli di Maestro in Sacra Composizione e in Canto Gregoriano. Ha scritto numerose composizioni, sacre e secolari. Ha fatto parte del coro giovanile dell’Accademia di Santa Cecilia, del Coro Giovanile Mondiale (Artisti per la Pace dell’Unesco) e del Coro del Teatro Regio di Parma. E’ docente nel corso estivo di musica gregoriana alla Catholic University di Daegu (Corea del Sud). Raimundo Pereira Martinez ha inciso da cantore diversi Cd, ha partecipato a produzioni radiotelevisive e fatto diverse tournée in America, Europa ed Asia. Direttore musicale della Chiesa americana di Santa Susanna in Roma, dal 2001 è cantore nel Coro della Cappella Sistina in Vaticano. La diretta esperienza formativa ricevuta dal prof. Tiero Pezzuti e la conoscenza del mondo musicale venezuelano consentiranno a Raimundo Pereira Martinez d’illustrare al meglio il contributo dato dal compositore aquilano alla cultura musicale del Venezuela. Degna conclusione per le manifestazioni in ricordo del compositore aquilano a 10 anni dalla scomparsa.




LA MONETA: UNA MATERIA GIURIDICA PRIMA CHE ECONOMICA

LA MONETA: UNA MATERIA GIURIDICA PRIMA CHE ECONOMICA

E’ bene chiarire un aspetto fondamentale sulla figura di Giacinto Auriti in quanto è diffusamente ed erroneamente indicato come economista. Giacinto Auriti era un giurista, un docente di giurisprudenza che collaborò alla stesura di trattati di diritto internazionale e della navigazione nonché alla carta costituzionale greca. Fu durante il suo percorso professionale di giurista che si imbattè ed affrontò, colmandolo, il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all’atto dell’emissione. E’ inutile ribadire su queste poche righe la storia della moneta ma occorre conoscere il suo significato giuridico per comprendere come abbia origine l’insanabile debito pubblico, causa dell’elevata pressione fiscale e di limitazione degli Stati ad adempiere alle proprie funzioni sociali e sovrane. http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/IL%20VALORE%20INDOTTO%20DELLA%20MONETA-libretto.pdf Ma come può uno Stato essere “sovrano” se non può decidere della propria politica monetaria? Questi aspetti giuridici vanno approfonditi illustrando sia le modifiche normative adottate in materia monetaria durante tutti i 150 anni di storia d’Italia http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/storia , sia dimostrando  la incostituzionalità ed antidemocraticità  del Trattato dell’Unione Europea http://www.altalex.com/index.php?idnot=37819 .
D’altronde gli  economisti non hanno mai affrontato la questione monetaria all’atto dell’emissione, specificandone prima la sua caratteristica di strumento di misurazione e scambio dei valori nazionali identificati con il P.I.L., perché altrimenti non si sarebbero permessi di moltiplicare tali valori, svincolandoli dalla quantificazione di beni reali, e non avrebbero creato le famigerate bolle finanziarie.
E’ fondamentale, quindi, illustrare e far comprendere che la moneta all’atto dell’emissione è di proprietà degli stati. Su questo presupposto di natura giuridica, illustreremo come il Tasso Ufficiale di Sconto (il costo del denaro all’atto dell’emissione) sia la madre di tutte le usure bancarie http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/TarquiniAnnoGiudiziario.pdf e di come il suo “inesistente” corrispettivo monetario non ci permetterà mai di estinguere il debito pubblico perchè MAI EMESSO


LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E’ COME LA VEGLIA AD UN MORTOUn altro aspetto da affrontare e quello legale, relativo alla denuncia fatta nei confronti degli istituti centrali di emissione ( un tempo Banca d’Italia oggi BCE )  http://www.noiconsumatori.org/articoli/articolo.asp?ID=246 e la sentenza di Cassazione che “pilatescamente” annullerà la condanna alla Banca d’Italia, nonché i citati aspetti illegittimi ed incostituzionali del Trattato UE  che all’ ex-art. 107 del  trattato  di  Maastricht sancisce la  indipendenza ed autonomia della BCE dagli stati membri dell’unione
http://eur-lex.europa.eu/it/treaties/dat/12002E/pdf/12002E_IT.pdf .

