Cultura & Società

Mare Nostrum. I diritti non hanno frontiere né confini.

25 aprile 2014 @ Zona 22
Mare Nostrum
I diritti non hanno frontiere né confini.
Siamo cittadini del mondo. Liberi di essere, di andare, di restare. Partigiani di ieri e di oggi.
Mare Nostrum è il nome utilizzato dal Governo Italiano per definire l’operazione militare di controllo dei flussi migratori che interessano il Mar Mediterraneo meridionale. Per noi Mare Nostrum rappresenta un insopportabile paradosso. L’idea romantica del mare inteso come un luogo di viaggio, di ricerca e di libertà, violata da un’Europa che pensa al mare come ad una grande frontiera in cui selezionare chi muore e chi arriva, imprimendogli il marchio di un confine che si porterà dietro nella bara o nella vita di stenti che lo aspetta.
Quest’anno Zona 22 ricorderà la Liberazione dal nazifascismo attraverso i volti e le storie di donne e uomini che ancora oggi, da una sponda all’altra del Mar Mediterraneo, sono oppressi da regimi autoritari, nel tentativo di combatterli e di resistervi. Persone che decidono di lasciare il proprio paese di origine e di mettersi in cammino, valicando un confine dietro l’altro. Sperando in un viaggio verso la democrazia e la libertà.
Nel corso della giornata discuteremo della Carta di Lampedusa, frutto dell’incontro di molteplici realtà e persone che si sono ritrovate a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014, dopo la morte di più di 600 donne, uomini e bambini nei naufragi del 3 e dell’11 ottobre 2013, ultimi episodi di un Mediterraneo trasformatosi in cimitero marino per le responsabilità delle politiche di governo e di controllo delle migrazioni.
Proveremo anche a fare il punto della situazione sulle condizioni di accoglienza e di inclusione che il nostro territorio, l’Abruzzo, offre ai migranti in arrivo in questi ultimi mesi. Quanti profughi sono oggi ospitati nella nostra Regione? Quali enti si occupano di loro? E con quali prospettive?
Lampedusa (Europa).
L’ideazione della mostra fotografica, realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma, nasce, a febbraio, durante la tre giorni trascorsa sull’isola, porta d’Europa, per la stesura della Carta di Lampedusa. Immagini e parole su legno. Il legno delle barche che, una volta approdate/naufragate sull’isola di Lampedusa, vengono messe sotto sequestro e poi abbandonate in discarica, lontane degli occhi , lontane dal cuore. L’ispirazione per queste cornici un po’ insolite nasce dall’esigenza di ridare agli oggetti, alle barche, ai giubbotti galleggianti, ai vestiti, alle scarpe e ai pezzi di legno una propria identità e delle storie da raccontare. Le foto raffigurano il cimitero delle barche, posto sotto sequestro e sorvegliato 24 ore su 24 dall’occhio vigile dei militari, il centro d’accoglienza di Lampedusa, le tombe dei migranti non identificati e porto M., sede del collettivo lampedusano Askavusa.
Tra una sezione di foto e l’ altra sarà possibile leggere estratti della Carta di Lampedusa sulla libertà di resistere, la libertà di restare e libertà di movimento.
Sono invitati a partecipare tutte e tutti coloro che pensano che il 25 aprile debba vivere oltre le ricorrenze e la memoria, e debba sempre essere ri-articolato come una lotta comune contro i vecchi e i nuovi fascismi. Le leggi che regolamentano le migrazioni oggi in Europa, e in particolare in Italia, rappresentano un ostacolo alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli. Per questo pensiamo che la Carta di Lampedusa esprima un’idea di cambiamento indispensabile che dobbiamo sostenere e diffondere, anche in Abruzzo.
Invitiamo le sedi locali delle associazioni firmatarie della Carta di Lampedusa a partecipare al dibattito: Arci, Un ponte per, Libera, Usb, Legambiente, Emergency, Cobas, Arci Gay, Amnesty, Antigone, Giuristi Democratici, Anpi etc.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA:
dalle ore 16.00
– Lampedusa (Europa). Esposizione della mostra fotografica realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma e della scuola di italiano per migranti A voce alta.
– Mare chiuso. Proiezione del videodocumentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, ZaLab 2012.
– Presentazione della Carta di Lampedusa e assemblea aperta sui diritti di cittadinanza e l’accoglienza dei migranti in Abruzzo, per dire basta ai respingimenti e ai Cie!
dalle ore 20.00 Aperi/cena e Musica!
Per un 25 aprile con il cuore antifascista e con gli occhi puntati su un’Europa dei diritti e dell’inclusione.

Zona 22
Via Caduti sul Lavoro 4
San Vito Marina (CH)
Link utili:
– La Carta di Lampedusa:
http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.U1EuAaJVWJp
– La mostra fotografica Lampedusa (Europa). http://www.anomaliaparma.org/2014/02/01/lampedusa-europa/
– Mare chiuso – ZaLab
www.zalab.org/progetti-it/14/#.U1FA7qJVWJo
25 aprile 2014 @ Zona 22
Mare Nostrum
I diritti non hanno frontiere né confini. 
Siamo cittadini del mondo. Liberi di essere, di andare, di restare. Partigiani di ieri e di oggi. 

