Abruzzo. EUROPA: PAGANO DOMANI INCONTRA BARROSSO

EUROPA: PAGANO DOMANI INCONTRA BARROSSO

(ACRA) – L’Aquila, 15 giugno 2011 –. Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, in qualità di Presidente della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre), incontrerà domani alle ore 13, a Bruxelles, presso la sede della Commissione Europea, il Presidente José Manuel Barroso. Durante l’incontro saranno affrontate tematiche legate alla ripresa economica dell’Europa (implementazione in partenariato della strategia Europa 2020, Patti territoriali e governance multi-livello) e programmazione finanziaria dell’Ue. A seguire è previsto un pranzo di lavoro con il Presidente Barroso e con gli altri Presidenti di organismi regionali europei a cui parteciperà il Presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso. Alle 15, infine, è in programmata, sempre nel palazzo della Commissione Europea, una conferenza stampa.(us/gil.pet.)




Bellante. “Il lavoro non è merce – liberismo e sindacalismo da Le Chapelier a Pomigliano”

sabato 18 giugno 2011 alle ore 17.00 presso la sala consiliare del municipio
di Bellante (Bellante Paese) l’Associazione Culturale Nuove Sintesi e Identità
Europea Abruzzo organizzano la conferenza “Il lavoro non è merce – liberismo e
sindacalismo da Le Chapelier a Pomigliano” relatore il saggista e giornalista
dott. Luigi Copertino. Ingresso libero.




Abruzzo. ALFREDO CASTIGLIONE, VICEPRESIDENTE REGIONE ABRUZZO, INCONTRA CESARE PUCCIONI, INCOMING PRESIDENT DI FEDERCHIMICA

ALFREDO CASTIGLIONE, VICEPRESIDENTE REGIONE ABRUZZO, INCONTRA CESARE PUCCIONI, INCOMING PRESIDENT DI FEDERCHIMICA

Pescara, 15 giu. L’impulso dato allo sviluppo dei poli di innovazione “decreterà anche una crescita significativa del settore chimico e farmaceutico”. Lo ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ospitando questa mattina, in un incontro ufficiale nella sede dell’Assessorato, il neo presidente di Federchimica nazionale, Cesare Puccioni, incarico che sarà ratificato dall’Assemblea della federazione il prossimo 27 giugno. Puccioni, 66 anni, 2 figli, è titolare della Puccioni spa, l’azienda leader nel settore dei fertilizzanti operante in Abruzzo, nel Comune di Vasto, dal 1961. “Un abruzzese alla guida di una associazione così prestigiosa e pionieristica, in un settore trainante della nostra economia, ci riempie di orgoglio e di soddisfazione – ha spiegato Castiglione – facendoci coltivare la speranza in una proficua collaborazione per tutte quelle iniziative che come Regione Abruzzo porremo sui tavoli nazionali. E’nostra intenzione, infatti, anche per celebrare il 2011 anno della chimica, dar luogo ad un convegno che, puntando alla chimica come fattore propulsivo di crescita, ne individui possibili sbocchi e strategie in Abruzzo, segnatamente nel settore farmaceutico ed in quello agroalimentare”. Puccioni, dal canto suo, ha accolto l’invito dicendosi pronto ad un incontro a breve per concertare ogni eventuale iniziativa.




Giulianova. PDL: conferenza Stampa

buonasera, il coordinamento e il direttivo del Pdl Giulianova sono
lieti di invitarvi alla conferenza stampa che si terrà venerdì 17
giugno alle ore 15:30 presso la sede del Pdl sita in Via Roma (sopra
Bar Milano) avente ad oggetto la situazione politica locale alla luce
del rimpasto di giunta.
Cordiali saluti.
Ufficio Stampa Pdl Giulianova




Roseto. Battesimo di giovedì per il nuovo consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi

