Due italiani sul podio della Coppa del Mondo di parapendio

Un nuovo successo del volo libero italiano arriva dal sud America dove si è conclusa la 25.a edizione della PWC (Paragliding World Cup), la coppa del mondo di parapendio.

Il pilota Nicola Donini si è classificato secondo alla finale mondiale disputata a Roldanillo in Colombia e vinta dallo svizzero Michael Siegel. Il successo italiano è consolidato dal terzo posto di Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano).

Eccellenti le prestazioni di Donini, ventiduenne di Molveno (Trento), durante i nove voli effettuati sui dieci previsti, uno per giorno: ne ha vinti tre, piazzandosi secondo in altri due. Migliori traguardi di Oberhauser un secondo e un terzo posto. In campo femminile indiscusso successo della francese Laurie Genovese, in assoluto la più forte delle 14 quote rosa in volo sulle alture colombiane.

All’ultima prova si è arrivati dopo le tappe in Francia, Serbia, Svizzera, Brasile e Ecuador disputate nel corso del 2017. Roldanillo è il principale sito di volo libero, cioè senza motore, in parapendio e deltaplano in Colombia. Situata sul lato ovest della Valle del Cauca, ai piedi della Cordillera Occidentale, la città si trova ad un’altitudine di 966 metri. Dal decollo di Aguapanelas i piloti hanno spiccato il volo per percorrere distanze tra i 62 e quasi 100 chilometri, secondo le condizioni meteo delle nove giornate di gara, sfruttando le correnti ascensionali scaturite dall’irraggiamento solare e l’efficienza delle ali.

Alla finale mondiale hanno partecipato 120 piloti provenienti da 25 nazioni. Migliore e anche la più numerosa la compagine francese con ben 27 volatori, seguita dall’Italia, ma con meno della metà dei piloti. Oltre a Donini e Oberhauser, questi gli altri azzurri: Christian Biasi, Alberto Vitale, Franz Erlacher, Gianbasilio Profiti, Michele Boschi, Federico Nevastro, Luca Donini, i campioni italiani in carica Marco Busetta, e Silvia Buzzi Ferraris, Aaron Durogati e Nicole Fedele, che negli anni scorsi hanno vinto rispettivamente due e una volta la coppa del mondo.

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http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/pvca-colombia-20-01-2018.html




Un indiscusso successo di pubblico e visibilità ha contrassegnato il 15° Campionato del Mondo di parapendio, chiuso dopo due settimane alle pendici del Monte Avena, vicino Feltre (Belluno).

 

Valutato in oltre 30.000 presenze il pubblico che ha seguito i piloti in lizza e le decine di vele a colorare il cielo sopra un¹area di circa 5.000 kmq, uno spettacolo unico e mozzafiato. Alla cerimonia inaugurale satura la grande piazza di Feltre e limiti di capienza superati anche per quella maestosa di chiusura a Pedavena, non lontano dal quartier generale della manifestazione, il nuovo Centro del Volo in località Boscherai. Una ricaduta benefica in termini di promozione del territorio.

Gli organizzatori dell¹Aero Club Feltre e Para & Delta Club Feltre, possono vantare anche un favoloso successo di partecipazione con ben 149 piloti presenti per 47 nazioni, record assoluto quest¹ultimo nella storia del mondiale.

Undici le gare disputate su percorsi che vanno dai 45,3 ai 117,2 km, utilizzando decolli ed atterraggi anche fuori provincia. Domina ovunque la Francia, insidiata dalle ottime prestazioni dei piloti sloveni, un¹altalena estenuante sia nel singolo, che a squadre. Il nuovo campione del mondo è Pierre Remy che raccoglie il testimone dal connazionale Honorin Hamard, terzo classificato alla pari con lo sloveno Jurij Vidic. Medaglia d¹argento al britannico Guy Anderson. Il miglior azzurro è l¹alto atesino di Termeno Joachim Oberhauser, undicesimo.

