Teramo e Provincia

Teramo. CASO VECO, SOTTANELLI RISPONDE ALL’APPELLO DI CONFINDUSTRIA TERAMO

CASO VECO, SOTTANELLI RISPONDE ALL’APPELLO DI CONFINDUSTRIA TERAMO


E CHIEDE RISPOSTE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE

“In questo difficile momento economico per le imprese è compito delle istituzioni promuovere azioni che possano portare ad una soluzione condivisa del problema”

Roma, 8 novembre 2013 – Il deputato abruzzese di Scelta Civica per l’Italia Giulio Sottanelli risponde all’accorato appello lanciato da Confindustria Teramo per trovare una “equilibrata soluzione che salvaguardi la  continuità aziendale e i posti di lavoro” della Veco di Martinsicuro. L’attività della fonderia, che da lavoro ad 80 dipendenti più ulteriori 80 nell’indotto, è in difficoltà a causa dell’ordinanza “anti-rumore” del Comune che impone all’azienda pesanti vincoli che incidono sulla produzione, vietando nei fatti il lavoro di notte.

A tal fine Sottanelli ha presentato ieri un’interrogazione urgente a risposta orale che sarà sottoposta nei prossimi giorni allaVII Commissione Ambiente della Camera ed è stata firmata anche dal capogruppo di Scelta Civica per l’Italia in Commissione, l’onorevole Salvatore Matarrese. Nell’interrogazione si chiede al Ministero dell’ambiente e a quello delle Attività produttive quali iniziative intendano adottare  “nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto dei controlli e delle verifiche che le autorità competenti stanno effettuando, al fine di trovare una equilibrata soluzione al problema scongiurando il pericolo che un’azienda storica rischi di scomparire”. In particolare si sottolinea la necessità dell’azienda “di poter programmare ulteriori interventi per  il miglioramento dell’impatto ambientale” chiedendo al tempo stesso chiarimenti in merito alla diversa classificazione riservata all’area su cui sorge lo stabilimento rispetto a quella adiacente.

“In questo delicato momento economico per il tessuto produttivo abruzzese e teramano” spiega Sottanelli “è necessario fare tutto quanto nelle nostre possibilità per evitare che imprese solide e storiche del territorio come la Veco rischino di chiudere o di vedere compromessa la loro attività con pesanti ripercussioni sui lavoratori. E’ compito delle istituzioni promuovere azioni che, in maniera sinergica con sindacati, associazioni di rappresentanza e con l’azienda stessa, possano portare ad una risoluzione della questione nell’interesse di tutti. E’ per questo che mi sono reso disponibile a raccogliere l’appello di Confindustria ed è mia intenzione sottoporre l’interrogazione anche al Ministero dello Sviluppo economico attraverso la X Commissione Attività produttive della Camera”.

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