Cultura & Società

Intervista di Alessia Mocci ai quattro autori della raccolta Transiti Diversi

Intervista di Alessia Mocci ai quattro autori della raccolta Transiti Diversi

Transiti diversi”, edito nel giugno 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “Trasfigurazioni”, è una raccolta a quattro autori. Precisamente vede le sillogi: “Canzoni d’inverno” di Antonio Pelliccia, “Potando l’Euforbia” di Claudia Piccinno, “Il canto della sera” di Alessio Salvini e “Tre brividi soltanto” di Maria Luisa Lamanna.

Un titolo che simboleggia il movimento che avviene nella creazione letteraria con l’assembramento dei sintagmi nominali e verbali; dei movimenti dissimili utilizzati dai quattro autori in modo totalmente fluido e naturale.

I quattro autori sono stati molto disponibili nel rispondere ad alcune domande sulla loro vita e sulla loro produzione. Buona lettura!

A.M.: Ricordi quando è nata la tua passione per la scrittura?

Antonio Pelliccia:  Al liceo verso  i 15 anni.

Claudia Piccinno: Scrivo dall’età di quindici anni, la scrittura è per me intima necessità.

Alessio Salvini: Sì, mi ricordo in modo abbastanza chiaro: uno dei miei primi contatti con la scrittura lo ebbi all’età di circa nove anni durante un ”gara di poesia” alla scuola elementare, in cui vinsi il premio per la poesia più bella; ma il primo passo verso ”l’arte di scrivere” l’ho avuto all’inizio delle superiori, in cui comincia ad interessarmi ai libri da cui prendeva spunto Kubrick per la realizzazione dei suoi magnifici film quali “Arancia meccanica”, “Eyes wide shut” e “Shining”. Poi mi sono addentrato nei racconti di Schintzler per primo, poi Dostoevskij, Baudelaire, Trakl, Campana.

Maria Luisa Lamanna: Ho sempre avuto la passione per la lettura, e  mi sono ritrovata con la penna in mano. Dall’altro lato, senza nemmeno rendermi conto. La scrittura non è pianificazione, ma espressione ed è così che mi sono ritrovata a scrivere le mie emozioni, dopo averle per tanti anni riconosciute a volte nelle mie letture. Non è successo molto tempo fa, ma il tempo è un concetto molto delicato. In fondo, ci insegnano a scrivere, ma impariamo da soli le emozioni. È sempre solo questione di tempo.

A.M.: Penna oppure tastiera?

Antonio Pelliccia: Tutti e due secondo il momento.

Claudia Piccinno: Penna. Colleziono quaderni di ogni tipo. Certamente preferisco la carta e l’inchiostro alla tastiera.

Alessio Salvini: Ovviamente per la penna. Non sono un nostalgico, credo di essere realista, e, visto come vanno i tempi, credo sia da ipocriti dire che scrivo solo a penna, però la preferisco, soprattutto per quell’odore che lascia sulla carta il quale, con il passare degli anni, acquista un profumo secondo me magico.

Maria Luisa Lamanna: Assolutamente penna. È lo strumento fondamentale, che segna i miei fogli sparsi. La tastiera è invece un utensile necessario per le fasi successive, il controllo e la rielaborazione. Dalla penna alla tastiera si attiva una trasposizione che nel suo piccolo è una traduzione ed offre una seconda lettura, una lettura più oggettiva e asettica che mi permette di sospendere il giudizio del mio io-autrice per affidarlo al gusto del mio io-lettrice.

A.M.: Perché iniziare un’avventura particolare quale esser all’interno di una raccolta a 4 autori?

Antonio Pelliccia: Il confronto in poesia è necessario soprattutto con i più giovani.

Claudia Piccinno: Perché il confronto con gli altri è sempre un arricchimento, stili e punti di vista differenti possono apportare un contributo al nostro personale bagaglio culturale.