Ha difeso con successo il titolo femminile la nippo-francese Seiko Fukuoka Naville, in testa alla classifica dall¹inizio alla fine, seguita dalla rivelazione Kari Ellis (Australia), e da Silvia Buzzi Ferraris, unica consolazione azzurra in un campionato che prometteva ben altri allori. Classifica a squadre: Francia, Slovenia, Svizzera, Gran Bretagna, Austria e Italia.

 

Sapore amaro per l¹Italia pure nella Red Bull X-Alps, maratona biennale di volo in parapendio ed escursionismo lunga 1138 km, da Salisburgo a Montecarlo, aggirando sette turn point nelle sette nazioni attraversate: Austria, Slovenia, Germania, Italia, Svizzera, Francia e Monaco. In due parole le regole: o voli o cammini.

Due gli italiani in gara, il veterano Aaron Durogati, già sesto nel 2015, e l¹esordiente Tobias Grossrubatscher, che si è ben comportato. Il primo si è dovuto ritirare per guai al menisco, mentre il secondo non è andato oltre il 10° posto.

Solo due piloti sono riusciti a raggiungere il Mediterraneo: lo svizzero Christian Maurer, che vince la X-Alps per la quinta volta consecutiva in 10 giorni e 23 ore, ed il francese Benoit Outtersche ci ha piegato due ore in più. Terzo l¹austriaco Paul Guschlbauer fermo a 5 km dal traguardo, perché le regole vogliono che la gara finisca 24 ore dopo l¹arrivo del primo pilota. In quel momento dei 32 piloti decollati da Salisburgo, in rappresentanza di 21 nazioni, ne restavano in lizza 19.

 

Gustavo Vitali – Ufficio Stampa FIVL




Parapendio in volo sul Monte Grappa per il trofeo internazionale di Pasqua

Come tradizione, nel periodo di Pasqua, torna il Trofeo Montegrappa, trentennale appuntamento di volo libero, tra i più importanti del calendario internazionale.

I cieli sopra il comprensorio del Massiccio del Grappa e della Pedemontana Veneta, tra i più amati dai praticanti di questa disciplina, saranno lo splendido scenario di gara dal 13 al 17 aprile.

Per ragioni organizzative e di sicurezza, la partecipazione è limitata a 150 piloti di parapendio, tra i più forti al mondo, posti presto esauriti con una lista di attesa di oltre 200. Circa 70 gli Italiani in lizza.

In zona Paradiso a Semonzo del Grappa (Treviso) l¹atterraggio ufficiale, mentre per il decollo si deciderà, secondo le condizioni meteorologiche, tra gli spazi cosiddetti delle Antenne Rubbio, oppure del Panettone poco sotto Cima Grappa. Da qui il nugolo di vele multicolori dilagherà lungo percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio, in gergo detti ³boe², che i piloti dovranno obbligatoriamente aggirare prima di tagliare il traguardo di Semonzo. In caso di condizioni ottimali del tempo una task potrebbe superare i 100 km. Vince chi impiega meno tempo e la classifica finale è data dalla somma dei risultati delle cinque giornate di gara o da quelle che la meteo consentirà di volare.

Folla di appassionati e curiosi attorno alla manifestazione, visto il quasi contemporaneo Testival con le con le migliori marche del settore. Testival, non festival (la T non è un refuso grammaticale), significa che chi pratica il volo libero dal 15 aprile troverà esposte e potrà provare le novità che il mercato di settore propone in tema di volo senza motore: parapendio, deltaplani, imbraghi, strumentazione, abbigliamento tecnico ed altro ancora.

La gara è organizzata dall¹Aero Club Blue Phoenix con la collaborazione del Consorzio Turistico Vivere il Grappa e del Volo Libero Montegrappa, associazione che come numero di iscritti si colloca tra le più grandi d¹Italia, e che fornirà le braccia per accogliere, organizzare e seguire i piloti in gara.




