Abruzzo

Chieti. QUALE FAMIGLIA PER UN DURO TEMPO DI CRISI?

Martedì 27 gennaio 2015, alle ore 18, presso l’aula magna del seminario regionale San Pio X a Chieti, moderatore Don Michele Giulio Masciarelli, Prefetto degli studi del “ Pianium”, si è approfondito un argomento dal titolo “QUALE FAMIGLIA PER UN DURO TEMPO DI CRISI?”.Relatoreil cardinaleEdoardo Menichelli che riceverà l’investitura ufficiale il 14 febbraio, nel concistoro per la creazione di nuovi Cardinali, indossando la berretta rossa che gli sarà consegnata proprio da Papa Francesco. Presenti il sindaco Umberto Di Primio, il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, l’arcivescovo della diocesi di Ortona Lanciano, Emidio Cipollone.

Monsignor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti – Vasto, rivolgendo il saluto ai numerosi partecipanti, si è scusato di non poter prendere parte alla discussione per impegni pastorali già programmati.

 

Per la cronaca, mercoledì 28 gennaio (inizio ore 17), nell’auditorium del rettorato dell’università G.D’Annunzio a Chieti, Monsignor Bruno Forte ha tenuto una conferenza dal titolo “La famiglia, sfida e risorsa”. Hanno partecipato, oltre ad altri illustri ospiti, ilsottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, medico, cattolico, e padre di una famiglia numerosa, composta da 9 figli. Recentemente Papa Francesco, con molto coraggio e semplicità, parlando della procreazione, ha messo al corrente che il cristiano non ha l’obbligo di mettere al mondo i figli come i conigli.

Una mia riflessione è riscontrare che due eventi che trattano lo stesso argomento, in una piccola città come Chieti, alla distanza di 24 ore, forse è esagerato.

L’incontro con il cardinaleEdoardo Menichelli, ha avuto poca visibilità, sia sulla carta stampata, sia sul web che alla televisione

Anche la pagina web dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto non ha pubblicizzato l’evento.

 

Con la sua simpatia ed umiltà, Don Edoardo Menichellipreferisce il Don ad Eminenza, ha appassionato l’uditorio con tanti spunti di riflessione.

Matrimonio, Sacerdozio, Parrocchia e la Famiglia da definire come la salvezza della società,che è anche vita, lavoro, sofferenza ed educazione.

E’ opportuno iniziare di nuovo ad evangelizzare la famiglia con il richiamare l’amore sponsale del matrimonio, ma non come oggetto e riflettere sull’unione considerando il grembo materno come l’accoglimento sicuro.

Si deve essere convinti che il sacramento del matrimonio è stabile e nutriente, educando alla fertilità seria e non ad una procreazione senza sessualità o sessualità senza procreazione.

Sviluppando il tema della procreazione bisogna condannare la tentazione dell’uomo di decidere di appropriarsi della vita del nascituro se si scopre che nascerà down o talassemico, la soluzione è quella di abortire.

Don Edoardo  Menichelli più volte ha insistito sulla responsabilità dei coniugi nel ruolo di genitori che dà loro la responsabilità di accogliere la vita, costruirla insieme a Dio e di custodirla, educandola con la consapevolezza umana e la fede.

Si sposa bene in questo dibattito un esempio del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, sullaresponsabilità nella famiglia, nel considerarla non come semplice consumatrice di beni e servizi, ma come nucleo da sostenere ed accompagnare nel particolare percorso di crescita.

Le giovani coppie che vivono in solitudine devono essere considerate e bisogna assisterle con un forte impegno delle parrocchie.

 

La crisi della famiglia è iniziata con Adamo ed Eva, con la loro nudità.

Io sono convinto che per la rinascita della famiglia, occorra l’EDE.

E = EDUCAZIONE – D = DIALOGO- E = ESEMPIO

Nella mia infanzia, l’educazione veniva insegnata prima dalla famiglia, poi dalla scuola, infine dal cosiddetto terzo ambiente, che poteva essere l’azione cattolica, lo scautismo o altre associazioni. Oggi la famiglia è assente, troppo impegnata a lavorare in una società che non offre niente e si vuole distrarre frequentando i passatempo, lasciando i figli soli a casa, dove il più grande sorveglia il piccolo…

Quando si cena, momento in cui la famiglia dovrebbe essere riunita, si sceglie di vedere la televisione. Il padre è stanco, non realizzato ed è silenzioso. La mamma è indaffarata ad apparecchiare, cucinare, stirare, fare la spesa, quindi il riposo. Non c’è dialogo. Questo è l’esempio che si trasmette ai figli, che io considero abbandonati.

Purtroppo la verità è che la nostra società è più orientata verso gli anziani che i giovani, come se si potesse fare a meno di loro.

 

In conclusione, Don Edoardo Menichelli pensa che alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre 2015 sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”,si parli anche dei divorziati, separati e gay che sono persone normali ed invita la Chiesa ad accoglierli edinteressarsi ad ognuno di loro.

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001

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