Giulianova, In rilievo

Giulianova. PD: Gabriele Filipponi nuovo Segretario cittadino

Da nuovo segretario del Partito Democratico di Giulianova ritengo necessario ringraziare tutti coloro che hanno creduto fortemente alle proposte programmatiche presentate in questi giorni ai circoli e agli iscritti.

Senza addentrarmi sulle specifiche tematiche che saranno affrontate nel corso del mio incarico politico voglio, da subito, dire che questa nuova fase dovrà essere caratterizzata dall’inclusione e dal dialogo.

Inclusione di contributi fattivi, di esperienze, di professionalità che hanno contraddistinto da sempre questo partito e che dobbiamo tornare a valorizzare e a coinvolgere.

Da padre di famiglia sono cosciente di quante difficoltà ci sono a riaccendere le passioni, il fervore, gli entusiasmi soprattutto delle nuove generazioni, ma sono ancora più convinto del fatto che la soluzione non è quella di delegare o, ancora di più, di distruggere l’esperienza dei partiti politici e il loro ruolo all’interno delle comunità sociali territoriali.

Oggi all’interno del Partito Democratico si discute, anche animatamente, degli stessi argomenti  di cui si discute nell’ambito delle famiglie italiane.

Una nuova generazione che vuole un profondo cambiamento, che rivendica il diritto al lavoro prima e al di sopra di tutto si scontra con un’altra generazione che cerca di far capire quanti siano rilevanti alcuni diritti e garanzie acquisite attraverso la battaglia politica.

La sfida di oggi, anche a livello locale, sarà quella di mediare tra le esigenze diverse e riuscire a trovare una sintesi unitaria capace di produrre effetti positivi  all’esterno perché soltanto insieme possono essere trovate soluzioni valide per il miglioramento della nostra città.

Ecco perché il dialogo.

Il confronto è un processo difficoltoso perché tutti siamo innamorati delle nostre idee e vediamo con fastidio coloro che minano le nostre certezze, ma solo attraverso il dubbio, l’ascolto, la pluralità di idee è possibile avere una visione reale della problematica e trovare la migliore soluzione.

Spero, insomma, di dare il mio contributo per fare in modo che le preoccupazioni, le riflessioni e gli entusiasmi che quotidianamente viviamo nelle nostre famiglie possano invadere un terreno più ampio rivitalizzando il valore della comunità, del luogo in cui si vive e si cresce insieme.

 

 

Il Segretario del Partito Democratico di Giulianova

Gabriele Filipponi

 

 

Rilanciare la partecipazione

Scopo di questo documento di proposte è quello di attivare una riflessione con gli iscritti e con i cittadini per costruire nel presente e nel futuro un Partito Democratico capace di ascoltare e di rispondere ai bisogni e alle aspettative della comunitàgiuliese. Non si tratta di un programma, ma di un manifesto aperto alle proposte di tutti, un punto di partenza di un percorso di condivisione e di rilancio della partecipazione popolare e democratica alle scelte politiche, tematiche, organizzative, di un Partito che, passato attraverso le tante trasformazioni e rinascite, eredita a Giulianova una tradizione di consenso popolare e di buon governo che oggi dobbiamo essere in grado di rafforzare e di adeguare ai tempi e alle nuove esigenze.

 

Un partito aperto e inclusivo

Il modello di Partito che dobbiamo riuscire a declinare è quello di una organizzazione non burocratica e chiusa, ma aperta, stimolante, capace di fornire proposte, progetti, idee e di sintonizzarsi con la città. Per fare questo dobbiamo essere in grado di favorire l’apertura alla nuove generazioni creando luoghi e forum, in presenza e su internet, capaci di dare valore e potere ai giovani, portando le loro idee alla base dei programmi di sviluppo della città. Ma un partito inclusivo è anche quello in grado di utilizzare le risorse di conoscenza e di valori di chi ha sempre collaborato nel partito e le esperienze di chi nel lavoro e nella società ha saputo trarre successi e offrire opportunità, ma che il Partito non ha sufficientemente compreso e valorizzato. Con loro non è solo necessario saper dialogare anche al di fuori delle sedi istituzionali, ma coinvolgerli in occasioni in cui il Partito diventi capace di ascoltarli, di scoprirli e di valorizzarli.

