Cultura & Società

AULLA (MS) il ricordo del Partigiano Abruzzese LEONARDO UMILE – Medaglia D’Oro della Resistenza

AULLA (MS) il ricordo del Partigiano Abruzzese LEONARDO UMILE – Medaglia D’Oro della Resistenza

Nell’ambito delle Celebrazioni dell’anniversario della Liberazione, la Provincia di Massa Carrara, il Comune di Aulla, la locale Sezione dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani D’Italia), l’Istituto Storico della Resistenza Apuana e l’ANMIG organizzano, domani, domenica 7 aprile 2013, nella frazione di Villanova Di Bigliolo del Comune di Aulla (MS) la cerimonia in ricordo del sacrificio di LEONARDO UMILE eroico e giovane partigiano abruzzese, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ucciso in quel luogo dai tedeschi il 7 aprile 1945.

Dopo il raduno delle Autorità, delle rappresentanze partigiane, combattentistiche e d’arma sarà deposta una corona d’alloro al Monumento. Seguirà  la Commemorazione Ufficiale di Leonardo Umile tenuta dal Presidente Provinciale dell’ANPI di Teramo Sen. Antonio Franchi accompagnato dalla nipote del Partigiano Leonardo, Lucia Umile, residente a Giulianova (TE) dove esercita la professione di Avvocato.

Questa è una parte del discorso che il Sen. Franchi pronuncerà domani:

Leonardo Umile, abruzzese, nato a Scerni(CH) nel 1919, si immolò per amor di patria e per la riconquista della democrazia e della libertà. Le sue gesta, il suo coraggio e il suo sacrificio costituiscono un patrimonio prezioso che siamo impegnati a custodire gelosamente e a trasmettere alle nuove generazioni.

Dopo l’8 settembre 1943, Leonardo aveva trovato rifugio presso alcune famiglie di contadini della zona. Nei giorni successivi si aggregò al I Battaglione della 4° Brigata “Garibaldi-Apuania” e ne divenne presto il commissario politico. Per mesi e mesi organizzò il movimento partigiano. Si assoggettò a pratiche gravose nonostante il suo fisico cagionevole. Si sottopose a innumerevoli sacrifici percorrendo in lungo e in largo le borgate di quelle vallate già infestate dalla presenza dei tedeschi invasori.

A pochi giorni dalla Liberazione, all’alba del 7 aprile i Nazisti attaccarono il centro di Bastia nel Comune di Licciana Nardi (MS)  con violenti tiri di artiglieria. Gli insorti risposero al fuoco. I Partigiani della vicina frazione di Cisigliana, accorsero in loro aiuto. Leonardo era tra essi. Ma la lotta era impari. I tedeschi dilagavano in Paese. La battaglia fu cruenta e durò a lungo. Leonardo rimase aggrappato alla sua mitragliatrice fino all’ultima cartuccia riuscendo cosi a coprire, con il fuoco, il ripiegamento dei Compagni. Ferito al viso, fu catturato. I Nazisti lo torturarono ed ebbero l’improntitudine di offrirgli la libertà in cambio del tradimento e della delazione. Leonardo, impavido e fiero, rifiutò degnosamente ed è qui che raggiunse la vetta più alta dell’eroismo Partigiano.

Il Monumento che lo ricorda riporta in epigrafe il testo dell’interrogatorio cui fu sottoposto, prima di essere barbaramente trucidato: “Tu sei Leonardo? Si.  Sei un capo dei banditi? No. Mi onoro di essere un capo dei Patrioti.”

Sono parole forti e commoventi che rimangono scolpite per sempre nell’animo nostro.

Era piccolo, minuto, Leonardo, ma si mostrò un gigante di fronte ai suoi carnefici.

Ecco, Signori, l’epopea della Resistenza e della Lotta di Liberazione dal nazi-fascismo.

Comitato Provinciale ANPI TERAMO

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