Battesimo di giovedì per il nuovo consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi e della relativa Giunta guidata dal neo sindaco Enio Pavone, già in passato componente di area socialista dell’esecutivo rivierasco. Il primo cittadino, nato a Giulianova il 22 marzo 1961 e residente da sempre a Roseto, è stato eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1997 e poi per altre due volte. Dal giugno 2001 ad agosto 2008 ha ricoperto l’incarico di assessore al bilancio, finanze, commercio e demanio. Domani dunque, alle ore 18, è convocata la prima assise civica del “nuovo corso” di centro-destra dopo cinquanta anni a conduzione centro-sinistra. Per quanto concerne gli incarichi, spalmati su meno assessori rispetto al passato come impone la legge, c’è stata una distribuzione equa tra tutte le forze che hanno concorso alla vittoria finale di Enio Pavone. Ai Lavori Pubblici andrà  Fabrizio Fornaciari (Pdl), mentre a Mirco Vannucci (Pdl) andrà la delega allo sport. Sociale e Pubblica Istruzione toccheranno ad Alessandro Recchiuti (Udc), mentre per la carica di vice-sindaco è stato scelto Alfonso Montese (Obiettivo Comune) che avrà anche competenze su Bilancio e Programmazione (deleghe un tempo dell’attuale sindaco). La lista Insieme per Roseto è rappresentata all’interno dell’Esecutivo da Maristella Urbini che curerà Turismo e Cultura. Per quanto concerne la delega che ricomprende Urbanistica ed Assetto del Territorio, il sindaco Enio Pavone intende gestirla direttamente. Almeno per ora. Tutto fatto per la Presidenza del Consiglio Comunale che domani, come indicato dalla maggioranza, dovrebbe andare a Nicolino Di Marco (Liberal Socialisti Abruzzo, stesso raggruppamento del sindaco Enio Pavone). Il Consiglio Comunale, come prevede la nuova normativa, è formata da 16 elementi, quattro in meno rispetto al passato.
Alfonso Aloisi



Giulianova. Rinviata al prossimo 22 giugno la discussione e l’eventuale verdetto relativo al procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Teramo a carico del comandante del motopesca “Tornado”,

Rinviata al prossimo 22 giugno la discussione e l’eventuale verdetto relativo al procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Teramo a carico del comandante del motopesca “Tornado”, di stanza nel bacino portuale di Giulianova, per l’affondamento del peschereccio “Diana Madre” iscritto nei registri della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto. Il sinistro marittimo si verificò il pomeriggio del 12 ottobre del 2009 nelle acque antistanti il porto di Giulianova con mare in burrasca e forte vento da nord-est. Insomma condizioni proibitive per qualsiasi tipo di imbarcazione. Nella tragica circostanza, risucchiato dalle onde in quel momento altissime, perse la vita Maurizio Fagone, un giovane pieno di vita della marineria sambenedettese. L’ultima udienza al Tribunale di Teramo di Teramo c’è stata lo scorso 8 giugno ed in quella circostanza, dove tra l’altro era in calendario la discussione conclusiva, è stato deciso lo slittamento al prossimo 22 giugno. In precedenza la prima convocazione era stata fissata per il 13 gennaio 2011 ed in quella sede fu stabilita la scaletta delle udienze processuali. Il 6 aprile 2011 sono stati ascoltati i testi dell’accusa  e della difesa. Nell’occasione sono stati sentiti anche alcuni militari della Guardia Costiera di Giulianova che a suo tempo ha istruito la relazione tecnica ordinata dalla Procura. Ultima udienza utile è stata quella del 18 maggio con il confronto tra i periti (due di parte civile e due della difesa).