Esattamente ciò che ha ribadito il governatore Mario Draghi, candidato alla presidenza della BCE, dichiarando che “i governi non devono ingerirsi nella politica monetaria” http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2011/21032011/draghi_21_03_2011.pdf

Ma allora di cosa sono sovrani gli stati se non possono decidere della propria politica monetaria? Certamente sono sovrani del debito, come ha dichiarato lo stesso Ministro Tremonti ma il cui significato sfugge alle masse. Vuol dire che, come per le imprese di Stato tipo Alitalia, anche i debiti degli stati saranno socializzati andando a prelevare dai risparmi delle famiglie http://www.lineaquotidiano.net/node/17650
Riteniamo fondamentale, quindi, l’interesse alla tematica da parte di magistrati oltre che dei semplici cittadini per far luce su queste decisioni che condizioneranno le nostre vite ed analizzare insieme le azioni giudiziarie a difesa della Costituzione e del popolo. Il fine è quello di colmare il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all’atto dell’emissione partendo quindi dalla sua concezione giuridica, come ha tentato di fare per circa quaranta anni il prof. Giacinto Auriti.
Se oggi esistono e si moltiplicano movimenti di cittadini come il nostro che si “uniscono nell’ idea di libertà” di Auriti il motivo va ricercato nella “verità” di quell’idea che le dà la forza.Il compito è arduo, come già detto, perché bisogna sradicare un falso concetto culturale di moneta e non a caso ,con l’accentuarsi in tutta Italia delle nostre iniziative culturali in tal senso,con la presa di coscienza della popolazione, la Banca d’Italia è corsa ai ripari siglando un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per l’insegnamento e la formazione economica e finanziaria nelle scuole

http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/edufin-scuola/progetto-miur-bi/materie/moneta/moneta.pdf
Ovviamente omettendo il concetto giuridico di moneta e la sua proprietà all’atto dell’emissione.
Se la situazione economica è giunta a questo punto la causa va ricercata nella ignoranza dei popoli in materia monetaria. Un percorso culturale che va affrontato.

LA SOLUZIONE ALLE CRISI MONETARIE
La diffusione della conoscenza del problema da parte di giovani, di esponenti politici, e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e studiare con il prof. Giacinto Auriti è fondamentale per intraprendere anche delle iniziative sociali per alleviare i cittadini dall’angoscia. In quest’ultimo anno sono aumentati i suicidi per insolvenza,  l’incapacità di estinguere debiti soprattutto con la pubblica amministrazione,una piaga sociale che Auriti aveva individuato e per la quale aveva denunciato come istigatori i governatori Ciampi e Fazio. Una denuncia che finì con un non luogo a procedere per “consuetudine”  nella politica monetaria della Banca Centrale ,come aveva sentenziato all’epoca il procuratore di Roma, Ettore Torri ( lo stesso che lo scorso anno aveva dichiarato di legalizzare  il doping nel ciclismo dichiarando che “è consuetudine per i ciclisti fare uso di sostanze dopanti”)
http://www.sport.we-news.com/ciclismo/news/3754-ettore-torri-shock-il-doping-dovrebbe-essere-legalizzato .
E’ quindi fondamentale che la politica tuteli la sicurezza e la salute ( anche mentale ) dei cittadini deliberando a favore di strumenti di tutela economica che si rifanno ai concetti ed alla scoperta del “VALORE INDOTTO DELLA MONETA” di Giacinto Auriti ed è altrettanto fondamentale che la magistratura “comprenda” l’origine di questi mali. Le indicazioni per l’adozione di  tali strumenti di tutela vanno divulgati con la partecipazione dei mezzi di comunicazione, della cittadinanza e di tutti i movimenti associativi e politici che non si sono ancora avvicinati a tali problematiche e relative soluzioni ed ai quali illustreremo l’importanza di un obiettivo che la politica deve perseguire per una soluzione delle angosce: l’attuazione dell’Art 19 comma 10 della Legge 262/05 http://www.camera.it/parlam/leggi/05262l.htm

