Abruzzo

Abruzzo. Chiusura Sedi Guardia Medica

Chiusura Sedi Guardia Medica

Il Presidente Chiodi, commissario alla sanità (nonchè assessore alla sanità per autoconservazione dopo le dimissioni di Venturoni) continua imperterrito la sua instancabile opera di demolizione della sanità pubblica.

Ultima azione distruttiva: la soppressione di venti sedi di Guardia medica festiva – notturna.

Quello che colpisce maggiormente sono le sedi dislocate in territori montani ed in zone disagiate e, per questo, colpite dalla spopolazione.

Tale scongiurata decisione che rappresenta un ulteriore duro colpo inferto ai Cittadini abruzzesi malati e abbisognevoli di assistenza, viene, come al solito, giustificata con l’esigenza di risparmiare (come al solito sulle spalle dei più deboli).

La verità è forse che Chiodi ha bisogno di rastrellare fondi per continuare a pagare 4 direttori e 4 vice direttori generali delle ASL, e un suo staff di dirigenti megagalattici.

Va ricordato a Chiodi che questo suo ultimo atto comporta:

1) Un danno all’assistenza territoriale extra ospedaliera che, a parole, ha più volte dichiarato di voler potenziare;

2) Un ulteriore colpo alle zone interne e più disagiate della nostra regione (che proprio per questo sono meno popolose e vedono aumentare la tendenza allo spopolamento);

3) Un danno nei confronti di molti medici che oggi svolgono il servizio di Guardia medica nelle sedi che s’intende abolire;

4) La violazione di un protocollo di intesa sottoscritto in passato dalla Regione con i sindacati dei medici di medicina generale che prevedeva, per la Guardia Medica, uno standard di rapporto tra sedi e popolazione che, con questo atto commissariale viene ampiamente violato.

Il Consigliere dei Comunisti Italiani

Antonio Saia

Il Consigliere di Rifondazione Comunista

Maurizio Acerbo

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