Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi. Antonio Norante (FI). NEL TERAMANO UN UNICO, NUOVO ed EFFICIENTE OSPEDALE.

FINALOMENTE SI DISCUTE SULLA RAZIONALIZZAZIONE DEI PRESIDI OSPEDALIERI REGIONALI:

 

(CHE POTREBBE ESSERE REALIZZATO A COSTO ZERO PER LA COLLETTIVITA’).

Da tempo si parla dei problemi legati alla sanità abruzzese senza però riuscire a risolverli a causa di assurdi campanilismi, localismi ed egoismi . Inoltre molte decisioni hanno spesso fornito soluzioni soprattutto a tutela delle esigenze di pochi medici o primari invece di puntare a scelte coraggiose, necessarie ma soprattutto logiche a tutela dei pazienti.

E’giunto il momento di intraprendere la strada delle riforme per modernizzare la sanità abruzzese, un percorso che le regioni del nord italia hanno avviato già da tempo con evidente successo. D’altra parte basta osservare i dati relativi alla cosiddetta mobilità passiva per verificare dove preferiscono andare a curarsi gli abruzzesi: centri d’eccellenza come Milano, Pavia, Padova,  Rovigo, Modena, Bologna, Roma, ecc… sono in cima alla lista delle strutture più utilizzate.

Se non si assumono decisioni coraggiose in ordine all’annoso ridimensionamento delle strutture ospedaliere, che resta uno dei principali problemi della sanità, non si va da nessuna parte.

Prendiamo il caso della provincia di Teramo: quattro ospedali che, sostanzialmente, svolgono le stesse attività, con molte strutture non a norma e una cronica carenza di personale. Quale decisione assumere per modificare questo stato di cose ? La soluzione l’ho proposta, inascoltato, assieme a pochi amici ormai da oltre sei anni, tant’è che nel 2009 approvammo una mozione in tal senso in un Consiglio Comunale a Roseto. Per cui mi dispiace per il simpatico sindaco di Giulianova giunto, ancora una volta, in ritardo nel rivendicarla. La soluzione potrebbe essere quella di realizzare un nuovo, grande ed efficiente ospedale dopo aver verificato attentamente la distribuzione della popolazione sul territorio provinciale ed aver individuato un punto baricentrico, (che per la nostra provincia potrebbe essere benissimo l’uscita autostradale di Mosciano). Anche perché nella sanità le distanze si misurano in minuti anziché in chilometri, tenendo conto di una viabilità che permetta ad un infartuato da codice rosso di raggiungere in pochissimo tempo un centro d’eccellenza con cardiologia, cardio-chirurgia, anestesia, unità coronarica, rianimazione, ecc…, strutture realmente in grado di salvargli la vita: e lo stesso discorso vale per le nascite, ormai oggetto di una inutile quanto stucchevole polemica. Mettere il paziente al centro degli interessi sanitari, in modo da assisterlo con efficienza e rapidità. D’altra parte l’eccellenza si ottiene solo realizzando strutture idonee in grado di trattare decine di migliaia di casi l’anno, con personale che non sia costretto a lavorare sempre in emergenza. Al malato non interessa dove curarsi ma solo curarsi bene e questa soluzione, inoltre, permetterebbe senz’altro di invertire la rotta per ciò che riguarda la cosidetta mobilità passiva.

Un nuovo ospedale, vero e proprio centro d’eccellenza,  che potrebbe essere realizzato a costo zero: basterebbe verificare come hanno fatto in altre regioni oppure il caso emblematico del Gruppo Astaldi che in Turchia sta

realizzando in concessione la progettazione, costruzione e gestione di un polo ospedaliero di circa 3500 posti letto per un importo che sfiora il miliardo di euro, senza oneri per la collettività turca ! Un’iniziativa che i concessionari possono realizzare grazie alla gestione delle strutture ospedaliere, il cosiddetto global service, che in termini più semplici significa lavori ed opere in cambio di fornitura di servizi del tipo calore, energia, pasti, materiale sanitario non medicinale, pulizia, parcheggi, sorveglianza, manutenzione, ecc… per un determinato periodo di anni.

Gli stessi servizi per cui ogni Asl, annualmente, sforna gare d’appalto multimilionarie vinte da soggetti diversi senza avere in cambio alcun tipo di lavoro.

Nello stesso tempo si potrebbero riconvertire gli altri ospedali della provincia di Teramo in centro di riabilitazione, in distretto sanitario per la medicina di base e in residenze sanitarie assistite destinando a questa riconversione le limitate risorse a disposizione oltre a quelle reperibili attraverso la dismissione e valorizzazione economica di beni di proprietà della Asl teramana, invece di usarle per la costruzione del nuovo ospedale.

E poi una corretta medicina sul territorio che si basi innanzitutto su distretti da ripensare perché a volte anch’essi diventano dei piccoli carrozzoni politicosanitari.

Sottoscrivere seri accordi con i medici di base, magari associandoli tra loro in ambulatori comuni e con il servizio di guardia medica, che sono il primo filtro e tramite i quali, on-line, si possano fare prenotazioni con referti che viaggino via internet. Tutto ciò eviterebbe che il paziente vada prima dal proprio medico, poi alla Asl per prenotare la prestazione, poi a fare la visita specialistica,  poi a pagare il ticket, poi  a riprendere il referto, poi tornare dal proprio medico… Per non parlare dei medicinali che, in molti casi potrebbero essere portati direttamente a domicilio dopo essere stati prenotati on-line. Quindi zero duplicazioni, seri indicatori di efficienza, maggiore assistenza domiciliare, cercando di eliminare ogni tipo di inefficienza che è un costo, anche politico, che nessuno può più permettersi.

Nel frattempo, mentre si realizza il nuovo presidio ospedaliero che sia un vero centro d’eccellenza, occorre fare solo ordinaria manutenzione nelle strutture esistenti, efficientare gli attuali ospedali sul piano della logistica e del facility management, centri di costo che da soli, escluse le spese per il personale, rappresentano circa il 40% della spesa totale. Ma occorre fare presto, anche perché l’inefficienza va a discapito dei cittadini che si sono già stufati di dover attendere mesi se non anni per prenotare una prestazione nella sanità pubblica mentre in quella privata lo stesso esame lo riesci a fare dopo qualche giorno. Gli stessi cittadini che hanno ormai capito come gli sprechi siano una manna dal cielo per molti e che le inefficienze, spesso, sono volute per favorire qualcuno a scapito di qualcun altro.

Spero che il dibattito avviato in questi giorni sia in grado di riuscire a produrre decisioni utili in tempi rapidi a beneficio di tutti i cittadini, che chiedono sempre più una sanità che funzioni veramente !

 

Roseto, lì 28/07/2015  Antonio Norante – Capogruppo Forza Italia Comune di Roseto

 

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