Rapagnà: un divieto collegato alle elezioni regionali?

 

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, con una procedura “non prevista” dallo Statuto della Regione Abruzzo e dalla Legge Regionale n. 44/2007, si è rifiutato di “ricevere” dalle mani dei promotori i quesiti dei 3 Referendum abrogativi ed i rispettivi moduli da vidimare e da restituire ai promotori al fine di dare avvio alla raccolta delle 25.046 firme autenticate e certificate necessarie per presentare la richiesta di indizione degli stessi.

L’Ufficio di Presidenza, invece di attenersi alla procedura stabilita dalla Legge n. 44/207, e su una “considerazione di carattere politico” dello stesso Presidente Nazario Pagano (contestualmente responsabile regionale del Partito di Forza Italia), ha richiesto al Collegio per le Garanzie Statutarie un “parere” su una questione non attinente al procedimento referendario ma riguardante la “interpretazione autentica” delle norme che regolamentano le attività di ordinaria e straordinaria amministrazione realizzabili nel periodo di “prorogatio”.

La nota dell’Ufficio di supporto del Collegio, firmata dal Dirigente Dott. Giovanni Giardino e dal Responsabile dell’Ufficio Dr. Gianguido D’Alberto, è indirizzata, non al Comitato promotore dei referendum, ma al sig. Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano.

Il Presidente Pagano, in quel momento già in carica come responsabile regionale di un partito politico, nella richiesta di parere “anticipa al Collegio” e scrive che a suo avviso, i due periodi, quello dei sei mesi precedenti e quello dei sei mesi successivi all’elezione del nuovo Consiglio regionale“rappresentino rispettivamente un dies a quo ed un dies ad quem che ricomprendono il periodo in cui l’iniziativa referendaria non può essere esercitata” e “aggiunge” inoltre che un’interpretazione letterale della disposizione in oggetto finirebbe per consentire, nel periodo di prorogatio, “l’esercizio di una iniziativa referendaria, istituto che sicuramente ha una forte connotazione politica”.

per il Comitato promotore

Pio Rapagnà – ex Parlamentare