USA. Consigli non richiesti per i miei concittadini giuliesi

A chi dice (e sono in molti) che i giuliesi sono menefreghisti e ottusi,che non hanno un briciolo di pazienza tra molti aspetti
negativi della  vita,vorrei oggi ricordare che cosa I giuliesi devono assorbire ogni giorno,insieme con gli altri italiani del nostro Paese;una
politica storta e spesso marcia,con Renzi che attacca duramente Salvini e Salvini che lo chiama “verme”,con un sindaco di Giulianova che  deve accontentare tanta gente ma deve anche tenersi sui binari della qualita’ amministrativa  non sempre aiutata dall’economia che traballa,con una squadra
che va a  Fano (a Fano,signori,povera storia del nostro calcio!)) e perdere 3 a 1,con la crisi economica che avvolge tutta la penisola e ora anche  con il grosso problema di chi non vuole stare piu’ in Africa e pensa di venire in Italia per avere una vita migliore.
Tutto questo (e tanto altro ancora) e dite che i giuliesi non hanno pazienza? Ebbene posso assicurarvi che negli Stati Uniti,dove vivo,un paese con 25 mila abitanti con gli stessi problemi esploderebbe,come infatti succede qualche volta nel Sud di questa nazione,o in certi  paesi trascurati da Washingon ed invasi da gente che entra senza permessi,ruba,spara e si lamenta pure.
Cosi’,cari voi ,mettete da parte le vostre considerazioni fasulle e pensate invece al futuro da affrontare con serenita’ e caparbieta’, tenendo in mente i figli. Proprio li’ ,guardando al futuro, il giuliese deve essere ostinato perche’ soltanto la volonta’ (quella buona) permettera’ al nostro paese di  uscire dalle sabbie mobili spesso create non dalla natura ma dagli uomini che pensano
soltanto a se stessi.
Benny Manocchia



USA. Verso il voto

Mentre la lotta sempre piu’ incandescente   per la scelta del candidato repubblicano alla presidenza  si e’chiaramente  spostata verso la possibilita’ di vedere Donald Trump contro Jeb Bush,
dall’Alaska giunge  la voce di una donna che sette anni fa incendio’ il fervore politico di milioni di americani.Sarah Palin,governatore dell’Alaska per tre anni,fu scelta nel 2008 come candidato alla vicepresidenza nel ticket di John McCain.
La donna creo’ clamore,suscito’ l’ira di molti uomini (che pure ammisero che Sarah era una bella donna di 46 anni)e una reazione favorevole di molte donne.
Oggi la Palin ha dichiarato pubblicamente di avere sempre ammirato Donald Trump e gli ha chiesto apertamente di considerare la sua candidatura alla posizione di ministro dell’Energia, qualora Trump vincesse le elezioni.
“L’energia e’ uno dei pregi che abbiamo nel nostro stupendo Stato.Conosco come amministrarla al punto che se dovessi essere eletta ministro abolirei subito il ministero”,ha affermato  Sarah Palin.
A 11 mesi (che potrebbero sembrare tanti per gli europei ma non sono molti per gli americani) dalle elezioni presidenziali,l’ingresso
in politica dalla porta laterale di Sarah Palin potrebbe ancora una volta creare reazioni negative nel suo partito.I repubblicani
sono ancora incerti sul nome di Trump,anche se i vari   sondaggi in molti Stati dell’Unione vedono Trump chiaramente in testa contro Jeb Bush.Il miliardario newyorkese non ha ancoa risposto all’appello della Palin.E’ quasi certo che ci sono state numerose telefonate tra I due personaggi,in attesa del momento migliore per parlare apertamente della situazione.
Sarebbe la prima volta in una elezione presidenziale statunitense una donna alla vicepresidenza.
E permetterebbe uno scontro diretto (almeno alla televisione) tra Sarah Palin e Hillary Clinton,se l’ex first lady sara’ scelta dai democratici.
Benny Manocchia



