Italiani all'Estero

USA. Il flop di «Juno», di Benny Manocchia

Eccolo qua’,questo salsicciotto di roccia che gli indiani vendettero ai bianchi per 24 dollari,cassaforte che contiene il piu’ ricco tesoro degli Stati Uniti,venti chilometri di isoletta incredibile dove vivono e si muovono,come

formiche impazzite 4-5-6 milioni di persone,chi lo sa veramente.E’ un continuo va e viene di gente che adora Manhattan e poi la odia e poi l’adora…Un esperimento della natura ma forse degli uomini,perche’ raramente la natura si diverte a mutare le cose,mentre gli uomini…Hanno
eretto grattacieli altissimi che resistono a venti capaci di spazzare
tutto (come qualche volta hanno fatto).Gli incendi non vincono quasi mai,l’acqua qualche volta invece si’.Un anziano,glorioso mostro che
attende pazientemente l’arrivo del “nemico”.Come sta succedendo in queste ore.Vento e neve si infilano nei canaloni di grattacieli ululando come lupi affamati.Il mio vecchio ufficio redazionale al 31mo piano davvero si spostava leggermente,quasi delicatamente,quando veniva aggredito dai venti furiosi
dell’Atlantico. Era il palazzo della Pan Am,dove atterrava (diciamo cosi),gli elicotteri che portavano passeggeri dall’aeroporto Kennedy in pochi minuti.
Neve e vento cercavano ogni volta di creare grossi problemi,e ci riuscivano.
Una volta’ un elicottero spinto dal dio Eolo s’appoggio malamente al ciglio della rotonda per l’atterraggio e venne giu’ a pezzi creando morte e
distruzione.In queste ore Manhattan e’ “morta”.Chi si permette di uscire
in auto verra’ arrestato e processato.Non ci sono piu’ candele a Manhattan:vendite eccezionali.Avvertiti in tempo,i newyorkesi che vivono
qui da tutte le parti del mondo,hanno fatto provviste:cibo da consumare
senza dovere (o potere) usare stufe e fornelli.Infatti l’elettricita’ va e viene a piacimento.Ascensori fermi (spesso con gente rinchiusa dentro che urla a squarciagola).Pero’ qualche volta si sente qualcuno cantare.Vicino casa mia ho sentito con le mie orecchie “Giulianova e’lu ccchiu’ belle site” eccetera.Ma come raggiungere quel luogo?Nemmeno con gli sci (ammesso che sapessi sciare).L’atmosfera e’ eccitante e avvilente al tempo stesso.Il micidiale Juno passera’ tra un giorno o due e tutto,a
Manhattan,tornera’ al normale,il normale “pazzo” di questa isola
incantata. E poi qualcuno annuncera’ il numero dei morti causati da vento e neve,gli unici nemici che riescono a mettere Manhattan in ginocchio.
di Benny Manocchia
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