Alfonso Aloisi




Alba Adriatica. Comunicato DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI

DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI

ALBA ADRIATICA – Prendo atto delle risposte e repliche del sindaco Giovannelli sulla questione dell’abbattimento dei tigli nel condominio Petite Fleur. Intanto ringrazio il sindaco di essersi degnato di tentare di rispondere, cosa che non fa il suo assessore all’ambiente, che si disinteressa delle tematiche ambientali. Non è la prima volta che il primo cittadino è costretto a scendere in campo su temi ambientali, come per esempio lo scandalo dell’inquinamento del Vibrata dell’agosto 2010, per coprire l’assessore, o forse ha preso atto che in pratica lo ha esonerato? Questa è l’impressione che ha dato a tutti i cittadini e le forze politiche. Io non ho parlato di procedure sbagliate da parte dell’amministrazione sul rilascio dell’Autorizzazione all’abbattimento ma di scelta di una linea antiambientalista, “ l’importante è starci dentro…salvare la faccia…tanto i regolamenti sono vecchi di decenni…così non siamo attaccabili “ (lo dico io ). La stessa cosa è successo sulla questione della sottrazione di un metro di lungomare per fare spazio ad una piscina di un albergo “ sarà del demanio o del comune? “ ci credo che l’albergatore in questione, anche costruttore, vada dicendo in giro che Giovannelli è il miglior sindaco della storia di Alba, anche i costruttori che si accingono a realizzare le 18 palazzine intorno al parco Duca D’Aosta la pensano allo stesso modo”. Il sindaco parla di un allargamento del parco come ricompensa, circa 20 metri, è ridicolo. La Legge prevede l’obbligo di cedere al comune almeno il 60%, ma quel pinocchio non ha detto che saranno aree verdi. E che dire del costruttore che ora si è improvvisato albergatore e operatore turistico che in via Olimpica si è fregato diversi parcheggi pubblici per fare spazio a verde privato ? è passato quasi un anno e ancora la situazione è quella, forse si sta studiando il modo di far rientrare anche questo scempio nelle contorte interpretazioni di un piano regolatore vecchio di decenni, che ha permesso la cementificazione di Alba, 9,5 Km quadrati con sopra 25 mila appartamenti ?, ma questi sono solo alcuni casi tra tanti, oggetto di continue varianti, insomma esiste ancora un Piano Regolatore o si tratta di un Piano di Fabbricazione?. Torniamo alle piante: l’Ufficio regionale dei Beni Ambientali ha concesso l’Autorizzazione senza preventivo sopralluogo, senza intervento della Forestale, ma da una semplice foto inviata in allegato, l’Istanza presentata dalla Federazione dei Verdi non è stata minimamente considerata e si è violata la Legge Bassanini. Ribadisco che le aree verdi sono in stato di abbandono, le cavate e i canali ostruiti o chiusi per fare spazio alle palazzine, la sporcizia regna ovunque e molte strade sono dissestate e in cattivo stato di manutenzione. L’ultima? L’asfalto di via Mazzini si sta già sgretolando, i livelli di deflusso delle acque piovane sbagliato, il taglio delle radici dei pini non eseguito secondo le regole agronomiche, alcuni pini infatti presentano dei seccumi. Caro Sindaco, io parlavo di volontà e scelte politiche, altri alberi sono andati ad impoverire il già esiguo patrimonio della città! Complimenti! Ah! Stiamo aspettando che i 3 platani secolari abbattuti davanti ad un albergo del lungomare vengano ripiantati, o anche qui si è trovato l’escamotage per avallare un reato penale?




Teramo. Accorpamento Osservatorio Collurania: la Giunta si mobilita per scongiurarlo

Accorpamento Osservatorio Collurania:

la Giunta si mobilita per scongiurarlo

La Giunta Municipale, questa mattina, ha autorizzato l’Avvocatura Comunale a presentare ricorso al TAR per l’annullamento della norma inclusa nel nuovo Statuto dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica)  che prevede l’accorpamento dell’Osservatorio Astronomico di Collurania “Vincenzo Cerulli” con l’osservatorio Astronomico di Roma.

La decisione della Giunta tende a tutelare una delle più importanti istituzioni scientifiche del territorio provinciale e regionale, operante sin dall’inizio del ‘900 con crescente autorevolezza, e fa seguito ad altri interventi già prodotti nei mesi passati.