Alessio Salvini: Secondo me la ”variatio di stili” è una cosa molo interessante da approfondire e conoscere, quale miglior modo se non far parte di una raccolta a quattro mani?

Maria Luisa Lamanna: La presenza di stili diversi e differenti visioni della realtà valorizza ognuno di essi. Nel confronto, inevitabile, non c’è competizione ma ricchezza: ogni scrittura guadagna in freschezza perché nuova e distinta. Sono quattro voci che si prendono per mano.

A.M.: Nella totalità delle quattro sillogi poetiche, come descriveresti “Transiti diversi”?

Antonio Pelliccia: Purtroppo la trovo una raccolta molto ibrida perché gli stili sono molto diversi, ma la grande diversità può essere vista anche come un vero pregio.

Claudia Piccinno: “Transiti diversi” è un incrocio, quattro sentieri con una sola meta : raccontarsi!

Alessio Salvini: La descriverei un’audace impresa di eterogenizzare stili diversi in un’unica opera poetica,e credo che sia venuto fuori qualcosa di molto bello ed interessante, assolutamente degno di lettura.

Maria Luisa Lamanna: Come già anticipato “Transiti diversi” offre uno sguardo polimorfico sulla realtà. Una realtà che risulta affascinante e seducente proprio perché non è una, ma è molteplice. È sempre la stessa ma diversa. “Transiti diversi” offre un inventario di emozioni ed espressioni che soddisfa la voglia del lettore, anzi di molti lettori, del pubblico più variegato e credo che proprio in questo possiamo riconoscere la sua caratteristica.

A.M.: Delle tre raccolte dei tuoi colleghi, qual è quella che ti ha colpito maggiormente?

Antonio Pelliccia: “Tre brividi soltanto” di Maria Luisa Lamanna.

Claudia Piccinno: Ho apprezzato particolarmente le liriche di Maria Luisa Lamanna forse per la vicinanza al mio sentire ed alla mia visione del mondo.

Alessio Salvini: Sono molto belle tutte e tre, ma quella che preferisco maggiormente è ”Canzoni d’Inverno” di Antonio Pelliccia.

Maria Luisa Lamanna:  Ho particolarmente apprezzato la scrittura di Claudia Piccinno. Mi colpì il titolo. Le sue parole creano immagini concrete, che si dissolvono in un pensiero leggero, per quanto l’emozione espressa sia densa. Tutti e quattro abbiamo uno stile diverso, peculiare, fortemente personale e credo sia proprio questo il valore aggiunto della raccolta.

A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film visto?

Antonio Pelliccia: Ho letto tutte le poesie di Giovanni Raboni che è forse l’ultimo grande poeta del nostro secondo Novecento. Non vado al cinema e vedo la tv solo per i notiziari.

Claudia Piccinno: L’ultimo libro è “Il gusto proibito dello zenzero” di Jamie Ford. L’ultimo film è “Benvenuti al Nord”.

Alessio Salvini: L’ultimo libro che ho letto è ”Novelle” di Arthur Schnitzler e l’ultimo film è Spun, anche se, di tanto in tanto, mi rimetto a leggere raccolte poetiche già lette, soprattutto i Canti orfici di Campana, Il Sentimento del tempo di Ungaretti e varie opere di Trakl.

Maria Luisa Lamanna:    L’ultimo libro che ho letto, ed ho adorato, è una raccolta poetica intitolata Primavera e polvere, di Jüri Talvet, un autore estone che apre gli occhi su un mondo poco conosciuto ed insegna emozioni nuove che sono nostre, umane più che mai, e le riconosciamo nella scrittura come in uno specchio. L’ultimo film l’ho visto al cinema: John Edgar di Martin Scorsese. Intenso, come ogni Scorsese.

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?

Antonio Pelliccia: Io mi sono trovato bene ma credo che sarebbe necessario un lavoro di consulenza maggiormente approfondito con i nuovi autori.