 

Affrontare le questioni chiave del presente e del futuro di una città che cambia

Giulianova, come tutte le altre città, sta vivendo un periodo di profonde trasformazioni per l’impatto devastante della crisi economica. Prima la crisi artigianale e industriale, poi la crisi del turismo e del commercio. Erano i settori sui quali dal dopoguerra ad oggi la città è cresciuta. Ma la crisi sta cambiando il volto e la società giuliese. E allora il PD deve diventare il luogo in cui discutere di rilancio economico, di scoperta dei nuovi settori occupazionali e produttivi, di sinergia per il potenziamento dei servizi avanzati e l’utilizzo delle tecnologie, di misure di incentivazione e agevolazione per le piccole imprese e lo start up di nuove. Dobbiamo costruire, attraverso dibattiti, confronti, forum, piccoli o grandi eventi di riflessione, un nuovo progetto economico e sociale per la città con un piano per il lavoro, un piano per i giovani, un piano per le imprese. Le questioni chiave che devono diventare occasione di incontri, dibattiti, confronti settimanali,saranno (ma l’elenco lo possiamo arricchire insieme):

  • la nuova economia (dalla blue economy del mare, alla green economy che è il potenziale delle nostre colline, alla white economy dei servizi alla persona, settore in cui Giulianova ha sempre avuto un primato con la presenza di tante strutture sociali, all’economia digitale in cui tanti giovani giuliesi si stanno distinguendo, etc.);
  • il lavoro e i nuovi lavori;
  • la tutela e l’utilizzo moderno dei beni e delle risorse storiche, ambientali, naturali, professionali;
  • la nuova solidarietà sociale e fra le generazioni;
  • l’educazione, la formazione e la scuola;
  • il potenziamento delle infrastrutture strategiche di collegamento (porto, collegamento stradale e velocizzazione nell’accesso alle autostrade, stazione ferroviaria e autobus);

 

Il Partito Democratico e il governo della città

Il Partito Democratico è alla guida della città, come lo è stato per decenni, portando innovazione e assicurando benessere e crescita. Il Partito dovrà sostenere le importanti scelte dell’Amministrazione, ma dovrà anche accompagnarle potenziando l’ascolto e la collaborazione dei cittadini. Il Partito può e deve essere l’anello di congiunzione e di trasmissione fra la proposta politica che emerge dall’ascolto dei cittadini e gli strumenti e le responsabilità di governo che sono affidate all’Amministrazione comunale. Partito e Amministrazione non possono che essere necessariamente due entità autonome ma interagenti verso l’obiettivo comune della crescita della città, che oggi chiede di essere accompagnata nell’uscita da una crisi, che trascende le dimensioni cittadine e che ha bisogno di essere affrontata con una nuova tensione sociale e politica.

   

Più coesione interna, innovazione e capacità di stringersi intorno alla comunità

Il momento che stiamo vivendo è tale che non possiamo più permetterci di dividerci. Solo se facciamo squadra, pur con i contributi, il confronto, la discussione e le diversità che sono la ricchezza del Partito democratico, possiamo farcela. Ma questo richiede responsabilità: non possiamo più permetterci di fare “chiacchiere”, di scagliarci gli uni contro gli altri, di esasperare conflitti, tensioni e toni fra di noi. La comunità giuliese ci chiede consapevolezza dei problemi enormi che abbiamo davanti. Ma se noi siamo presi solo dalle nostre tensioni interne, non riusciamo più ad essere credibili e propositivi. Per questo sarà importante rafforzare il dialogo dentro i circoli: i circoli devono riunirsi costantemente e fornire al Coordinamento continui spunti di lavoro. Al tempo stesso il Coordinamento dei circoli deve essere ricettivo, stimolante e aperto a tutte le sollecitazioni. Dobbiamo vederci e dialogare più spesso e non soltanto per discutere di emergenze o per prendere decisioni o per scegliere candidature o per organizzare primarie.

Un’altra proposta per riunire i tanti giuliesi emigrati per lavoro in altre zone e in altri contesti o per avvicinare i giovani è quella di istituire un Circolo on line del PD, come ad esempio è stato fatto a Bologna o a Torino, capace di agganciare soprattutto le nuove generazioni. Dobbiamo creare un partito più social, rafforzando la nostra presenza sui social network e creando anche sondaggi on line sulle nostre proposte e un blog tematico. Dobbiamo essere molto attenti e dialoganti verso l’associazionismo e il volontariato, che a Giulianova vantano una presenza consolidata da decenni: con loro dobbiamo costruire attività e iniziative per consolidare nuovi obiettivi e progetti congiunti di lavoro. Ovvero nel PD di Giulianova dobbiamo essere capaci di innovare verso un modello che è oggi chiamato di “Politica 2.0”. Possiamo farcela solo lavorando insieme.

 

Con queste proposte mi candido alla segreteria del PD, chiedendovi aiuto nel definirle meglio, nel modificarle, nell’integrarle e nel trasformarle in realtà. Aspetto tutti i vostri suggerimenti, le vostre perplessità e le vostre proposte.

 

Giulianova, 30 novembre 2014

 

Gabriele Filipponi

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