USA. Non si può criticare il Natale.

Negli anni ho avuto modo di criticare tutto quanto c’era da criticare, rispettando il mio lavoro di giornalista inviato in una nazione.Immagino lo stesso  hanno fatto i giornalisti americani inviati in Italia.

C’e’,pero’,poco,anzi niente da criticare in America per quanto riguarda il periodo natalizio.MI e’ sempre piaciuto,soprattutto perche’  – reale  o  fittizio  – riesce sempre a cambiare l’atmosfera.
Diventa una festa:di colori,di suoni,di sapori di
odori,la gente cambia.Merry Christmas si sente ad ogni angolo delle strade,nei marciapiedi,ascensori,uffici,bar,dappertutto.Regali a tutti  e da tutti,e soprattutto una
valanga di aiuti economici alla gente bisognosa.Nessuno a natale resta senza cibo.
Enti civili e comunali preparano lunghi tavoli di buon cibo da assegnare a poveri,vecchi,disoccupati. Molti formano cori che si esibiscono nelle scuole,nelle chiese cantando inni natalizi. La gente si ferma e ascolta,batte le mani e lascia denaro sorridendo.Negli ospedali i pazienti ricevono visite degli amici, oppure attori e attrici che portano doni.Giungono da lontano parenti che non vedono da molto tempo.
Lotterie speciali danno la possibilita’ ai giovani di giocare con poco e vincere bei soldini. Negozi pieni,anche con la crisi.Cravatte e
guanti i doni piu’ venduti.Miliardi di dollari spesi per festeggiare.Poi un anno intero per pagare le spese effettuate con carte di
credito.Comunque,
Il natale americano,anche  nei piccoli paesi,e’ veramente un evento che nessun giornalista puo’ criticare.
Benny Manocchia