Parapendio e deltaplano: lettera aperta alla stampa italiana

Spettabile Redazione, Gentile Giornalista,
è periodico l’apparire sui media di notizie riguardo incidenti occorsi a
piloti di volo libero, vale a dire il volo senza motore in deltaplano e
parapendio.
Secondo noi, come riteniamo indiscutibile il diritto di cronaca,
consideriamo altrettanto irrinunciabile una corretta informazione, anche in
occasione di incidenti.

Immaginiamo che il giornalista alle prese con un qualunque evento di volo
spesso non è un esperto in tale disciplina. Non è un peccato, ma un dato di
fatto.
Tuttavia basterebbe un minimo d’informazione per evitare gli
strafalcioni.
Giusto per esempio, si attribuisce talvolta la colpa del sinistro ad un
“vuoto d’aria”, fenomeno che esiste solo nella fantasia;
oppure ad
“improvvisi colpi di vento”, tranquillamente assorbibili dalle
nostre ali; e
poi si scrive di “lanci da strapiombi”, impossibili tecnicamente,
perchè
deltaplani e parapendio per decollare necessitano di un leggero pendio e non
di precipizi. Per altro il “lancio” è proprio del paracadutismo,
ala solo in
apparenza simile al parapendio.
Si fa spesso confusione tra i due mezzi usati per il volo libero, oppure con
deltamotore e paramotore, velivoli diversi come dice il nome stesso; anche
tra ultraleggeri e no, tra paracadute, aliante ed altro ancora. In un caso,
clamoroso, un palloncino fu scambiato per un parapendio che volteggiava tra
i palazzoni di una metropoli!
Ci vuole poco per sprofondare nel ridicolo ed altrettanto poco per evitarlo.
Basterebbe, prima di scrivere involontariamente notizie fuorvianti,
contattare, per esempio, la nostra associazione. Saremmo lieti di metterci
al servizio della stampa ed evitare che la cronaca scada a disinformazione.

Il volo libero è ampiamente diffuso con migliaia di praticanti provenienti
da ogni ceto e stato sociale, accomunati da identica passione, felici di
visitare il cielo, alla ricerca di sano svago più che di imprese al limite
dell’estremo. Gli attestati VDS (Volo Diporto Sportivo), obbligatori per
legge, rilasciati ad oggi sono circa 40 mila. Se aggiungiamo gli allievi
delle scuole ed i numerosi, occasionali curiosi che quotidianamente provano
un volo con un istruttore, la platea s’allarga ulteriormente.
La FIVL esiste da 40 anni e raccoglie la massima parte dei piloti in
attività. Possiamo tranquillizzare che l’interesse per questo sport non
accenna a diminuire in seguito a notizie d’incidenti, così come la
cronaca
di quelli stradali non dissuade dall’uso di moto ed auto. Riteniamo che
il
pubblico, magari sommariamente, sappia cosa sono parapendio e deltaplano.
Indipendentemente dal ritenere o meno il volo sport estremo, è ovvio che
esso comporta l’assunzione di rischi, così come il mettersi in strada.
Per
altro pensiamo che estremo diventa qualunque mezzo, anche stradale, se ne
facciamo un uso improprio.
Ci sembra pure che un incidente qualunque mal riportato nuoce in primis a
chi lo divulga.

Ringraziando per l’attenzione ed augurandoci una futura collaborazione,
porgiamo i migliori saluti

Gustavo Vitali – Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227)
il volo in deltaplano e parapendio