Claudia Piccinno: Mi son trovata bene, nella mia breve esperienza sento di poterla consigliare ai colleghi esordienti e non, poiché contrariamente alla maggior parte della piccola editoria, Rupe Mutevole sa essere selettiva senza soccombere a logiche di mercato che nulla hanno a che fare con la promozione culturale.

Alessio Salvini: Sinceramente mi sono trovato veramente bene con la casa editrice: disponibili, carini, rispettatori meticolosi dei tempi; ovviamente la consiglierei a chiunque voglia cominciare il proprio percorso letterario.

Maria Luisa Lamanna:    Ho apprezzato molto la professionalità e la dedizione che la casa editrice Rupe Mutevole ha dimostrato sin dall’inizio. L’editoria è un ambiente in cui la quantità spesso fagocita la qualità, ma non nel caso di Rupe Mutevole. In ognuna delle sue pubblicazioni pone la stessa cura ed attenzione, rispetta la scrittura, ma si fa rispettare. Sono doti non comuni nel mercato, dove non è facile fidarsi. Mi sono fidata e mi fido.

A.M.: Novità per il 2012?

Antonio Pelliccia: Ho in serbo tre nuove raccolte di poesia che sono tutte complete. Mi sto applicando adesso a una rivisitazione delle forma dei miei versi e dello stile. Vado verso componimenti più distesi e da un tono più prosastico.

Claudia Piccinno: Il mio primo libro “La sfinge e il pierrot” edito da Aletti nel Dicembre 2011, è finalista al premio letterario Il giovane Holden nella sezione poesia edita.
Per me è un gran successo di critica.

Alessio Salvini: In realtà è uscito il mese scorso la mia prima raccolta poetica intitolata ”Un grido nel vuoto”, edito sempre con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni. In questo momento sto lavorando a molte cose tra  cui una trilogia di racconti brevi intitolata ”I Bianchi Silenzi” ed altre raccolte poetiche che vanno comunque nei progetti a lungo termine.

Maria Luisa Lamanna:  Mi auguro di continuare a scrivere, di cavalcare l’ispirazione. Non che fosse una priorità, ma il riscontro positivo del pubblico mi spinge ad una ricerca più approfondita nella mia esperienza, nei temi e nell’aspetto. Mi piacerebbe dare un risvolto sperimentale alla mia scrittura, per entrare ancora più in contatto con la poesia e con ciò che essa offre alla mente. Spero di poter pubblicare una raccolta mia, idea in progetto, ma ancora da definirsi.

A.M.: Salutaci con una citazione…

Antonio Pelliccia: “Guai a una casa editrice che si riduce ad essere per motivi economici una mera tipografia.

Claudia Piccinno: Vi saluto con la chiusa della mia poesia “La scrittura mi ha tenuto in vita”:
“[…]/ finché l’inchiostro fluirà/ sulla pagina bianca,/ la mente sarà salva,/ l’animo pacificato,/ il sogno soltanto rinviato!”

Alessio Salvini: Dato che oramai è sera vi saluto con una citazione da una mia poesia, per tutti gli scrittori, che, come me, trovano l’ispirazione nel fiore magico della notte: ”ed il Viver m’è più quieto e sereno quando/ la Notte Sfila esfila(….) emi s’assopisce dentro colle Lanterne/delle Luci notturne” .

Maria Luisa Lamanna:  Leggo perché la via non mi basta” Fernando Pessoa

Rupe Mutevole Edizioni sarà presente ad ottobre alla Fiera Internazionale del Libro di Milano:

http://oubliettemagazine.com/2012/05/15/rupe-mutevole-edizioni-partecipa-alla-fiera-del-libro-di-milano-dal-26-al-29-ottobre-2012/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci

Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

(alessia.mocci@hotmail.it)

Fonte:

http://oubliettemagazine.com/2012/08/23/intervista-di-alessia-mocci-ai-quattro-autori-della-raccolta-poetica-transiti-diversi/

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