Teramo e Provincia

Bellante. Sopralluogo congiunto per il sottopasso ciclopedonale La Provincia sta lavorando alla progettazione di più opzioni

 

Sopralluogo congiunto, questa mattina a Molino San Nicola a Bellante: Provincia, Comune, Regione e Ferrovie dello Stato hanno fatto una prima valutazione in loco delle possibili opzioni progettuali per la realizzazione di un sottopasso ciclo pedonale dopo la chiusura da parte di Ferrovie dello Stato del passaggio a livello. All’incontro hanno partecipato numerosi residenti e anche il Comitato di quartiere che contesta la chiusura del passaggio a raso da parte delle Ferrovie.

 

Le ipotesi si sono ristrette a due: un sottopasso ciclopedonale da sei metri oppure uno da quattro. In ambedue i casi il sottopasso potrebbe essere realizzato a fianco dell’attuale passaggio a livello, lato Giulianova, dalle stesse Ferrovie, su progettazione della Provincia e con i fondi messi a disposizione della Regione: al momento circa 300 mila euro.

 

La Provincia, erano presenti il presidente Renzo Di Sabatino, il consigliere incaricato della viabilità Mauro Scarpantonio, l’ingegnere Dario Melozzi, produrrà nell’arco di pochi giorni uno studio di fattibilità su tutte e due le soluzioni: la differenza, secondo i tecnici di Ferrovie dello Stato, questa mattina presenti al sopralluogo, potrebbe essere notevole sia da un punto di vista economico – in quanto i costi di un sottopasso per questioni logistiche e tecniche non sono “proporziali ma esponenziali” – sia rispetto ai tempi di realizzazione: quello di quattro metri non prevede “innesti a spinta” e sarebbe pronto in pochi giorni.

 

“Per avere un quadro chiaro, trasparente e risolutivo – ha dichiarato il consigliere Mauro Scarpantonio – vogliamo poter considerare nel dettaglio tutte le opzioni visto che il sindaco di Bellante chiede un sottopasso da sei metri non solo per ragioni di sicurezza ma anche di inclusione urbanistica e sociale. Naturalmente dovremo fare i conti con le risorse a disposizione”.

 

Il sindaco, Mario Di Pietro ha ribadito che “il quartiere da una parte viene tagliato dalle Ferrovie e dall’altro dal fiume. L’amministrazione comunale ha il dovere di cercare la soluzione che garantisca la migliore integrazione sociale oltre che il massimo della sicurezza. In questo momento sono negate tutte e due”.

 

Il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, ha confermato l’intenzione di migliorare, con marciapiedi, drenaggio delle acque e illuminazione, il passaggio carrabile già esistente: i lavori, con i fondi dell’ente, saranno realizzati immediatamente. Già da da questo pomeriggio le squadre di operai della Provincia saranno sul posto per ripulire tutta l’area con il taglio dei canneti e delle erbacce.

Teramo 9 gennaio 2015

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