Parapendio rosa: nuovo record del mondo per la friulana Nicole Fedele

La pilota di Gemona del Friuli Nicole Fedele ha consolidato il record del
mondo femminile di distanza libera percorrendo ben 401 chilometri. Il
precedente record, 381 km, le apparteneva dal 2013.
Teatro dell’impresa, oggi come due anni or sono, il nord est del
Brasile,
assunto a paradiso del volo libero, visto che lo scorso mese tre piloti
brasiliani, Frank Thoma Brown, Marcelo Prieto e Donizete Baldessar Lemos
hanno volato per 514 km, nuovo record mondiale maschile.
La trentenne originaria di Ovaro, paesino vicino al monte Zoncolan,
professione traduttrice, si è librata in cielo per nove ore e 21 minuti. Il
decollo è avvenuto verso le ore 10 da un pendio su una collina di circa 450
metri nei pressi di Quixadà, cittadina dello stato Cearà a circa 170
chilometri da Fortaleza. Durante il volo gli strumenti in dotazione alla
pilota, il GPS principalmente, hanno registrato una quota massima di 3054
metri ed una velocità media poco sotto i 45 km/h.
Dapprima Nicole Fedele ha sorvolato una vasta zona pianeggiante dalla quale
si ergono bassi rilievi, sfiorando piccoli centri, quali Custodio e
Madalena. Poi lungo la rotta alture più consistenti si sono alternate a
nuove pianure ed agglomerati quali Pedroli, Caldeirao e Piripiri, fino al
punto nel quale ha infine toccato terra oltre Barras, nel bel mezzo
dell’ennesima pianura tra una ciurma di bimbi festanti.
Nicole Fedele si innamorò del volo in parapendio nel 2002, per poi coltivare
la nuova e folgorante passione fino a vincere la Coppa del Mondo ed il
titolo europeo nel 2012 e detenere otto record mondiali.

Nel frattempo un’altra squadra di sette piloti italiani è impegnata a
Tacima, paesino dell’entroterra dello stato di Paraìba,
nell’intento di
battere il record mondiale maschile, stabilito lo scorso mese nella medesima
zona.
La spedizione si è assegnata il nome benaugurale “Project +500”
ed è
composta dai trentini Moreno Parmesan e Eric Galas, da Luigi Grandi, Giulio
Michelin, Paolo Grigoletto di Vicenza, da Lorenzo Zamprogno e Claudio
Mancino di Treviso.
Fino ad oggi non si sono registrate performances di rilievo. I voli sono
avvenuti in condizioni non favorevoli tra coperture nuvolose negli alti
strati e forti venti, fino a 45 km/h, con decolli rocamboleschi puntualmente
documentati dai filmati sulla pagina facebook di “Project + 500”.




Dopo la X-Alps, acrobazia in parapendio tra Friuli e Piemonte

L’attenzione del volo in parapendio è calamitata da due importanti
manifestazioni di acrobazia, in Friuli la prima ed in Piemonte l’altra.
Dal 06 al 09 agosto i migliori piloti di acrobazia in parapendio al mondo si
daranno battaglia durante la terza edizione di Acromax, tappa che va a
formare la Coppa del Mondo di questa specialità. La competizione prevede un
numero massimo di 35 partecipanti, tra questi l’italiano Nicola Donini
di
Molveno (Trento), ed è organizzata dal Volo Libero Friuli.
Consueto teatro sarà il Lago di Cavazzo, detto dei Tre Comuni, in quanto le
sue acque bagnano anche i territori di Bordano e Trasaghis (Udine), il più
esteso tra i laghi naturali friulani, 6500 metri di lunghezza. Lungo la
sponda ovest del bacino sarà posta una zattera galleggiante nel cielo sopra
la quale avverranno spettacolari acrobazie individuali ed a coppie, manovre
mozzafiato dove accelerazioni e forza di gravità sembrano piegarsi al
talento e alla creatività dei piloti. Il pubblico potrà ammirare ogni
istante della competizione dall’atterraggio lungo la riva, aperto anche
a
chi non partecipa alla gara e collegato con navette al decollo.
I piloti spiccheranno il volo da un prato esposto a sud sulle pendici del
monte San Simeone a 1180 metri di quota. Lo si raggiunge risalendo da
Bordano per una comoda strada forestale ed, una volta giunti, si può godere
di una magnifica vista sul paese sottostante, sulla piana del Tagliamento e
sulla vallata del lago.

