Cultura & Società

Teramo. La Stagione di Prosa 2009/2010 presenta: IL BIRRAIO DI PRESTON

La Stagione di Prosa 2009/2010 presenta: IL BIRRAIO DI PRESTON

Martedì 27 aprile 2010 – Teatro Comunale di Teramo – ore 21 (Turno A)

Mercoledì 28 aprile 2010 – Teatro Comunale di Teramo – ore 21 (Turno B)
Mercoledì 28 aprile 2010 – Teatro Comunale di Teramo – ore 17 (Turno C)

Gentili colleghi,

Spett.li Redazioni,
la Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” di Teramo chiude in bellezza la propria Stagione di Prosa, edizione  2009/2010, con lo spettacolo “IL BIRRAIO di PRESTON”, un allestimento di grande successo del Teatro Stabile di Catania che al fascino del racconto di Andrea Camilleri affianca l’avvincente regia di Giuseppe Dipasquale.

Verrà rappresentato domani sera, martedì 27 Aprile 2010, al Teatro Comunale di Teramo alle ore 21, con doppia replica mercoledì 28 Aprile, alle ore 17 e alle ore 21.

Siamo in un piccolo paese siciliano (che nella topografia camilleriana è il solito Vigàta) durante la seconda metà dell’Ottocento  dove c’è la necessità di inaugurare il nuovo teatro civico “Re d’Italia”. Il prefetto di Montelusa, paese distante qualche chilometro, ma odiato dagli abitanti di Vigàta perché più importante e sede della Prefettura, si intestardisce di inaugurare la stagione lirica con un melodramma di Ricci di scarso valore. In realtà nessuno vuole la rappresentazione di quell’opera, ma il Prefetto (un fiorentino cocciuto e ottuso interpretato da Gianpaolo Poddighe), obbliga addirittura a dimettersi ben due consigli di amministrazione del teatro pur di far passare quella che lui considera “una doverosa educazione dei vigatesi all’Arte, al Sublime”. I circoli culturali locali si disputano allora la decisione circa la scelta del titolo da rappresentare, ma il Prefetto, facendosi forte della sua autorità impone la propria volontà fino ad arrivare quasi ad una guerra civile tra le due fazioni. Tra i siciliani, visibilmente irritati dall’autorità esterna, si insinua il “bombarolo” mazziniano Nando Traquandi, venuto da Roma per creare scompiglio all’apertura della sala e tra mafiosi veri e presunti, brucianti storie d’amore e morti ammazzati per volontà e per accidente, si dipana una storia dalla perfetta architettura narrativa.

“IL BIRRAIO di PRESTON” è una tragi-commedia dai risvolti paradossali, una storia che svela fatti e personaggi che caratterizzano la Sicilia. Quella Sicilia che, nell’ottica di Camilleri, ha solo reminiscenze umane e letterarie che fanno parte del suo vissuto in cui più che sviscerare si tende a rappresentare. Un’isola dai luoghi comuni dove però eccelle l’arte affabulatoria di Camilleri in cui si racconta il già visto in maniera diversa, deformandone o esagerandone i contorni per ottenere una risata consolatoria su un benevolo umorismo. Un riso, quello di Camilleri, in cui c’è il piacere di ridere fino a trasformare la tragedia in commedia. Su questa scia si sviluppano l’azione e i fatti ben raccontati, in maniera concisa e incalzante, dalla regia di Dipasquale che affida a Pino Micol come pilastro portante del racconto il ruolo dell’autore ( sottolineato dalla voce rauca fuori campo di Camilleri) nel tessere le fila – con ironia e garbo – del racconto scenico. Oltre Micol , gli altri attori del cast interpretano ognuno vari ruoli con la particolarità che, a seconda della regione di appartenenza del personaggio, parlano vari dialetti presentandoci un arcobaleno di tradizioni, culture e suoni che caratterizzano l’Italia nella sua frammentazione.

Teatro Stabile di Catania
Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice, Gian Paolo Poddighe
IL BIRRAIO DI PRESTON
di Andrea Camilleri
riduzione e adattamento teatrale di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale
con Ester Anzalone, Cosimo Coltraro, Fulvio D’Angelo, Massimo Leggio, Leonardo Marino, Margherita Mignemi, Rosario Minardi, Stefania Nicolosi, Giampaolo Romania, Sergio Seminara,
Scene di Antonio Fiorentino
Costumi di Gemma Spina
Musiche di Massimiliano Pace
Luci di Franco Buzzanca

regia Giuseppe Dipasquale

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