Le iniziative per scongiurare l’accorpamento, oltre che di natura giuridico-amministrativa, interesseranno anche il versante politico; il Sindaco Maurizio Brucchi, nei prossimi giorni, avvierà interlocuzione con il competente Ministero, per conoscere nel dettaglio i termini della eventuale operazione e per valutare le nuove iniziative da intraprendere per scongiurarne la realizzazione.

Dichiarazione del Sindaco Maurizio Brucchi

“L’Osservatorio di Collurania è un patrimonio della nostra città. Accorparlo ad altre istituzioni, significa privarlo di una autorevolezza e di un prestigio conquistate nei decenni, con il lavoro degli scienziati che in esso hanno operato, con l’importanza delle scoperte e degli studi condotti, con il contributo di un territorio che lo ha sempre apprezzato, valorizzato e protetto. Continueremo ad adoperarci, come accaduto negli ultimi mesi, per chiarire definitivamente la vicenda con il Ministero e con le autorità scientifico-amministrative competenti. Siamo animati dalla certezza di incontrare interlocutori che sapranno ascoltare le ragioni del territorio per poi giungere, assieme alle parti interessate, ad assumere le decisioni più opportune”




Tortoreto. CHIUDE PER LAVORI IL PALAZZO COMUNALE A TORTORETO CAPOLUOGO DAL 18 AL 21 GIUGNO GLI UFFICI SARANNO TRASFERITI

CHIUDE PER LAVORI IL PALAZZO COMUNALE A TORTORETO CAPOLUOGO

DAL 18 AL 21 GIUGNO GLI  UFFICI SARANNO TRASFERITI

A causa dei lavori di messa in sicurezza, ritinteggiatura ed altre attività di miglioramento della sede municipale del capoluogo, il primo piano del palazzo comunale sarà chiuso al pubblico dal 18 al 21 giugno compreso. Non saranno ovviamente interrotti i servizi erogati alla cittadinanza che, nei consueti orari di apertura al pubblico del municipio, potranno ottenere le prestazioni necessarie secondo il seguente  temporaneo trasferimento degli uffici: Per i servizi anagrafici e dello stato civile, ci si dovrà recare presso l’ufficio Anagrafe situato a Tortoreto Lido in piazza Matteotti; per il servizio protocollo, presso il piano interrato della sede comunale a Tortoreto Paese. Per il servizio scolastico, sport, turismo e cultura presso la delegazione del Lido di piazza Matteotti.

ATTIVI DA IERI I PARCHEGGI A PAGAMENTO

Da ieri a Tortoreto Lido sono partiti i parcheggi a pagamento. La sosta regolamentata oraria durerà fino al prossimo 4 settembre. I parcheggi blu insisteranno sul lato est dell’hotel Ambassador e sulla zona immediatamente a sud, nonchè sul piazzale Caduti del Mare e sul lungomare Sirena, lato est, con esclusione delle Rotonde Da Vinci, Carducci, Trieste e Monti.




Abruzzo. L’Aquila l’identità del contesto a cura di Francesca Referza e Maria Rosa Sossai

L’Aquila l’identità del contesto

a cura di Francesca Referza e Maria Rosa Sossai

un progetto del Dipartimento Cultura del PD, sviluppato nell’ambito della Festa Democratica della Cultura 2011

Mattoni

Francesco Arena

Sabato 25 giugno alle ore 18.00 verrà presentato all’Aquila Mattoni di Francesco Arena, il secondo intervento del progetto L’Aquila l’identità del contesto a cura di Francesca Referza e Maria Rosa Sossai. Con Mattoni Francesco Arena stabilisce un legame invisibile, ma potente tra il passato e il presente di Dresda e il presente e il futuro dell’Aquila. Dresda è un centro d’arte di importanza internazionale e di eccezionale bellezza, tanto da essere stata definita la Firenze sull’Elba. La città tedesca è stata scelta da Francesco Arena perché durante la seconda guerra mondiale (1315 febbraio 1945) ha subito un terribile bombardamento con migliaia di vittime (le stime ufficiali oscillano fra 18.000 e 25.000). Grazie alla collaborazione di Andreas Aumüller, Console Onorario d´Italia a Dresda, la terra utile a realizzare i Mattoni pensati da Francesco Arena per l’Aquila, è stata raccolta in quattro diversi punti della città tedesca, ossia nei pressi dello Zwinger, della Kulturrathaus, dell’Hellerauerau e del Museum für Militärgeschichte.