Ad Omegna (Verbania), sulle acque del Lago d’Orta, dal 13 al 16 agosto,
appuntamento con l’undicesima Acroaria, tappa di Coppa del Mondo
d’acrobazia
in parapendio. Circa cinquanta piloti rappresenteranno una quindicina di
nazioni. Organizzazione a cura dell’associazione Voglia di Volo.
Dal lungo lago della cittadina verbana, all’estrema propaggine
settentrionale del bacino lacustre, il pubblico seguirà le evoluzioni
spettacolari di questi mezzi con manovre che vanno oltre il normale
inviluppo di volo e sottopongono i conducenti a sollecitazioni importanti.
Pertanto i parapendio per questa disciplina sono costruiti con
caratteristiche specifiche ed i piloti si sottopongono ad un’adeguata
preparazione fisica, oltre che allenamenti tecnici per eseguire
correttamente le figure.
Tutte le manovre in singolo e “synchro”, cosiddette perché
eseguite
all’unisono da due mezzi, sono codificate e ad ognuna è assegnato un
quoziente di difficoltà. Una giuria assegna un punteggio che, raccordato al
coefficiente, determina la classifica finale.
I decolli avverranno da circa 1400 metri di quota dalle pendici del
Mottarone con atterraggio su un’enorme zattera galleggiante posta in
bella
vista dinanzi al lungo lago.
Molte le iniziative di contorno alla manifestazione con tendoni ristoro e
musica tutte le sere. In particolare l’organizzazione pensa di
replicare la
giornata dedicata ai giovani e il volo che lo scorso anno raccolse
l’adesione di ben 600 ragazzi.
Le manifestazioni acro sono riconosciute dalla FAI (Federazione Aeronautica
Internazionale) e dall’Aero Club d’Italia.

Per restare in tema di ammaraggi, nel frattempo la baia del Principato di
Monaco ha assistito all’ultimo atto della settima edizione della X-Alps
2015, gara di escursionismo e volo in parapendio. Era decollata da
Salisburgo in Austria il 5 luglio.
La competizione ha visto impegnati 32 atleti di 18 nazioni lungo l’arco
alpino per una distanza di 1038 chilometri conteggiati per linee rette
passando attraverso dieci punti di aggiramento.
Per la quarta volta consecutiva ha vinto lo svizzero Christian Maurer che ha
impiegato otto giorni e quattro ore per compiere l’intero tragitto con
obbligo di volare o camminare e divieto dell’uso di qualunque altro
mezzo.
In totale ha percorso 2059 chilometri, dei quali 1654 in volo e consumato le
scarpe per i restanti 405.
Alle sue spalle il tedesco Sebastian Huber, distanziato di 18 ore e
tallonato dall’austriaco Paul Guschlbauer buon terzo.
Aaron Durogati di Merano, unico italiano presente alla dura competizione, si
è classificato al sesto posto. Durogati ha condotto una gara brillante e
generosa, arrivando un paio di volte dei primi tre posti e migliorando la
sua precedente partecipazione che lo aveva visto settimo.

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/acro-x-alps-fine-2015.html




Raduni di piloti in volo senza motore, sulle ali del vento in deltaplano e parapendio, sono stati organizzati dalla associazioni Fly Maratea, Volo Libero Monte Carso ed Etna Fly, rispettivamente in Basilicata, Friuli ed in Sicilia.

L’evento lucano si svolgerà il 13 e 14 giugno nel comune di Latronico
(Potenza), paese dell’interno della regione a circa un’ora di
strada da
Maratea dov’è basata l’associazione. Passa sotto il nome di X-Monte
Alpi
2015, scenario il suggestivo ambiente dei rilievi dell’Appennino Lucano,
area interessante ed intatta dal punto di vista ambientale e naturalistico.
La manifestazione prevede un nutrito programma fin dalle 9,30 di sabato e
domenica sia per i piloti che per gli accompagnatori. I primi
dall’atterraggio, posto in località Renara a 2 km circa dal centro di
Latronico, secondo le condizioni meteo della giornata, raggiungeranno uno
dei decolli sulle pendici del monte Alpi, rilievo caratterizzato da tre
cime, il Pizzo Falcone, Santa Croce e lo stesso Alpi che s’innalza fino
a
1.900 metri, estreme propaggini settentrionali del massiccio del Pollino.
I piloti si cimenteranno in voli di cross country, vale a dire percorrere il
maggior numero di chilometri, cercando ciascuno di guadagnare punti e, di
conseguenza, i premi in palio. Riconoscimenti anche per il club più numeroso
ed il pilota con il brevetto più datato. Per gli accompagnatori sono
previste escursioni sul Monte Alpi e nel centro storico di Latronico per
ritrovarsi a sera con i volatori per la premiazione, aperitivo, cena e
serata nei locali del paese.

