Abruzzo, Cultura & Società, In rilievo, Italia, Lettere, Ricordi di guerra, Teramo e Provincia

Teramo. Mirko De Berardinis: PER UN 25 APRILE NEL SEGNO DELLA PACE E DELLA COSTITUZIONE

 

 

Il 25 aprile rappresenta un passaggio fondamentale nella storia del nostro Paese. Una data che ha segnato in modo irreversibile la fine del regime fascista e la successiva nascita della Repubblica. Il ricordo del 25 aprile e i valori che esso incarna ci portano a riflettere su quanto dobbiamo essere riconoscenti a tutti coloro che furono protagonisti di quella svolta dolorosa, eroica e densa di sacrifici, che ha fatto risollevare la nostra Italia, come in un secondo

Risorgimento, dalla barbarie nazi-fascista e dalla guerra.  Una resistenza partigiana e una lotta di Liberazione vissuta e realizzata da donne e uomini di ogni età, sia civili che militari, in Italia come all’Estero. Cittadini di diverso orientamento politico, culturale, religioso. Combattenti di diversa nazionalità e condizione sociale. Tutti uniti nell’obiettivo della riconquista della libertà e della democrazia.

Oggi, nel ricordo e nella celebrazione della Liberazione dal nazi-fascismo, occorre dunque volgere il nostro sguardo, non solo ad un tragico periodo del passato, ma anche riflettere per un richiamo ai valori di quanti ne furono gli artefici, al loro coraggio e al loro ideale, che consentì al nostro Paese di risollevarsi. Il rifiuto del totalitarismo, il rispetto della dignità umana, il richiamo agli ideali di uguaglianza e giustizia rappresentano nobili sentimenti cha hanno accompagnato il passaggio del 25 aprile e gettato le fondamenta politiche nella stesura della Costituzione Repubblicana. Valori irrinunciabili che hanno consentito alla nostra Nazione più di settant’anni di vita democratica e repubblicana e hanno permesso che il sogno di Ventotene di un’Europa unita diventasse realtà.

Festeggiamo, quest’anno, la nostra Costituzione nel 70° anniversario della sua approvazione. Un indispensabile lavoro dei padri costituenti di tutte le forze politiche democratiche fatto di collaborazione, responsabilità ed unità d’intenti che portò alla nascita della carta costituzionale.  Princìpi, valori, regole della vita collettiva sui quali occorre oggi interrogarsi se guardiamo alla situazione del nostro Paese e allo scenario europeo ed internazionale.

Di fronte ai rigurgiti di nazionalismo e alla spinta verso una destra populista ed autoritaria specie nelle periferie, dove è più forte il conflitto sociale e tra i giovani, dinanzi all’emergere di vecchi e nuovi fascismi, razzismi e xenofobia, alle chiusure delle frontiere e all’innalzamento di “nuovi muri” ai confini degli Stati in Europa, occorre reagire con forza ed urgenza e su questa strada i valori del 25 aprile si confermano di preziosa e determinante attualità.    La grave minaccia del terrorismo internazionale che continua ad incutere paura nella popolazione, dopo aver macchiato di sangue diverse città europee e le nubi che si addensano sul Mediterraneo, teatro di innumerevoli tragedie, ci impongono di tornare a riflettere sugli ideali che il nostro Paese testimonia sin dalla sua Liberazione, come la solidarietà, l’umanità, la cultura del dialogo tra mondi, religioni e storie diverse.

In questo periodo, i venti di guerra che soffiano sempre più forti in diverse parti del mondo, in primis sulla penisola Coreana, accompagnati da una nuova corsa agli armamenti chimici e nucleari, dall’utilizzo indiscriminato in Afghanistan da parte degli U.S.A. di Trump della più potente bomba “non nucleare” mai progettata, dalla crescita della militarizzazione e dall’aumento della produzione e della vendita di armi delineano un orizzonte preoccupante e a tratti inquietante. Il fondamentale valore della Pace, che rappresenta l’architrave politico-culturale del 25 aprile, incarnato dall’Articolo 11 della nostra Costituzione, scolpisce, difronte alla situazione in atto la sua straordinaria necessità.

Anche il quadro politico e sociale interno desta particolare attenzione e sono diverse purtroppo le parti della nostra Costituzione repubblicana, che restano ancora da attuare. Articoli che enunciano uno straordinario patrimonio di diritti che nel complesso sistema Italiano vengono ancora disattesi o sono stati realizzati solo parzialmente. Basti pensare all’Articolo 1 della nostra Costituzione che sancisce la centralità del Lavoro, valore fondante della Repubblica, oggi gravemente disatteso, specie per le nuove generazioni, in un Paese che soffre quotidianamente il dramma di una disoccupazione giovanile che tocca il 40%.   Appare evidente che vi siano ancora molteplici ostacoli di ordine economico e sociale da rimuovere affinché vi sia uguaglianza di condizioni ed opportunità per tutti. Cosi come continuano a ripetersi ogni giorno fenomeni di corruzione ed una grave caduta dell’etica pubblica. Eventi che aumentano la perdita di fiducia e il distacco dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica. Occorre pertanto che si realizzi un’effettiva partecipazione del popolo italiano alla vita collettiva, alla cura e all’interesse per il “bene comune”, per trasformare radicalmente l’attuale modo di far politica che allontana ogni giorno di più i cittadini.

Dunque, festeggiamo tutti insieme il 25 aprile, nel 72° anniversario della Liberazione, sempre al fianco dell’ANPI, con l’impegno e l’auspicio di realizzare gli ideali per cui tanti sacrifici sono stati compiuti dai partigiani e dai combattenti per la libertà e per tradurre nella realtà i valori custoditi nella nostra Costituzione.

 

MIRKO DE BERARDINIS

già Segretario provinciale ANPI Teramo

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.