USA. Cartellino Verde

Adesso ai cartellini giallo e  rosso assegnati durante una partita di calcio aggiungeranno un cartellino verde per
la correttezza sportiva e i comportamenti virtuosi dei calciatori. La decisione per ora interessa soltanto le squadre di serie B
e scattera’ quattro giorni dopo l’inizio del campionato cadetto
L’idea e’ certamente simpatica ma altrettanto strampalata. Il cartellino verde sara’ tenuto alto ogni volta che il giocatore compie
una “buona azione”.Se quella “azione” non piace ai tifosi avversari si puo’ immaginare il caos sugli spalti…
Ma soprattutto l’assegnazione del cartellino verde non e’ facilmente digeribile ne’ spiegabile:avra’ il compenso verde chi
butta la palla fuori per aiutare un compagno a terra.Questo gia’ succede spesso sui campi.E non aspettate che l’avversario compia il gesto se la situazione per la sua squadra non e’ poi cosi’ florida. E poi sentite questa: cartellino verde a chi aiuta l’arbitro a decretare un rigore.Non ci si puo’ aspettare che l’aiuto arrivi dalla squadra che subisce e quindi l’aiuto da parte di chi
vuole il rigore e’ assolutamente  assicurato. Strano,comunque,questo cartellino verde assegnato soltanto ai calciatori di serie B.
Chiaramente I calciatori della serie A nemmeno meritano di essere considerati…
Non hanno ancora detto che cosa daranno al calciatore con il maggior numero di cartellini verdi.
Benny Manocchia



USA. Questioni interne

Ogni nazione che si rispetti ha un proprio Council of foreign relations, un comitato per le relazioni internazionali. Di solito
comprende “teste d’uovo” che si riuniscono per discutere di “cose serie”. Come per esempio preparare una guerra e
battere il nemico. Prima dell’era atomica i councils avevano una importanza eccezionale.Molto meno oggi.
Ebbene stavolta il consiglio cinese,(insieme con alti rappresentanti dell’esercito di Pechino) ha studiato un attacco alla base
americana  di Okinawa come reazione a un attacco statunitense ad un base aerea cinese. Occorre sempre che sia il
nemico il primo ad attaccare,come spiegano nei film di John Wayne. La battaglia e’ stata furiosa,secondo le descrizioni di alcuni membri del parlamento cinese. Tutto in 3D per rendere piu’ emozionante l’azione.Quasi un videogame a colori,con suoni e
descrizioni da parte degli esperti. Un gioco. E  non potrebbe essere altrimenti.Perche’ anche i cinesi,che pure dicono
“siamo forti e sempre pronti a una guerra”, sanno che le guerre di domani (anzi di oggi) sono tuttaltro che videogiochi e
gonfiare i muscoli come Ironman fa soltanto ridere i ragazzi.Anche i cinesi sanno che le guerre tra colossi internazionali portano soltanto alla morte. totale.
Benny Manocchia
“.



USA. “Mamma” Rai se ci sei, batti un collegamento

Negli Stati Uniti noi paghiamo una bella sommetta per ricevere i programmi Rai.Be’,forse e’ meglio dire:alcuni programmi Rai,quelli che a
chi vive all’estero piacciono di meno.Lo sport e I vecchi film,ho sempre sostenuto ,dovrebbero essere in cima alla lista
dell’intrattenimento che mamma Rai dovrebbe offrirci. E invece no. Lunghe chiacchierate, soprattutto di politica, che alla
persona che vive lontano dall’Italia proprio non interessa. Lunghi racconti definiti storici per tentare di dimostrare che il fascismo  rovino’ l’Italia, mentre il comunismo e’ li’, oggi come ieri,per riaggiustare le cose.
Poi arriva la partita tra l’Italia e un’altra nazione e a noi mamma Rai passa teche teche te’,che Iddio la perdoni!
Ieri Italia-Malta. Bene,i capoccia della Rai avranno pensato:scherziamo,bruciare  tempo per una partit che la nazionale azzurra affrontera’ come puo’ affrontare una squadra di serie D. A New York abbiamo dovuto seguire la gara au un stazione
inglese I cui commenbtatoti si sono divertiti a dirne quattro alla squadra di Conte. Una volta un gruppo di italiani residenti in USA
si rivolse alla Rai chiedendo pdrerche’ non mandnao in oda le partite internaizonalei e la rispost a non si fece attendere”perche’ quelle partite costanlo tantissimo e noi possiamo permetterci di pagare soltanto la cifra prevista per la programmaizone sulla rete it alian. Ditemi voi se questo ha senso. La verita’ e’ Chiara:i capoccioni Rai non hano alcuna stima dell’italiano che vive all’estero
e quindi si comportano come a loro meglio grada.Dopotutto,il ventilato servizio pubblico non racchiude forse il detto “noi comandiamo e voi pubblico pagate per il servizio!”.
Benny Manocchia



