Abruzzo, Italia, Sport, Teramo e Provincia

Roma. L’On. Tommaso Ginoble interpella il Presidente del Consiglio sul Giro d’Italia.

Riceviamo e pubblichiamo

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri – Per sapere – premesso che:

Quest’anno il Giro d’Italia –  il più importante e atteso evento sportivo italiano –  compie 100 anni e per l’occasione straordinaria l’Azienda organizzatrice (RCS) ha previsto un percorso straordinario che toccherà quasi tutte le regioni e una serie di iniziative esclusive per celebrare la “Corsa più dura del mondo, nel Paese più bello del mondo”;

 

il Giro d’Italia è da sempre uno degli eventi sportivi più prestigiosi, visibile in 184 Paesi del mondo, racconta –  attraverso le imprese incredibili dei ciclisti – le bellezze ambientali e culturali del nostro Paese ed in ogni sua tappa, è sostenuta da fondi pubblici erogati tramite Regioni, province e comuni che sono sede di partenza o di arrivo, oltre al patrocinio data dallo Stato italiano, con la fornitura di quanto necessario in forze dell’ordine e risorse varie, per la sicurezza ed il perfetto svolgimento dell’evento;

 

una tra le tappe più attese sarà quella del 14 maggio in Abruzzo, la salita al Blockhaus, nel cuore del parco della Majella, che oltre a rendere omaggio a Fausto Coppi, Gino Bartali, Marco Pantani e Baldini, sarà l’occasione per sostenere le popolazioni colpite dagli ultimi eventi sismici ed in questa regione ha sede lo sponsor principale di uno dei team esclusi;

 

come previsto dal regolamento la RCS Sport ha la possibilità di invitare, tramite lo strumento delle “wild card” 4 team di livello “professional” oltre alle 18 squadre di livello “world tour” iscritte di diritto alla corsa e nelle quali per la prima volta nella storia non è presente nessun Team italiano;

 

lo scorso 18 gennaio sono stati resi pubblici i team  scelti: la Bardiani-CSF (vincitrice della coppa Italia) e la Willier Selle Italia, quest’ultima peraltro gestita da una società irlandese (che oltre a godere dei ben noti vantaggi fiscali, ha tutti i dipendenti assunti presso di se con relativi contributi pagati in questo Stato) e 2 wild card a team stranieri, la polacca CCC e la russa Gazprom Rusvelo, inviti giustificati dall’organizzatore con vantaggi da possibili sponsorizzazioni;

 

sono state invece escluse altre due squadre italiane: la Nippo Vini Fantini e Androni Giocattoli, entrambe di grande valore e composte da atleti che hanno vinto il giro d’Italia nel passato;

 

la Nippo Vini Fantini aveva ricevuto la Wild Card negli ultimi due anni registrando grandi successi con le vittorie sui Gran Premi della Montagna di Cunego, che è uno dei tre vincitori Italiani del Giro ancora in attività, il colombiano Julian Arredondo  vincitore di tappe e della classifica degli scalatori e l’ex tricolore Ivan Santaromita;

 

la decisione di concedere, nell’anno del centenario, 2 wild card a team stranieri e di escludere i due team italiani ha creato malumori e grande delusione nel mondo sportivo che negli anni passati era solito avere almeno cinque Team italiani in gara;

 

in una nota ufficiale  dello scorso 19 gennaio il General Manager del team Nippo Vini Fantini ha chiesto alla Federazione Ciclistica Italiana di intervenire, a supporto di RCS, per chiedere una deroga all’Unione Ciclistica Internazionale  ed allargare il numero delle Wild Card, come fatto del resto già nel 2011 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ritenendo necessario un intervento forte per salvaguardare il Ciclismo Italiano e dare un’opportunità in più ad un team di matrice tricolore per il Giro100, il Giro che più di ogni altro unirà l’Italia e porterà il Made in Italy nel mondo;

 

un sollecito a trovare una soluzione, che consenta al team di partecipare al Giro d’Italia, arriva anche dall’assessore regionale allo Sport ligure e dal presidente del Coni Liguria attraverso una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della FCI-Federazione Ciclistica Italiana;

 

la mancata partecipazione al giro d’Italia può determinare un forte danno di visibilità e di ritorno economico per i team italiani e per l’intera manifestazione, oltre a portare alla quasi certa chiusura di due società che pagano tasse e contributi per gli ottanta dipendenti nel nostro Paese, il tutto a vantaggio di Team e movimenti ciclistici esteri

 

:-

 

Se il Governo non intenda intervenire al fine di verificare la possibilità, data la speciale ricorrenza del centenario del Giro d’Italia, di allargare il numero delle Wild Card –  come già avvenuto nel 2011 in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – e consentire ai team italiani esclusi di partecipare all’evento e salvaguardare il Ciclismo Italiano e dare un’opportunità in più ad un team di matrice tricolore per il Giro100, il Giro che più di ogni altro unirà l’Italia e porterà il Made in Italy nel mondo;

On. Tommaso Ginoble

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