A cavallo tra Slovenia e Trieste, sotto i piedi il panorama mozzafiato del
golfo omonimo, sorvolando il Monte Carso a ridosso del parco naturale della
Val Rosandra, piloti di parapendio daranno vita a Volare Senza Frontiere,
manifestazione promossa dal Volo Libero Monte Carso.
Con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea sono finiti i
tempi quando
volare sopra il confine significava correre il rischio di essere arrestati
dalle autorità jugoslave. Sarà, quindi, possibile decollare dal territorio
sloveno ed atterrare a Dolina nel comune di San Dorligo della Valle che
patrocina la manifestazione.
Gli organizzatori prevedono una stravagante prova di precisione in
atterraggio nel pomeriggio di sabato 20 giugno. Consisterà nel centrare
borse colorate con all’interno dei premi. Per domenica 21, invece,
l’impegno
consiste in un breve percorso alla portata di tutti, a ridosso del villaggio
di Socerb e del Monte Carso, contrassegnato da punti salienti del territorio
che i piloti dovranno raggiungere in sequenza. Il GPS in loro dotazione
confermerà l’aggiramento di queste “boe” aeree e consentirà
di stendere la
classifica.
Coloro che vogliono cogliere l’occasione per affrontare il battesimo
dell’aria, troveranno a loro disposizione piloti esperti in volo
biposto,
vale a dire con parapendio appositamente attrezzati per portare in cielo
pilota e passeggero.

Maschere in ritardo sopra il mare tra Letojanni e Taormina (Messina) dove i
piloti del club Etna Fly organizzano la quarta edizione del Carnival Fly nel
fine settimana del 27 e 28 giugno.
Le precedenti occasioni avevano rispettato il periodo tradizionale del
carnevale, ma gli organizzatori hanno optato per una versione estiva ed
intendono mantenerla anche per le prossime edizioni. D’ora innanzi si
volerà
su spiagge assolate ed acque limpide, fra tradizioni, folclore, profumo di
zagara, sapore di mandorle e di granite, un appuntamento pieno di maschere e
sorrisi. L’intento è quello di pitturare il cielo con le ali di
deltaplani e
parapendio e con i travestimenti dei piloti, divertire chi vola ed il
pubblico con particolare riguardo ai bimbi che potranno mascherarsi e
partecipare a giochi lungo la spiaggia di Letojanni dove atterranno carri,
maschere volanti, carrozze, navi, streghe, animali mitologici e personaggi
fiabeschi.




