Italia

Napoli, Pagano (Radicali/ERA): “Altro che siti in inglese, salviamo l’italiano e il napoletano” Dichiarazione di Giorgio Pagano – Radicali/ERA

Napoli, Pagano (Radicali/ERA): “Altro che siti in inglese, salviamo l’italiano e il napoletano”

Dichiarazione di Giorgio Pagano – Radicali/ERA

“Perché gli inglesi non imparano l’italiano, anziché viceversa?”, chiede Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale “Esperanto”.

“Alcuni articoli denunciano l’inefficienza del comune di Napoli e lo ‘spaesamento’ dei turisti che non trovano abbastanza indicazioni in inglese né sui siti istituzionali né per le vie della città. Non si pensa, però, che proprio il bisogno di orientarsi in un paese con grandi attrattive turistiche è un motivo in più per impararne la lingua: incentiviamo semmai l’italiano, piuttosto che l’inglese, facendo maggiori sforzi per diffondere la nostra lingua all’estero e rilanciandola anche sul territorio nazionale”, prosegue Pagano.

“Aggiungo che il napoletano, incluso nell’italiano meridionale, è tra le lingue riconosciute dall’UNESCO nell’Atlante delle lingue a rischio, di cui l’ERA ha curato l’edizione italiana, traducendolo anche in spagnolo, portoghese ed esperanto. Pertanto diciamo no al genocidio culturale e linguistico, sia sul popolo italiano che sulla grande tradizione culturale napoletana; sì a un rilancio di entrambi e alla democrazia linguistica. E’ innanzitutto per la salvaguardia delle culture locali che noi proponiamo da sempre la soluzione dell’Esperanto per la comunicazione transnazionale: il comune di Napoli potrebbe farsi portatore di questa innovazione, per il rilancio di un’economia partenopea e parte europea nella comunicazione istituzionale che non destituisca, ma salvaguardi la grande tradizione creativa italiana e napoletana”, conclude il Segretario dell’ERA.

Roma, 2 agosto 2011

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