USA. La pizza italiana

Nel mezzo delle celebrazioni per il Labor Day,gli americani hanno infilato prima il Nutella Day (gli yankes adorano il nostro prodotto) e poi il “September pizza day”. In verita’ la pizza negli USA non ha proprio bisogno di celebrazioni. Per gli
statunitensi ogni giorno e’ pizzaday.La divorano in 200 milioni  spendendo ogni anno qualcosa come nove miliardi di dollari.
 Come spesso accade in questa nazione,la mania di aggiungere qualcosa a un prodotto iniziale e’ viva anche per la nostra pizza.
 La pizza margherita e’ ormai riservata a pizzerie tutte italiane di New York e Connecticut.Ma dalla California alle Hawaii,dall’Alaska alla Florida le pizze sono anche  il risultato di idee personali accoppiate ai prodotti locali che
possono essere usati mentre la pizza  cuoce in forno:salame,prosciutto,mortadella e poi trucioli di carne di maiale,tocchi di
petti di tacchino,sardine o tonno,verdure di ogni tipo,pasta alta “alla siciliana” che sembra una fila di pane.
C’e’ poi il business delle franchises,l’acquisto cioe’ di una pizzeria che ha il nome di una delle tante grosse compagnie con la parola pizza nel suo logo.Pagando da 50 a 100 mila dollari potrai aprire il locale con il nome della famosa ditta. In questo campo milioni di dollari cambiano tasca, anche se di tanto in tanto qualche pizzeria e’ costretta a chiudere per problemi di tasse,di competizione ecc.
La storia ci dice che Gaeta fu il primo paese ad usare la parola pizza. Ma rilevamenti archeologici dimostrano che anche Sulmona,
L’Aquila e Penne usavano la parola pizza mille anni dopo Cristo.
Pizza e’ un podotto che gli statunitensi non hanno mai potuto attribuire a una loro scoperta,come per esempio tentarono di fare  sul telefono (scoperto da un toscano).E la cosa irrita molti statunitensi!
Benny Manocchia

 




USA. La visita del Papa

Il presidente Barack Obama non ha lesinato parole allorche’ la stampa gli ha chiesto un suo parere sulla visita di Papa Francesco
alla Casa Bianca il 23 di questo mese. “Attendo con ansia l’arrivo del Papa” ha subito detto Obama. “Con lui ho molti punti
di vista che combaciano.Durante la mia visita al Vaticano ebbi modo di segnalare il problema dell’occupazione,degli immigrati
ed altro,  La reazione del Santo Padre fu  interessante.Rimasi particolarmente contento,e lo saro’ anche quando lo ricevero’ alla
Casa Bianca”
A Washington non si parla d’altro.I biglietti per vedere ed ascoltare Bergoglio non si trovano.Nella capitale instaureranno un immense parco dove diecine di migliaia di americani potranno ascoltare le parole del Papa.
Un’ ancora piu’ grande entusiasmo popolare sta infiammandosi a Filadelfia,la citta’ dell'”amore fraterno”. Ristoranti preparano menu particolari che si rifanno ai gusti del Papa; alberghi non hanno piu’ camere vuote per il 26 e 27 .
Filadelfia probabilmente e’ oggi la citta’ americana  con il maggior numero di residenti italiani. “L’accoglienza che la nostra
citta’ riservera’ al Papa sara’ ricordata per molto tempo”,ha detto il sindaco Michael Nutter.
Abbiamo appreso che una larga comitiva argentina sta preparando il viaggio per gli Stati Uniti in occasione dell’arrivo del Papa.
Benny Manocchia

 




USa. Un ricordo del grande Rocky Marciano

Oggi, primo settembre,nasce Rocky Marciano. Ma nel 1923. Queste poche  righe proprio per celebrare il nome di quel grande campione abruzzese e ricordare a un paese della nostra regione,Ripa Teatina,che il padre del pugile era proprio della
nostra terra. Non torneremo a raaccontare le varie fasi della vita e della carriera di Rocco Marchegiano. Lo abbiamo fatto
tante volte ed anche altri giornalisti in tante altre testate. Fa soltanto piacere ricordare chi era il nostro Rocky:campione
assoluto del mondo imbattuto:49 vittorie, 43 per KO. Campione dal 1952 al1956. Esemplare atleta in tutti I sensi.
Adorato dagli italiani d’America ed ammirato da milioni di statunitensi.Il destino volle che Rocky finisse la sua vita a
45 anni,per un incidente aereo nello Stato dell’Iowa.Stavano preparando serie TV e film internazionali. Lui era sempre
stato modesto,quasi schivo mentre gli piaceva circondarsi di bimbi con I quali era sempre a suo agio.
Di tanti campioni che il sottoscritto ha incontrato in questa nazione,Rocky Marciano restera’ come uno dei pochissimi che ha sempre  avuto nelle sue conversazioni le parole Italia,Abruzzo e “lu patre mie della Ripa!”.
Ricordiamo sempre I nostri campioni,per capire chi siamo.
Benny Manocchia



