Cultura & Società

Intervista di Alessia Mocci a Diego Civita ed al suo Sogni d’armonia, Rupe Mutevole

Intervista di Alessia Mocci a Diego Civita ed al suo Sogni d’armonia, Rupe Mutevole

Sogni d’armonia”, edito nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta poetica di Diego Civita. Una raccolta che intrattiene al suo interno temi quali: l’uomo, la vita, l’amore, la natura, la religione, la filosofia in genere, la storia, la bellezza dell’arte, i figli, l’armonia, il contrasto. Dalla prefazione: “[…]Un uomo attivo, eclettico, questo autore, il quale non smette di stupire se stesso e chi gli sta attorno. Non si lascia sopraffare mai dalla malinconia distruttiva, al contrario egli cerca di renderla evocativa, capace di far indugiare il pensiero e portare alla luce il lato positivo, quello che poi va a costruire, a formare nuove idee, nuove cose. Come una vacanza dalla quale è difficile staccarsi perché piena di peripezie, di rivelazioni, di scoperte. Magari c’è intrigo, rischio, pericolo, però ci si affeziona lo stesso, anzi, la si ama di più questa vacanza, proprio per le caratteristiche sanguigne, mai banali, stimolanti, ricche.[…]”.

Diego Civita è stato molto disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla sua poetica e sulla sua pubblicazione. Buona lettura!
A.M.: Che cosa significa per te “scrivere”?

Diego Civita: Scrivere è un tuffo nell’inconscio col fiato sospeso e proteso ad un mondo reale od immaginario ma pur sempre fratello perché vero amico delle più profonde emozioni che cerco di trasmettere nella loro bizzarra e molteplice varietà che è la cosa più bella che ci rimane di un uomo a maggior ragione di chi vuole esprimersi con l’arte, non ci vuole solo tecnica o retorica o studi eccelsi, che pur servono e completano colui che scrive o s’esprime in arte nella crescita e ricerca continua, ma credo, non vuole essere presunzione che la genuinità dell’atto creativo per un minimo di talento è come saper amare richiede libera ricerca ed espressione che pesca al mondo visionario e profondamente vero o vero simile d’un inconscio creativo, un vulcano da cui creare rocce multiformi e di vario colore e terre nuove e piene di vita. Questo vuol’essere il mio messaggio, il mio cercare e ricercare una chiave per vedere il mondo e per vedermi attraverso di lui rispecchiato nel volto spero di molti miei simili, e riuscirci sarebbe davvero un successo oltre il plauso d’una recensione; libertà d’esprimere valori e metterli in arte, il bello, il vero a volte, il saggio, l’estremo,l ‘orribile, etc, lo sforzo più grande di conservare se stessi anche nel tentare a volte l’oggettività.

A.M.: Che cosa hai provato quando hai preso in mano per la prima volta “Sogni d’armonia”?

Diego Civita: Sogni d’armonia è un nome che tra gli inquieti di questa epoca in cui mi ci rivedo, cerco un’armonia che spesso non trovo esternamente in un mondo che sta andando a rotoli per vari motivi, un’armonia interiore sudata in piccola parte trovata ed ancora anelata dentro di me, una collocazione spazio-temporale fuori dal solito, una cosa che riguarda me e potrebbe in questo momento storico riguardare molti se non quasi tutti.
A.M.: Quali sono le tematiche presenti ne “Sogni d’armonia”?

Diego Civita: “Sogni d’armonia” è una raccolta di vecchio e molto nuovo mio lavoro, è una grande emozione vedere concretizzare una raccolta così intensamente formulata e miscelata di tanti anni messi insieme e di nuovissimi diversi componimenti ,anche tra di loro, non solo come tematiche. Sicuramente una grande soddisfazione e spero un bel lavoro. Le tematiche sono l’uomo, la vita, l’amore, la natura, la religione, la filosofia in genere, la storia, la bellezza dell’arte, i figli, l’armonia, il contrasto.
A.M.: A chi dedichi questa vittoria letteraria?

Diego Civita: Dedico Sogni d’armonia alla mia cara amica quasi compagna attuale, a mia madre e a tutti quelli, (pochi) che mi hanno spinto a non demordere ed a crederci sempre anche nei momenti più difficili ed in cui non credevo più nel lavoro artistico in genere ,a mia nonna ed a mio fratello disabile. Non è stato facile raccogliere le forze e la voglia di rivedere e mettere insieme i vari componimenti negli anni, in alcuni periodi, la poesia è stata la mia salvezza, il mio rifugio segreto, ringrazio e capisco tutti quelli che han bisogno dell’arte in genere come hanno bisogno quotidiano ed indispensabile del cibo, dell’aria, dell’acqua.
A.M.: Qual è il tuo pensiero sul social network?

Diego Civita: Il social network non è il mio forte, ma lo trovo ben organizzato e pubblicizzato.
A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film visto?

Diego Civita: “La scienza naturale dell’uomo” sull’etologia, la ricerca comparata sul comportamento umano di Konrad Lorenz, questo è l’ultimo mio amatissimo libro letto. L’ultimo film visto è :”Il dono” da una storia vera, la storia di Ben Carson.

A.M.: Se potessi scegliere in quale città vivere, qual è il luogo nel quale troveresti maggiore ispirazione?

Diego Civita: A me piace tantissimo il Giappone, l’ispirazione potrebbe venire in diversi luoghi o circostanze o prima o dopo taluni avvenimenti od accompagnati da musiche o persone, comunque credo che nella natura selvaggia piena di wilderness avrei la maggiore ispirazione perché sono anch’io un naturalista istintivo e mi definisco selvaggio come i nativi d’America, anche ai poli, nelle sterminate distese della taiga, sui fiumi, in riva a spiagge mozzafiato, in cima al tetto del mondo dove cercare se stessi visto che sono un piccolo alpinista nonché grande esploratore. La mia città preferita potrebbe essere Parigi o Buenos Aires.

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?

Diego Civita: Con Rupe Mutevole mi trovo davvero bene e per la filosofia di vita e per il modo di relazionarsi sia con gli scrittori che con il mondo della distribuzione, molto disponibili tra l’altro, mentalità più meritocratica e di premiare i giovani talenti senza agganci politici o cose simili.
A.M.: Hai delle novità per il 2012? Puoi anticiparci qualcosa?

Diego Civita: Per il 2012 ho partecipato ad alcuni importanti concorsi letterari, terrò una presentazione al locale: Ueffilo di Gioa Del Colle, rinomato locale Jazz del sud Italia il 20 maggio prossimo in una cornice di suoni e alchimie a tema, un’altra dopo l’estate forse ad Andria.
A.M.: Salutaci con una citazione…

Diego Civita: La vita è come un grande circo…tutti possono stupire e far divertire, nessuno è inutile, ne indispensabile, ma ognuno può dare il suo importante contributo che se non ci sarà mancherà comunque tantissimo” Diego Civita.

Notizie su Rupe Mutevole:

http://oubliettemagazine.com/2011/05/04/presentazione-della-casa-editrice-rupe-mutevole-edizioni/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci

Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

(alessia.mocci@hotmail.it)

Fonte:

http://oubliettemagazine.com/2012/05/14/intervista-di-alessia-mocci-a-diego-civita-ed-al-suo-sogni-darmonia-rupe-mutevole/

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