Benny Dall'America, In rilievo, Lettere

USA. Cari giovani giuliesi vi dovete svegliare!

Riceviamo e pubblichiamo

Ora basta. Rivoglio la Giulianova dei miei tempi,che pure non furono molto felici. La Giulianova povera

ma allegra.Viva.Frenata dal triste passato eppure lanciata nel futuro.Ci chiamavano sognatori.Ebbene si’,noi
eravamo capaci di sognare. Di rendere azzurro con il nosrtro cuore giovanile quel cielo buio,fosco.
Ora i giuliesi mi dicono che il nostro paese e’ triste.Congelato in uno sbiadito mondo che non accenna
a sciogliersi nonostante il solleone.

Quando lasciai l’Italia la situazione era davvero triste.I giovani senza lavoro.Tasse e niente investimenti.
L’emigrazione era quasi un obbligo. Pero’ ogni volta che tornavo a casa mi accorgevo – un po’ alla volta  – che la situazione stava cambiando,capivo che il nostro paese benedetto dal Signore,migliorava sfruttando
tutte le qualita’ naturali di Giulianova e l’intelligenza dei giovani. Una gioia tornare a casa,una stretta nel cuore doverla lasciare di nuovo.
Poi la strega della politica,il belzebu’ di tutto quanto desidera annichilire l’essere umano,sfiancandone
il desiderio di migliorare,affossando tutti i sogni che ognuno ha il diritto di avere.E cosi’ lentamente
il mio paese e’ ricaduto nell’oblio.Un sonno quasi letale che pochi sanno spiegarsi.
Allora Giulianova sveglia,perdio! Frantumate tutti gli ostacoli posti dinnanzi a voi da chi vuole la fine di tutto.Riaccendete il fuoco dell’entusiasmo.I giovani sviluppino la mentalita’ di chi sa di avere qualita’
da sfruttare Rientrate nella via giusta di chi ama famiglia,lavoro e lo  stupendo paesaggio di Giulianova.Una volta  portai con me un americano che non aveva mai visto  l’Italia;arrivati al belvedere disse:”This is how God must have imagined the world!”.E per chi non ha ancora imparato la lingua inglese,tradurro’:”Ecco come il Signore deve avere immaginato il mondo!”.
Giulianova ora basta.Sveglia!
di Benny Manocchia
potete scrivere al mio indirizzo mail
italianinusa55@gmail.com
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3 Comments

  1. si, tu però sei scappato e hai lasciato gli altri a lottare… perchè non sei rimasto anche tu a cercare di migliorare le cose?

  2. Riferendosi al mio appello ai giovani di lottare,Paola da Giulianova mi scrive:
    Si’,tu pero’ sei scappato e hai lasciato gli altri a lottare…perche’ non sei
    rimasto anche tu a cercare di migliorare le cose?
    Una domanda chiara,diretta che,sinceramente,soltanto una donna sa fare perche’ parte dal cuore.Paola,credimi,non sono scappato.La verita’. che non posso nascondere, e’ un’altra: mia madre vedova,mio fratello in America,l’altro,sposato,in partenza per lavoro a Milano.Mia madre insisteva:vai da tuo fratello in America,potrai farti un futuro.Quasi fui costretto a partire.Con il cuore a pezzo,credimi.E poi ritornavo ogni volta che potevo permettermi il biglietto per la nave o l’aereo.Insomma,fu una decisione dura.Sono
    convinto che la vita nel 1955 era molto molto piu’ difficile di quella di oggi in italia.Ed infine,certo,cercate di lottare e avere successo in casa.Ma se proprio non va,allora partite per l’estero.E forse capirete quanto sia crudele lasciare casa,famiglia e amici.

    benny manocchia

    italianinusa@gmail.com

  3. Vorrei aggiungere qualche riga alla risposta che ho dato a Paola,di Giulianova, sulla situazione dei giovani,ricordando per prima cosa che nel mondo oggi ci sono 76 milioni di giovani in cerca di lavoro e che negli Stati Uniti il 16,3 dei giovani e’ disoccupato.Quindi non e’ un problema soltanto dei nostri ragazzi.Poi ho cercato di portare alla mente (sempre prendendo come esempio the american youth)
    tutto quanto ho potuto annotare nel campo del lavoro per la nuova generazione.Bene,per prima cosa si
    deve dire che in USA i ragazzi e le ragazze accettano qualsiasi lavoro,finite le scuole o anche durante gli anni
    di scuola.Dall’assistente part time del dentista alla manutenzione dei parchi cittadini,dal periodo estivo per
    insegnare i ragazzi che devono ripetere una o due materie alla rimozione di frutta e imballaggio della
    stessa, alla guida di auto per le persone anziane.Eppoi:pressione sulle industrie locali e limitrofe perche’ assumino i giovani almeno durante l’estate per qualsiasi tipo di lavoro.Pressione sui capi di governo nazionali e locali ricordando loro che il voto dei giovani vale tanto quello degli anziani.Eppoi: formazione di gruppi con annunci gratuiti su giornali e radio locali per organizare recite estive e manifestazioni sportive di ogni tipo.
    Certo, si parla del periodo estivo.Dopo i giovani o torneranno a scuola oppure potrebbero chiedere alle banche o a organizzazioni capaci di offrire piccoli prestiti per permettere ai giovani di aprire piccoli negozi,
    da quello per la vendita dei libri a quello per la vendita di gelati e dolcetti.ecc.ecceterone come diceva san Bernardino.Alle banche fate notare che prima o poi loro potrebbero avere un vostro solido conto…
    Non ridete.Nessuno parte con un lavoro in qualita’ di direttore generale,o presidente di una societa’. L’iniziativa e’ il punto chiave.Quando cominciai a scrivere per i giornali,tanti miei pezzi mi tornavano indietro.Ma non mollai.Non abbiate paura:se vi dicono no,voi promettete loro di boicottare i loro prodotti.
    Altro che chiacchiere…

    benny manocchia
    italianinusa55@gmail.com

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