Zwinger, Dresda

Lo Zwinger è uno dei principali punti di attrazione della città di Dresda. Si tratta di un complesso architettonico (palazzo con giardini) in stile barocco, costruito tra il 170910 e il 1732-33 per volere di Augusto II di Polonia, detto il Forte e progettato dall’architetto Matthäus Daniel Pöppelmann con la collaborazione dello scultore Balthasar Permoser. Il termine Zwinger, con cui è conosciuto il complesso, significa ‘fra le mura cittadine’ e fa riferimento ad una pre-esistente fortezza medievale. Il complesso, pressoché interamente ricostruito dopo le distruzioni dovute ai bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale, è considerato una delle massime espressioni dell’architettura barocca tedesca e il simbolo della rinascita postbellica della città di Dresda. Un tempo utilizzato per giochi e feste di corte, attualmente ospita alcune importanti collezioni museali, tra cui la  prestigiosa Gemäldegalerie. La Kulturrathaus è invece uno splendido edificio del 1735 che si trova proprio nel cuore della vecchia Dresda. Durante tutto l’anno qui si svolgono eventi di importanza nazionale e internazionale tra cui concerti sinfonici, convegni e ricevimenti. Gli altri due luoghi, altrettanto significativi per la storia passata e l’identità attuale di Dresda, da cui è stata prelevata la terra richiesta da Francesco Arena per l’Aquila sono l’Hellerauerau, il Centro Europeo per le Arti e il Museum für Militärgeschichte, il Museo di Storia Militare.

L’intervento pensato da Francesco Arena a L’Aquila assume dunque per più di un motivo un valore fortemente simbolico. Il monumento, inteso in senso classico per sua stessa definizione, mira innanzitutto a ricordare (monumentum: monumento, ricordo, segno, memoria, dal latino monere: ammonire, avvertire, avvisare, richiamare l’attenzione o la memoria, ricordare, insegnare, esortare, stimolare), ossia a lanciare un messaggio di valore solitamente civile. Si pone come una testimonianza legata alla celebrazione di un evento. La presenza di un monumento, di solito una piazza o un luogo rappresentativo della città, crea una spazialità autoreferenziale che, con il passare del tempo, si tende progressivamente a ignorare. L’usura spesso riguarda anche l’occasione storica che ha collocato lì quel segno. Francesco Arena, con Mattoni, intende ottenere esiti differenti. In un edificio pubblico dell’Aquila, l’artista lascerà una scritta, una “lapidella” come l’ha chiamata lui, che racconti l’occasione e la motivazione dell’intervento. La terra di Dresda, invece, servirà a realizzare una ventina di mattoni che entreranno nel DNA della ricostruzione dell’Aquila, nel tessuto murario di alcune case della città. I Mattoni spariranno alla vista,  saranno quindi volutamente antimonumentali, nella pratica, ma contribuiranno emotivamente, nelle intenzioni dell’artista, a rigenerare quell’identità della città che il terremoto e il tempo che passa, stanno provando a cancellare per sempre.