USA. Gli americani festeggiano il Labor Day,la giornata del lavoro

Ogni anno,il primo lunedi di settembre (quest’anno il giorno 7) gli americani festeggiano il Labor Day,la giornata del lavoro, anche
se forse avrebbero dovuto chiamarla la giornata dei lavoratori. E’ una tradizione che nacque nel 1884 con la chiara intenzione di
onorare muratori,falegnami,fabbri,braccianti e l’intero gruppo di “blue collars”,i colletti blu,che si distinguevano dai
“white collars”,i colletti bianchi degli uffici o comunque lavori amministrativi. I due partiti politici della nazione si tennero a
disparte, lasciando alle Unions (i sindacati) il compito di organizzare parate,discorsi,fuochi d’artificio,pantagruelici pranzi a base di
maiale,patate,quintali di pannocchie di granturco,tacchini arrosto e birra.tanta ma tanta birra.
Gli americani in generale erano contenti:c’era lavoro,guadagno,visione chiara del futuro. Il Labor Day divenne presto
il piu’ atteso giorno dell’anno perche’ ricordava al popolo  di questa nazione che i successi iniziali degli Stati Uniti d’America erano
in gran parte merito  dei lavoratori.
Ma il mondo si sa  com’e’.Lo sappiamo tutti. Le cose cambiano.Il lavoro a un certo punto diviene scarso per motivi che ormai anche I bambini conoscono. Il Labor Day americano perdette un po’ alla volta il vigore iniziale.Parate,certo,discorsi pubblici,certo ma
anche lunch modesti (pero’ niente crisi per quanto riguardava  la birra!).Le guerre rimbalzavano come palle sulla
neve,creando squilibri proprio nel campo del lavoro. E certamente non aiuto’ I lavoratori americani il continuo incremento della meccanica, la cosiddetta era moderna che sempre piu’rimuove l’uomo dalle file del lavoro puramente manuale.
Nonostante tutto,il Labor Day e’ sempre rispettato in America.Tutti in marcia cantando l’inno nazionale.Soltanto bandiere a stelle e strisce,perche’ la politica (nonostante I ripetuti tentativi,a volte anche pericolosi) non ha sfondato come avrebbe voluto.
Vedete,per gli statunitensi il Labor Day e’ dei lavoratori,del loro sforzo e del loro sudore.La politica,per molti,altro non e’ che una
interferenza petulante ed inutile,
Benny Manocchia



USA. La calda estate americana

Cala lentamente il sipario sull’estate americana per una annata che si annuncia piena di enormi problemi soprattutto per le metropoli di questa nazione.E mentre la politica (sfiancata da situazioni sempre piu’ incerte,)la disoccupazione,i debiti sono nelle menti degli Yankees,la minaccia che fa rabbrividere gli americani riguarda la criminalita’.Uno sguardo alle statistiche ufficiali
che mettono a confronto l’intero 2014 con il periodo gennaio=agosto del 2015,lascia sconcertati.
A New York nel 2015 ci sono stati 208 omicidi contro i 180 dell’intero anno passato. A Chicago si sono registrati 294 assassini
contro i 244 del 2014. Non e’ andata meglio per New Orleans: 120 contro 98. A St.Louis omicidi dell’anno scorso furono
85 mentre nel 2015 sono gia’ a 136. Lo stesso per Baltimore:215 contro138. Nella capitale,la superprotetta Washington. omicidi nel 2014 furono 73,quest’anno 105.
Secondo gli esperti non e’ ancora chiaro “il motivo o i motivi che potrebbero giustificare questi preoccupanti cambiamenti”.
Se chiedi a un passante a Manhattan una qualsiasi spiegazione,sentirai dire:”We are all nuts!”,siamo tutti impazziti…
Benny Manocchia