Estate in volo, raduno di parapendio e deltaplano a Bergamo

Gli organizzatori del Volo Libero Bergamo, gruppo di piloti praticanti il
volo in deltaplano e parapendio basato a Palazzago, per il secondo anno
giocano con le parole, ma anche con l’aria.
Il nome del raduno vuole richiamare l’incombente stagione estiva
propizia al
volo libero, ed insieme lo stare in cielo. Infatti, il primo scopo ed anche
la grande speranza di chi pratica il volo senza motore è quella di reggersi
il più alto ed il più a lungo possibile, guadagnare quota, volare sulle
creste dei monti, scavalcare vette, attraversare valli e pianure.
I mezzi si prestano a realizzare la tentazione e le scuole insegnano come
farlo. Privo di qualunque propulsione meccanica, il pilota sfrutta il più
ecologico dei motori, il sole, e la benzina più economica, quella delle
correnti d’aria ascensionali scaturite dall’irraggiamento del
suolo. Costi
zero e si decolla verso l’azzurro, immersi in queste masse d’aria,
dette
“termiche”, girando in tondo fin dove il fenomeno naturale lo
consente e
poi, grazie all’efficienza del mezzo, ci si sposta sul territorio.
I più bravi percorrono centinaia di chilometri, come nel caso dei record
mondiali in parapendio, quello maschile 478 km e quello femminile 376 km.
Entrambi i record sono stati stabiliti in Brasile da Donizete Baldessar
Lemos e da Nicole Fedele, pilota friulana, o gli oltre 700 in deltaplano,
mezzo con maggior efficienza rispetto al parapendio.
A Palazzago il prossimo 24 maggio si troveranno in tanti con la passione di
visitare il cielo, meteo permettendo; se no tutto rimandato al 31. Lo scorso
anno furono oltre cento, accompagnati da amici, da famiglie, dai bimbi
rimasti in attesa che papà o mamma tornino a terra, una festa senza mire
d’agonismo. Per i piccoli si provvederà ad intrattenerli con giochi, i
grandi approfitteranno delle merende. Chi vuole provare l’ebbrezza del
primo
volo troverà gli istruttori pronti ad accompagnarlo. Tutti gli altri
tenteranno di volare secondo le proprie capacità perché il mondo del volo
non è fatto solo di campioni. Al termine una prova di precisione in
atterraggio, vale a dire posare i piedi dentro un bersaglio. Premi a
sorteggio per coloro che ce la faranno ed un pensiero all’amico Fulvio
Scalvenzi, pilota scomparso che ha raccontato la sua vita nel libro
“In volo
oltre” ed al quale è dedicata la giornata.




Parapendio: due torinesi oltre le nuvole

Due imprese di altrettanti piloti di parapendio, entrambe piemontesi, una
già conclusa, l’altra prossima al decollo!
Pierandrea Patrucco, di Loranzè d’Ivrea (Torino), è un personaggio molto
noto nel mondo del volo libero, due volte campione italiano di parapendio,
due volte vincitore della World XContest biposto, gara on line,
seguitissima. Al suo attivo circa 18000 ore di volo consumate nei cieli
sopra le Alpi. L’ultima volta si cimentò in un volo di ben 950 km, dal
Principato di Monaco al Friuli, il “volo bivacco” come ama
chiamare le sue
imprese. Fu fermato dal maltempo mentre stava per varcare il confine con la
Slovenia.
Un nuovo, imminente progetto di “volo bivacco” si concretizzerà a
partire
dal prossimo maggio, meteo permettendo. Patrucco ha deciso di percorrere
l’Italia da nord a sud volando in parapendio, senza l’ausilio di
altri mezzi
di trasporto. Decollo, volo, atterraggio e, in attesa del volo successivo,
sosta dove ha toccato terra. Poi a piedi verso un nuovo decollo per librarsi
ancora in volo e così percorrere tutta la penisola, volando o camminando.
La data di partenza è ancora da decidere, come non si può stabilire una
rotta a priori. Neppure sa quanto impiegherà per realizzare questa unione
aerea tra le vette delle Alpi ed il mare della Sicilia. Tanto dipende dal
tempo, dalle nuvole, dai venti, molto dalle sue gambe, il meno possibile,
spera Patrucco, perché ai piloti piace volare, non camminare.
Lo aiuteranno strumenti quale il variometro che segnala la presenza di
correnti d’aria ascensionali originate dal riscaldamento del suolo
sotto i
raggi del sole, unica change da sfruttare per salire in cielo, guadagnare
quota e poi spostarsi lungo il territorio, perché parapendio e deltaplano
non hanno motore. E poi il GPS che registra l’avanzamento del mezzo
durante
il volo e la traccia della rotta sarà visibile in tempo reale via web,
insieme a fotografie, filmati ed altro. Lo aiuteranno soprattutto abilità ed
esperienza, il saper cogliere i segnali del cielo, le nubi, il volo degli
uccelli, e poi l’osservazione del suolo, dei pendii montani, delle
valli che
sorvolerà durante il viaggio, una traccia lunga quanto l’Italia.