Mare Nostrum è il nome utilizzato dal Governo Italiano per definire l’operazione militare di controllo dei flussi migratori che interessano il Mar Mediterraneo meridionale. Per noi  Mare Nostrum rappresenta un insopportabile paradosso. L’idea romantica del mare inteso come un luogo di viaggio, di ricerca e di libertà, violata da un’Europa che pensa al mare come ad una grande frontiera in cui selezionare chi muore e chi arriva, imprimendogli il marchio di un confine che si porterà dietro nella bara o nella vita di stenti che lo aspetta. 
Quest’anno Zona 22 ricorderà la Liberazione dal nazifascismo attraverso i volti e le storie di donne e uomini che ancora oggi, da una sponda all’altra del Mar Mediterraneo, sono oppressi da regimi autoritari, nel tentativo di combatterli e di resistervi. Persone che decidono di lasciare il proprio paese di origine e di mettersi in cammino, valicando un confine dietro l’altro. Sperando in un viaggio verso la democrazia e la libertà. 
Nel corso della giornata discuteremo della Carta di Lampedusa, frutto dell’incontro di molteplici realtà e persone che si sono ritrovate a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014, dopo la morte di più di 600 donne, uomini e bambini nei naufragi del 3 e dell’11 ottobre 2013, ultimi episodi di un Mediterraneo trasformatosi in cimitero marino per le responsabilità delle politiche di governo e di controllo delle migrazioni.

Proveremo anche a fare il punto della situazione sulle condizioni di accoglienza e di inclusione che il nostro territorio, l’Abruzzo, offre ai migranti in arrivo in questi ultimi mesi. Quanti profughi sono oggi ospitati nella nostra Regione? Quali enti si occupano di loro? E con quali prospettive? 

Lampedusa (Europa).
L’ideazione della mostra fotografica, realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma, nasce, a febbraio, durante la tre giorni trascorsa sull’isola, porta d'Europa, per la stesura della Carta di Lampedusa. Immagini e parole su legno. Il legno delle barche  che, una volta approdate/naufragate sull’isola di Lampedusa, vengono messe sotto sequestro e poi abbandonate in discarica, lontane degli occhi , lontane dal cuore. L'ispirazione per queste cornici un po’ insolite nasce dall’esigenza di ridare agli oggetti, alle barche, ai giubbotti galleggianti, ai vestiti, alle scarpe e ai pezzi di legno una propria identità e delle storie da raccontare. Le foto raffigurano il cimitero delle barche, posto sotto sequestro e sorvegliato 24 ore su 24 dall’occhio vigile dei militari, il centro d'accoglienza di Lampedusa, le tombe dei migranti non identificati e porto M., sede del collettivo lampedusano Askavusa.
Tra una sezione di foto e l' altra sarà possibile leggere estratti della Carta di Lampedusa sulla libertà di resistere, la libertà di restare e libertà di movimento.

Sono invitati a partecipare tutte e tutti coloro che pensano che il 25 aprile debba vivere oltre le ricorrenze e la memoria, e debba sempre essere ri-articolato come una lotta comune contro i vecchi e i nuovi fascismi. Le leggi che regolamentano le migrazioni oggi in Europa, e in particolare in Italia, rappresentano un ostacolo alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli. Per questo pensiamo che la Carta di Lampedusa esprima un’idea di cambiamento indispensabile che dobbiamo sostenere e diffondere, anche in Abruzzo. 

Invitiamo le sedi locali delle associazioni firmatarie della Carta di Lampedusa a partecipare al dibattito: Arci, Un ponte per, Libera, Usb, Legambiente, Emergency, Cobas, Arci Gay, Amnesty, Antigone, Giuristi Democratici, Anpi etc.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

dalle ore 16.00 
- Lampedusa (Europa). Esposizione della mostra fotografica realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma e della scuola di italiano per migranti A voce alta.
- Mare chiuso. Proiezione del videodocumentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, ZaLab 2012.
- Presentazione della Carta di Lampedusa e assemblea aperta sui diritti di cittadinanza e l’accoglienza dei migranti in Abruzzo, per dire basta ai respingimenti e ai Cie!

dalle ore 20.00 Aperi/cena e Musica! 

Per un 25 aprile con il cuore antifascista e con gli occhi puntati su un’Europa dei diritti e dell’inclusione.
---
Zona 22
Via Caduti sul Lavoro 4
San Vito Marina (CH)

Link utili:
- La Carta di Lampedusa: 
http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.U1EuAaJVWJp
- La mostra fotografica Lampedusa (Europa). http://www.anomaliaparma.org/2014/02/01/lampedusa-europa/
- Mare chiuso – ZaLab
www.zalab.org/progetti-it/14/#.U1FA7qJVWJo
image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.