Teramo e Provincia

Tortoreto. CARUSI (PD): “Se diciamo il falso che ci querelino!!”

CARUSI: “Se diciamo il falso che ci querelino!!”

TORTORETO 16 novembre 2013.  L’arroganza e la sensazione di onnipotenza che caratterizzano questa classe politica, fanno  perdere loro anche la percezione delle regole e del rispetto della legge. Dovrebbero invece a  maggior ragione, in qualità di garanti dell’amministrazione della Cosa Pubblica, dare esempio di correttezza,trasparenza e soprattutto dovrebbero rispettare in egual modo i diritti di tutti i cittadini. Il sindaco Monti e l’assessore Tartarelli, sono l’emblema di questa società dove lavorare non è più un diritto esercitato nel rispetto delle regole. Vorrei ricordare al Sindaco alcune regole fondamentali per l’avvio al lavoro di qualsivoglia cittadino specialmente alle dipendenze della Pubblica Amministrazione:

1) tutti i cittadini selezionati per il progetto di collaborazione civica, in quanto in possesso dei requisiti richiesti, hanno uguali diritti e devono avere uguali opportunità;

2) Il committente (in questo caso datore di lavoro pubblico,ovvero il Comune), è tenuto a effettuare, prima dell’inizio della prestazione, la comunicazione preventiva all’INAIL o al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

3) I rapporti di lavoro da comunicare con il sistema della Comunicazione Obbligatoria, non sono solo quelli di lavoro subordinato, ma tendenzialmente tutti, anche quelli parasubordinati ed autonomi. In particolare occorre fare una serie di comunicazioni in base alla fattispecie di ogni singolo rapporto di lavoro, che la norma con chiarezza regolamenta. In sostanza,con qualsiasi nomenclatura il rapporto di lavoro si voglia qualificare,con voucher, a chiamata, come lavoratore autonomo, lavoro accessorio ecc.,nel caso specifico, il servizio del cittadino volenteroso che passando per caso ha visto in difficoltà l’assessore, trattasi di lavoro irregolare cosiddetto “in nero”. La mancata comunicazione preventiva all’INAIL o al Ministero del Lavoro (Comunicazione UNILAV) di qualsivoglia attività lavorativa comporta l’applicazione della maxi-sanzione prevista dall’articolo 4 comma 1, lettera a), della legge 183/2010 (cosiddetto Collegato Lavoro). Si ricorda che la sanzione prevista per la mancata comunicazione preventiva va da 1.500 a 12.000 euro per ogni lavoratore, più 150 euro per ciascuna giornata di lavoro irregolare. La prestazione lavorativa svolta dal cittadino in questione è stata remunerata (magari solo con dei benefit) ma è stata svolta senza minima tutela di sicurezza sul lavoro, alla stregua delle più infime aziende irregolari che caratterizzano oggi il nostro straziato mercato del lavoro. Giova puntualizzare,che a causa dei servizi prestati dal cittadino senza assunzione,è partita una denuncia dalla responsabile del settore sociale dell’ente che attesta che il lavoro del “dipendente non assunto”si sarebbe prolungato per oltre un mese e che l’assessore Tartarelli, lo avrebbe raccomandato all’ufficio sociale per farlo lavorare oltre i termini previsti dal progetto! A onor del vero, le ricordo signor Sindaco, che questo grave episodio non è isolato in quanto,un ingegnere che avrebbe dovuto sostituire un dipendente in congedo per maternità,dietro le promesse di assunzione fatte dall’assessore Tartarelli, ha lavorato nel periodo estivo c.a.,per circa un mese presso l’ufficio tecnico,maneggiando documenti sensibili pur non essendo stato assunto. Mi auguro che chi di competenza indaghi, mettendo un freno alla gestione clientelare che questa amministrazione consuma ogni giorno dietro le mura del nostro comune! Rispondo alle accuse rivolte a me è a Mauro Di Bonaventura, concludendo con l‘invito a querelarci se quanto esposto non corrisponde al vero!

 

 

Carusi Nico capogruppo PD,

Gruppo consiliare e circolo PD.

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