In Storia naturale della distruzione – spiega Francesco Arena – Sebald narra come si presentavano le città tedesche distrutte dai bombardamenti compiuti dagli alleati alla fine della seconda guerra mondiali. Città distrutte, alcune rase completamente al suolo, come Dresda, luoghi nei quali i sopravvissuti cercavano di riconquistare una qualche forma di normalità e nelle cui strade l’erba cresceva tra i mattoni e sulle macerie. Queste città sono state ricostruite, la gente ha continuato a viverci. La distruzione innaturale di queste città operata dagli uomini somiglia alla distruzione naturale operata dalla natura e dalla furia degli elementi. Terremoti, inondazioni, frane, cancellano l’attività costruttiva dell’uomo, il suo tentativo di fare comunità. Anche in questo caso l’uomo ricostruisce. Qualunque sia l’origine della maceria o della rovina l’uomo tenta di riappropriarsi di quello che era il suo spazio di vita.

La realtà de L’Aquila è chiaramente molto complessa, credo che il mio intervento debba essere un interstizio poetico in mezzo alla distruzione, un monumento invisibile ma che è come una candela che brucia nel buio, anche se nessuno la vede; il mio intervento è rivolto alle mura delle case aquilane, alla loro possibilità di ricrescere come rampicanti sulle macerie. Il mio progetto prevede la realizzazione di alcuni mattoni di terra realizzati con terra proveniente da Dresda, la città che più di altre è stata distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale ma che è stata ricostruita; la terra di Dresda una volta era in aria perché le bombe sconvolgevano la sua natura, questa terra ora ferma e trasformata in mattoni, servirà per iniziare la ricostruzione del muro di un edificio pubblico. Saranno mattoni tra i mattoni, un pezzo di distruzione artificiale e ricostruzione utilizzata per ricostruire lì dove la distruzione è naturale.

Francesco Arena, Mattoni, 2011

Per realizzare l’intervento, mi farò spedire da Dresda venti chili di terra e con questa realizzerò dei mattoni che farò cuocere e che una volta pronti potranno essere portati all’Aquila e utilizzati per costruire. Questi mattoni faranno parte di muri della città che bisogna tirare su e che lì resteranno. Per il giorno dell’inaugurazione  si individuerà un solo luogo in cui porre qualche mattone e successivamente, in collaborazione con l’amministrazione della città, saranno scelti gli altri edifici. Credo sia fondamentale disperdere i mattoni in diversi muri, visto che la terra utilizzata è tratta da diversi punti della città di Dresda. D’altronde l’invisibilità è la parte fondante dell’opera, un monumento che c’è, ma che non si vede, in antitesi con la retorica di tanti altri monumenti, un monumento dislocato in vari luoghi, come reazione all’idea del monumento da piazza. In municipio invece sarà collocata una lapidella di piccole dimensioni (cm 30 x 20).

Francesco Arena ha esposto in diversi spazi pubblici e privati in tutta Italia. E’ tra i cinque finalisti dell’ultima edizione del Premio Furla per l’arte contemporanea (2011). Tra le mostre personali ricordiamo 3,24 mq, Nomas Foundation, Roma, 2008; Impannellamento, Galleria Monitor, Roma, 2006; Arena, De Marco, Schirinzi, G.A.M. Galleria d’arte Moderna Bologna (con De Marco e Schirinzi), Bologna, 2005. È uno dei 5 vincitori di una residenza di 3 mesi a Villa Arson, a Nizza, per il Premio LUM per l’arte contemporanea, 1° Edizione, LUM, Libera Università Mediterranea, Bari, 2009. Nel 2008 ha vinto: Premio Torino Milano incontrano l’arte, 6° Edizione, Camera di Commercio di Torino, Torino; Premio Terna per l’arte contemporanea, 1° Edizione, Terna, Roma. Nel 2005 ha partecipato al Corso Superiore di Arte Visiva 2005, Fondazione Ratti, Como, Visiting Professor Alfredo Jaar.

Si ringraziano

PD – Dipartimento Cultura; Andreas Aumüller, Console Onorario d´Italia a Dresda; galleria Monitor, Roma

contatti:

Ufficio Stampa del Partito Democratico

Roberto Seghetti r.seghetti@partitodemocratico.it

Chiara Muzzi       c.muzzi@partitodemocratico.it