Comincia bene la Coppa del Mondo di parapendio 2015 con la vittoria nella
prima tappa di Marco Littamé di Gassino Torinese, già due volte campione
italiano e più volte azzurro.
Teatro dell’evento Baixo Guandu, cittadina di 30.000 abitanti nello
stato di
Espírito Santo in Brasile. 115 i piloti in volo in rappresentanza di 27
nazioni. Sette le prove disputate, una al giorno, con percorsi dai 66 ai 97
km.
Ottime anche le prestazioni del trentino Nicola Donini, già campione
italiano 2013, che ha vinto la prima manche e si è classificato secondo
nelle ultime due. Littamé ha regolato gli avversari mantenendosi nelle prime
posizioni e guadagnando la testa della classifica nell’ultima giornata.
Alle
sue spalle si sono classificati il venezuelano Ally Palencia, gli svizzeri
Urs Schoenauer e Michael Sigel ed il norvegese Gunnar Sæbu. Migliore tra le
donne la polacca Klaudia Bulgakow.
Gli altri italiani presenti erano: Settimio Calvarese, Piergiorgio
Camiciottoli, Mirco Cristoforetti, Samuel Cristoforetti, Antonio Golfari,
Tobias Grossrubatscher, Luciano Pagnoni e Walter Scherlin.
I prossimi appuntamenti della Paragliding World Cup si terranno in
Portogallo, Svizzera, Spagna, India e la finale in Messico.

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/patrucco-pwc-24-04-15.html




In Calabria si trascorre il primo maggio volando in parapendio

In Calabria l’edizione 2015 della Festa dell’Aria è alle porte.
Dall’1 al 3 maggio ritorna l’appuntamento per gli amanti del volo in
parapendio, il volo libero, ecologico, senza motore, il volo che sfrutta
l’energia del sole, il volo che dona emozioni impareggiabili.
L’evento è organizzato da Parapendio Pizzo, club di piloti che prende il
nome da Pizzo Calabro (Vibo Valentia), borgo arroccato su un promontorio al
centro del Golfo di Sant’Eufemia. Sotto la frastagliata Costa degli
Dei,
contraddistinta a nord-est dalla pineta mediterranea fino alla foce del
fiume Angitola e da nove chilometri di ampie spiagge sabbiose. Più a sud,
dove si innalza il masso di tufo sul quale si sviluppa Pizzo, numerose
calette, grotte e zone ricche di scogli naturali. Suggestivo il panorama
dall’alto con le isole Eolie sullo sfondo. Mete turistiche in zona sono
Tropea, il Castello Murat e la Chiesetta di Piedigrotta. Ma visitare i
vicoli di Pizzo o immergersi nelle sue acque cristalline non regalerà pari
spettacolo di quello provato dagli uccelli in volo, cioè come la si vede
volando con un parapendio o con un deltaplano.
All’organizzazione di questa tre giorni di emozioni, festa ed allegria
collaborano anche i club Fly Maratea ed Etna Fly, quest’ultimo in
trasferta
dalle pendici del vulcano siciliano. Il programma di massima prevede voli
liberi durante le mattine, prove di precisione in atterraggio nei pomeriggi
e cene sociali la sera, programma che potrebbe subire variazioni secondo le
condizioni meteorologiche che vincolano fortemente la pratica del volo
libero. Chi tra il pubblico vorrà provare l’ebbrezza del volo potrà
farlo
grazie a piloti abilitati ed equipaggiati con parapendio biposto, cioè vele
idonee al trasporto del pilota più il passeggero.
I piloti più ambiziosi potranno cimentarsi in voli di distanza, perché con
il parapendio è possibile volare per molti chilometri. Basta pensare che il
record del mondo maschile si attesta in ben 478 km e quello femminile in 376
km. Entrambi i record sono stati stabiliti in Brasile da Donizete Baldessar
Lemos e dalla nostra Nicole Fedele.