Cultura & Società

CIVITELLA DEL TRONTO. VISIONI, Gianluigi Colin a cura di Umberto Palestini

ARTE IN CENTRO

Cultura contemporanea nei borghi e nelle città
4 luglio – 28 settembre 2014

CIVITELLA DEL TRONTO

VISIONI | Gianluigi Colin
a cura di Umberto Palestini

VISIONI | Visione Territoriale
a cura di Giacinto Di Pietrantonio

Fortezza Borbonica e Museo delle Armi di Civitella del Tronto
preview per la stampa e opening su invito: sabato 5 luglio, ore 19.00
apertura al pubblico: 6 luglio – 28 settembre
luglio e agosto | 10.00 – 20.00 / settembre | 10.00 – 19.00

 

La mostra di Gianluigi Colin,Interferences, a cura di Umberto Palestini costituisce un evento unico poiché l’artista presenta unprogetto site-specific sviluppato attraverso l’interazione tra diversi linguaggi, quali la fotografia, l’installazione, il video e imultimedia. Colin descrive il caos del sistema della comunicazione continuamente bombardato da immagini provenienti, in tempo reale, da tutto il mondo. Come ulteriore sviluppo della personale tenuta recentemente dall’artista al museo di Pordenone intitolata Caos Apparente, Colin riflette sulle interferenze che intaccano alcune immagini durante il processo di trasmissione, impedendone una visualizzazione corretta e completa. Così, la vita di queste immagini destinate a subire una metamorfosi cibernetica e repentina, diventa oggetto della poetica di Colin attraverso un intervento multimediale che riproduce una sequenza di foto e video dal sapore randomico e quasi ossessivo. La legge universale della derivazione dell’ordine dal caos, si riflette nella realtà visiva di Colin che è anche art director del Corriere della Sera. Infatti, il passaggio dal caos all’ordine avviene nel momento di selezione delle immagini destinate alla stampa del quotidiano. Le opere di Colin si appropriano di alcuni spazi della Fortezza di Civitella del Tronto aprendo multiple finestre sul mondo e sulla sua rappresentazione.  Colin accoglie i visitatori in una realtà fatta di foreste di simboli e architetture estetiche dai molteplici valori espressivi, svelando i sottili meccanismi della comunicazione.

Con la mostra collettiva Visione territoriale, fulcro del progetto espositivo VISIONI 2014 e curata da Giacinto Di Pietrantonio, ci si è voluti concentrare su una delle tradizioni più antiche del territorio abruzzese: la ceramica di Castelli. Un materiale antico e denso di significato, presente come esperienza territoriale sia nella dimensione domestica che in quella artistica. Partendo dal coinvolgimento dell’Istituto di Castelli F. A. Grue e delle maestranze locali, gli artistiGabriele Di Matteo, Anna Galtarossa, Daniel Gonzàlez, Mark Kostabi, Ugo La Pietra, Alfredo Pirri, Luca Rossi, Matteo Rubbi, Giuseppe Stampone, Vedovamazzei, hanno progettato e concepito delle opere in ceramica. Se la scuola ceramista di Castelli non ha mai smesso di tramandare la sapiente tecnica di lavorazione in maniera autentica, nè tanto meno di attirare l’attenzione degli artisti contemporanei, è vero anche che spesso si è creato un divario tra il linguaggio tradizionale e quello contemporaneo. Visione territorialevuole superare tale distanza, guardando alla tradizione come a una presenza viva nel territorio e capace di costituire una possibilità di linguaggio locale rivolto all’internazionalità. Visione territoriale vuole essere anche un’occasione di riflessione e discussione circa l’importanza della fase progettuale del lavoro dell’artista e del metodo di ricerca delle forme, dei materiali e delle tecniche che la nostra tradizione offre come fucina culturale in divenire. L’aspetto educativo e quello formativo si fondono con la necessità di recuperare una “visione del territorio” il più possibile attenta alla tradizione in senso contemporaneo, fino a diventare visione del mondo.

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