che ridefinisce la proprietà delle quote private della Banca d’Italia detenute ,oggi, per il 95% del suo capitale dalle stesse banche private che dovrebbero essere controllate dalla Banca d’Italia. http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf I controllati che controllano il controllante? Con l’attuazione della suddetta Legge, in ritardo di oltre 3 anni, l’azionariato di  Banca d’Italia potrebbe andare totalmente allo Stato per il tramite del Ministero del Tesoro ma i gruppi bancari vogliono essere “liquidati” e, a fronte del capitale sociale di 156.000 euro della Banca d’Italia,  essi chiedono miliardi di euro per cedere le quote. Miliardi di euro che rappresentano gli utili e le riserve accantonate che la Banca d’Italia ha accumulato dall’Unità ad oggi, lucrando sugli interessi del debito pubblico e quindi sul nostro lavoro e sul nostro valore e sui nostri sacrifici economici.

Associazione Terra Nostra
Gianluca Monaco

info@assoterranostra.org




Sarà inaugurata sabato 24 settembre (ore 18.00) alla Casa Museo “G. d’Annunzio, in corso Manthoné a Pescara, la mostra di disegni umoristici “Matite tricolori. Satira per 150 di storia italiana”, curata da Enrico Di Carlo.

Sarà inaugurata sabato 24 settembre (ore 18.00) alla Casa Museo “G. d’Annunzio, in corso Manthoné a Pescara, la mostra di disegni umoristici “Matite tricolori. Satira per 150 di storia italiana”, curata da Enrico Di Carlo.

L’iniziativa, patrocinata dalla Deputazione Abruzzese di Storia Patria e dalla Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, rientra tra gli eventi delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero Beni Culturali. La mostra racconta, attraverso oltre cento disegni umoristici, l’ultimo secolo e mezzo della storia del Bel Paese. Dieci sono gli artisti presenti: Giovanni Beduschi, Nino Di Fazio, Tommaso Di Francescantonio, Marco Martellini, Enzo Martocchia, Franco Pasqualone, Nando Perilli, Carlo Sterpone, Lucio Trojano e Walter Zarroli. Una sezione è dedicata alla storia della satira risorgimentale italiana, con le stampe provenienti dall’Istituto per i Beni Marionettistici e Teatro Popolare di Grugliasco (To), sede del Museo dedicato alla maschera di Gianduja, che ha ospitato la rassegna prima di giungere in riva all’Adriatico.

Rimarrà aperta fino al 12 ottobre, con il seguente orario: lunedì – domenica, 9.00 – 13.30.

Dopo Pescara, approderà a dicembre a Philadelphia presso l’Università della Pennsylvania. Chiuderà il tour in Abruzzo, a Chieti e a Teramo, nei primi mesi del 2012.

Il catalogo, curato da Di Carlo, è pubblicato da Verdone Editore.

Scrive nel catalogo la Sovrintendente ai BSAE, Lucia Arbace: “Tra le tante organizzate in Abruzzo merita una sicura attenzione questa piccola ma intensa mostra, la quale offre uno spaccato talvolta sorridente talvolta ironico mettendo alla berlina eventi storici e personaggi che hanno segnato la vita del nostro Paese dal 1861 ad oggi. Particolarmente efficace è la selezione, tesa a sviluppare un racconto piano e nient’affatto monotono per le frequenti incursioni nel mondo dello spettacolo e in quello dello sport, con i deliziosi fogli che illustrano campioni e artisti ormai mitici […] Il materiale è significativo e multiforme, come diverso è l’approccio dei disegnatori che esplorano con libertà e vivacità di tratto e di pensiero del tutto contemporaneo (e con il senno di poi!) episodi del passato senza indulgere nella nostalgia per un clima culturale e politico segnato da momenti di difficoltà o di entusiasmo, di democrazia o di censura a seconda dei decenni. Sempre esercitando una satira tanto bonaria quanto implacabile, soprattutto nei confronti dei politici che hanno guidato il paese, senza dimenticare nessuno perché è presente l’intero arco costituzionale”.